E' andato in scena nell'arco dell'intera giornata di sabato il primo turno di post season del campionato di A2 maschile. Ad aprire la serie di play-off il largo successo della Roma Vis Nova, capolista del girone Sud, con la Futurenergy Rinnovabile RN Sori. La squadra di Alessandro Calcaterra s'impone 18-5 dettando legge sin dal primo sprint: eloquenti i parziali del primo e terzo tempo vinti rispettivamente 4-0 e 7-0. I liguri tentano di tirar fuori l'orgoglio ma non vanno oltre la tripletta di Jack Cocchiere, perdendo anche pezzi per strada per il rosso diretto comminato ai due Congiu e l'espulsione definitiva comminata a Penco e Navone. Mattatori del match Checchini, Poli e Ciotti con una tripletta ciascuno; unico giocatore di movimento a digiuno resta Di Rocco poi tutti gli altri a bersaglio.
Ben più equilibrata la sfida della "Monumentale" tra Reale Mutua Torino '81 e il CC Napoli. Piemontesi quasi sempre avanti nel punteggio ma i giallorossi del Molosiglio non escono mai dalla partita, riuscendo a non far scappare i gialloblu di casa e ad agguantare la parità con l'8-8 siglato dal rigorista Confuorto (tripletta con due reti dai 5 metri ed una in extra player). La terza rete personale di Ettore Novara (due superiorità ed un rigore per lui) e la terna di Lisica (con Massa e Cerchiara fuori per limite di fallo per i napoletani) consentono al Sette di Aversa di aggiudicarsi gara 1 con il punteggio di 10-8.
Sulla stessa falsariga il match della "Nannini" tra RN Florentia e Brescia Waterpolo che i gigliati si aggiudicano in rimonta per 10-9. In avvio di partita si segna solo dai 5 metri con Sordini per i padroni di casa e Di Murro per i lombardi che falliranno un altro tiro dai 5 metri con Tononi, ipnotizzato da Gioia. La squadra di Castellani inizia a prendere il largo con i bis proprio di Tononi e Stocco più un altro rigore realizzato dall'azzurrino Balzarini. Avanti prima di 3 e poi di 1, il Sette ospite si fa risucchiare dalla veemenza di uno scatenato Sordini, autore di una cinquina, e dalla freddezza dell'olandese De Mey, specialista dell'uomo in più, che capitalizza per il goal vittoria a 20'' dalla sirena.
Dominio assoluto, invece, quello della RN Camogli che davanti ad una bella cornice di pubblico liquida senza patemi 12-3 la pratica Olympic Roma. Il figlio d'arte Calcaterra risponde a Tabbiani in apertura di confronto poi i bianconeri liguri prendono il largo e scappano sul 6-1 al cambio vasca, trascinati dalla vena realizzativa di Beggiato che mette a referto una quaterna e tra l'altro nell'ultimo tempo l'unico sigillo dei suoi in extra player. Tripletta anche per l'ex Bogliasco, mentre tra i pali Ruggeri subentra a Rossi negli 8' conclusivi. La squadra di Temellini mette così una seria ipoteca sul passaggio all'atto conclusivo dei play-off che vale la promozione.
I play-out si aprono, invece, con due successi esterni. Il primo è quello dell'Ischia Marine Club che sbanca la "Pia Grande" di Monza (9-10) al termine di un match rocambolesco e ricco di capovolgimenti di fronte con la Waterpolo Milano Metanopoli. Partono meglio gli isolani, privi dell'ex Amaurys Perez, che conducono di una lunghezza al cambio vasca. I meneghini di Leonardo Binchi, già allenatore della compagine femminile e subentrato a campionato in corso a Migliaccio, non perdono la testa e con pazienza certosina (pur non segnando mai in superiorità) riescono prima a pareggiare trascinati dalle triplette di Scollo e Gattarossa poi a trovare il vantaggio con l'ex savonese Maricone. L'uno-due lampo in più di Napolitano, top scorer con un pokerissimo, controribalta i locali e consente a Mattiello e compagni (espulso nel finale Barberisi) di avvicinarsi alla salvezza.
Non basta il pubblico delle grandi occasioni delle "Naiadi" al Pescara che nel primo round viene trafitto 8-11 dal Plebiscito Padova. Gara agonisticamente intensa in cui i biancoscudati di Rolla restano lucidi nonostante i cinque atleti usciti anzitempo per 3 falli gravi (Leonardi, Nobili, Zanovello, Tomasella e Chiodo) e piazzano il colpo del ko con Pasotti e Zocco, difendendo egregiamente il bottino cementato grazie in particolare al tris di Chiodo. Agli abruzzesi, privi di Morretti tra i pali ed Holden, non basta il solito Di Fulvio (poker) così come la terna in più di Cipriani (poi uscito per limite di falli). In Veneto servirà una vera e propria impresa.
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