La Pro Recco è Campione d'Italia 2023. Vince gara 2 4-6 e chiude la serie 2-0. Conquista il 35esimo Scudetto della sua storia, il primo nel 1959. Partita affidata agli arbitri Stefano Pinato di Nervi e Vittorio Frauenfelder di Salerno, che per la seconda volta in quattro giorni dirige una finale per il titolo italiano, dopo quella del 17 maggio a Catania tra L'Ekipe Orizzonte e la Sis Roma vinta dalla etnee. La squadra di Sandro Sukno (che oggi lasciava in tribuna altri grandi protagonisti dell'ennesima cavalcata come Iocchi Gratta, Figlioli, Loncar, i giovanissimi Nuzzo, Marini, Perrone, Giglio Rossi, Girasole e Pennafort) costruisce la vittoria nei primi dieci minuti. L'avvio gela gli oltre mille spettatori accorsi a Mompiano per sostenere l'AN Brescia: Younger firma il vantaggio alla prima occasione con l'uomo in più, dopo che Di Somma aveva colpito la base del palo a Del Lungo battuto; poi Hallock raddoppia ancora in superiorità numerica mentre Gitto stampa sulla traversa un altro tiro ravvicinato e nell'azione successiva Younger raccoglie l’assist e schiaccia in rete il tris recchelino sfruttando ancora la superiorità. Del Lungo dice no a Vapenski ed è strepitoso nella piscina che lo ha visto protagonista del secondo Scudetto bresciano. La difesa del Recco è perfetta e nell'inferiorità si esalta. Anche Tesanovic è miracoloso nei suoi interventi (si oppone a Velotto) ma non può nulla sulla conclusione del "mago" Echenique.
La temperatura si alza subito, in acqua e fuori. Sukno si sbraccia ravvisando un ingresso irregolare in vasca di Gitto; gli arbitri fermano il gioco, si ravvedono e rimandano Gitto nel pozzetto. Il primo goal del Brescia, che continua a sbagliare l'uomo in più, lo realizza Christian Presciutti dopo dodici minuti di gioco e finalmente in superiorità (la settima). Il goal del capitano, all'ultima partita della carriera in A1, restituisce fiducia alla squadra che però dopo 90 secondi si fa sorprendere con un mancato raddoppio difensivo e Younger fa 1-5 rispedendo sott'acqua le speranze bresciane. Si cambia campo. Nel terzo tempo Brescia trova maggiore efficacia in fase di superiorità, ne realizza 2 su 5 con Renzuto Iodice e Luongo ed anche il sesto goal dei liguri con Zalanki fa meno male. Nell'ultimo periodo Bovo le prova tutte: comincia anche senza centroboa. Entrambe le squadre non si risparmiano; i portieri sono ancora protagonisti. Quando mancano 107 secondi alla fine Di Somma fa 4-6 su rigore (terzo fallo di Cannella) e negli ultimi due attacchi la palla è bollente. Recco, invece, fa trascorrere il tempo, guadagna un altro fallo con Echenique e chiude in trionfo. Applausi per vincitori e vinti.
A fine gara esulta Sandro Sukno: "Pochi goal e partita intensa che abbiamo tenuto bene fin dall'inizio. Ai mei giocatori posso fare soltanto complimenti, hanno sbagliato pochissimo e sono stati concentrati dal primo all'ultimo minuto in entrambe le partite. Non è facile trovare sempre nuove motivazioni in una squadra così vincente ma è anche grazie alla società se ci riusciamo ogni volta. E’ un onore per me far parte della storia della Pro Recco, anche se in piccola parte negli ultimi anni. Mi diverto molto adesso da allenatore e prima come giocatore. Ora festeggiamo giustamente questo Scudetto ma da domani testa alla Champions".
Alza l'ennesima Coppa capitan Alexander Ivovic: "Questo Scudetto ha un sapore bellissimo, giocare due gare così contro una grande squadra come il Brescia è qualcosa di incredibile e ci dà una grande carica per Belgrado. Quest'anno contro di loro abbiamo preso 17 goal in quattro partite, abbiamo fatto una grande difesa, in attacco forse dobbiamo migliorare in superiorità, ma quello che contava era vincere lo Scudetto. Complimenti a loro e ai miei compagni che hanno dimostrato di avere sempre fame e a questi livelli, dopo aver vinto tanto, non è facile. In questi successi c'è tanto di Sukno: da giocatore era concentrato e tranquillo, proprio la tranquillità che ci trasmette è il valore aggiunto, in passato a volte quando non ci riuscivano subito le cose ci innervosivamo". Ancora una volta tra gli MVP l'estremo difensore Marco Del Lungo: "Il Brescia ci ha dato filo da torcere, è stata una partita al cardiopalma, ma abbiamo mantenuto la giusta lucidità dal primo all’ultimo minuto e questo ha fatto la differenza. - dice il civitavecchiese - La difesa mi ha messo nelle migliori condizioni di parare, abbiamo lavorato tanto e abbiamo raccolto i frutti: queste partite ci danno una grande consapevolezza in vista delle finali di Champions League".
Sul fronte lombardo chiosa affidata alle parole del capitano del Brescia Christian Presciutti, che ha annunciato il ritiro a fine stagione. "Facciamo i complimenti alla Pro Recco ma usciamo a testa alta da questa partita. Sono orgoglioso dei miei compagni di squadra. Abbiamo sbagliato qualcosa ma ci abbiamo messo tutto e si è visto. Ci dispiace per il pubblico meraviglioso che ci ha sostenuto oggi come durante l'intero campionato. Dobbiamo essere comunque fieri di noi stessi. Adesso superiamo la delusione e concentriamoci sulla prossima finale che ci aspetta in Champions. Se ripenso al mio viaggio in questo sport meraviglioso mi ritengo molto fortunato di quello che ho ottenuto e di averlo chiuso in una finale Scudetto così emozionante. Grazie alla Pallanuoto per quello che mi ha dato, ma non abbiamo ancora finito".
AN BRESCIA-PRO RECCO 4-6
AN BRESCIA: P. Tesanovic, V. Dolce, C. Presciutti 1, T. Gianazza, D. Lazic, B. Vapenski, V. Renzuto Iodice 1, K. Kharkov, J. Alesiani, S. Luongo 1, E. Di Somma 1, N. Gitto, T. Baggi Necchi. All.: Bovo
PRO RECCO: M. Del Lungo, F. Di Fulvio, G. Zalanki 1, G. Cannella, A. Younger 3, A. Fondelli, N. Presciutti, G. Echenique 1, A. Ivovic, A. Velotto, M. Aicardi, B. Hallock 1, T. Negri. All.: Sukno
ARBITRI: Pinato e Frauenfelder
NOTE: Parziali 0-3, 1-2, 2-1, 1-0. Superiorità numeriche: Brescia 3/15 più un rigore realizzato da Di Somma nel finale (5'14" del quarto tempo) e Pro Recco 4/14. Uscito per limite di falli Cannella (Recco) nel quarto tempo. Prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna. Spettatori 1000 circa.
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