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Va quasi del tutto in archivio la massima serie maschile 2022/23. La Pro Recco, nella tredicesima finale con il solito avversario, vince in due gare il sedicesimo degli ultimi diciassette Scudetti contro quell'AN Brescia che aveva interrotto la serie di 14 consecutivi dei Campioni d’Italia e d’Europa conquistando il titolo italiano (il secondo della sua storia, dopo quello del 2003, sempre contro la Pro Recco) nella stagione 2020/21 chiudendo la serie 3-1 dopo i tiri di rigore. I liguri contano ora 35 tricolori nel palmares, che si aggiungono a 16 Coppa Italia, 10 Champions League e sette Supercoppe d’Europa, insieme alla Lega Adriatica vinta nel 2012 a Fiume. I lombardi restano ancorati a 2 titoli nazionali (il primo con Zoran Mustur in panchina e il secondo con Alessandro Bovo alla guida tecnica sempre contro i biancocelesti), una Coppa Italia, tre Coppa Len e una Euro Cup.

Disputerà i preliminari di Champions League il CC Ortigia che fuori casa batte 6-14 il TeLiMar Palermo e chiude la serie 2-0, al termine di un derby estremamente nervoso: quattro espulsi (Ciccio Condemi per brutalità e i palermitani Del Basso per gioco violento, Giliberti per proteste insieme al suo allenatore) e sei giocatori usciti per limite di falli (Di Patti, Vitale e Lo Dico per i locali; Carnesecchi, Rossi e Giribaldi per gli ospiti). La squadra di Baldineti è avanti 4-3 in avvio di secondo tempo con Pericas, autore di una doppietta. Poi lo strappo decisivo dei biancoverdi con due mini break: Cassia, Vidovic (2) e Andrea Condemi (tripletta per il maggiore dei due fratelli) siglano il 4-6; successivamente Di Luciano, Rossi, Ferrero (poker) e il succitato Condemi il decisivo 5-10 dopo tre tempi. Determinante anche il solito, monumentale, Tempesti che para due tiri dai 5 metri ad Hooper ed Irving concedendo solo un goal a testa ai due americani. Il club dell'Addaura (di Occhione e Del Basso, all'ultima uscita con i siciliani prima di passare al Brescia, le altre due reti) chiude quarto, alla festa aretusea partecipano anche Carnesecchi e Napolitano.

Il primo atto della finale per il quinto e sesto posto va alla Pallanuoto Trieste che supera 11-9 in rimonta la RN Savona. Qualche rimpianto per i biancorossi che conducono 8-9 a tre minuti dal termine; poi i giuliani ribaltano il punteggio con la quarta rete personale di Buljubasic e la doppietta lampo di Inaba per la vittoria finale. I ragazzi di Bettini interrompono così la striscia negativa di risultati contro i liguri, illusi dalla quaterna di Durdic e da un'ottima percentuale in superiorità numerica (ben 8 reti sulle 9 realizzate). L'altro bis di Petronio unito agli assoli di Razzi e Bini (era assente Bego sostituito dal giovane Liprandi) vanificano l'uno-due di Patchaliev (la seconda unica ad uomini pari) e le altre marcature ospiti di Bruni, Campopiano e Guidi. Sulla falsariga dei precedenti incroci, agonismo alle stelle: finiscono anzitempo la partita Petronio e Guidi espulsi per reciproche scorrettezze, Mezzarobba e Ghiara da una parte e Rizzo e Rocchi dall'altra per proteste più Mladossich e Buljiubasic per limite di falli. 

Il CN Posillipo batte 9-5 alla "Scandone" l'Iren Genova Quinto e porta la serie alla bella della "Paganuzzi". I liguri restano in scia fino al 4-3 di Mijuskovic (altra terna) in avvio di terzo tempo, poi il break decisivo dei rossoversi con i goal in sequenza di Abramson, Mattiello (doppietta a vendicare i due rigori falliti in gara 1) e Aiello per il 7-3 che dura fino a quattro minuti dalla fine. Nel computo finale decidono anche gli altri bis di Stevenson e Briganti con Iodice a completare la giostra di reti partenopea. Inutili i timbri di Figari e Fracas per la squadra di Bittarello. 

Rimandato a gara 3 anche il verdetto che decreterà l'ultima retrocessa in A2. La Check Up RN Salerno, trascinata dalla quaterna di Barroso e dalla tripletta di Bertoli, sconfigge di misura l'Anzio Waterpolis (al seguente LINK la cronaca integrale) cui non basta il nuovo tris di Goreta. Il match, sempre in bilico, è deciso da un goal del numero 10 ex Recco a due minuti dalla fine.