Tra le certezze e simbolo di continuità e costanza nell'ottima stagione del Volturno c'è senza ombra di dubbio il volto di Antonella Di Grazia, giovane bandiera del club sammaritano. "All'inizio del campionato si respirava aria diversa all'interno della squadra, sapevamo che qualcosa stava per cambiare e, sebbene i risultati non sono arrivati subito, abbiamo continuato a lavorare e a credere nelle nostre potenzialità. - esordisce ai nostri microfoni - Abbiamo giocato ogni partita con la consapevolezza che nessuno degli avversari, dal primo all'ultimo, ci avrebbe regalato la vittoria, ciò nonostante ci abbiamo sempre messo il cuore senza mai arrenderci, anche quando la situazione appariva abbastanza difficile. Nel corso del campionato abbiamo preso maggiore consapevolezza del gruppo che siamo e soprattutto di quello che possiamo diventare, motivo per cui abbiamo portato a casa risultati importanti anche contro squadre di un certo spessore. Resta un po' di amaro in bocca per qualche punto perso per la strada, ma questo ci da la carica per la prossima stagione e, in particolare, per considerare le nostre ultime prestazioni come punto di partenza e non di arrivo".
La scorsa estate patron Napolitano e coach Occhiello hanno lavorato per cambiare pelle alla compagine gialloverde, affidandosi all'esperienza delle veterane ma soprattutto rilanciando la linea verde anche grazie alla sinergia con la Pallanuoto Trieste: "Questa stagione è stato importante per poter lavorare sia sulle nostre individualità che sul gioco di squadra. Il gruppo di quest'anno è stato un gruppo misto sotto ogni punto di vista, sia per quanto riguarda l'età che la provenienza, visto che abbiamo avuto la possibilità (e anche la fortuna) di poter giocare con ragazze di altre squadre. Nonostante fosse la prima volta che ci trovavamo in campo tutte dalla stessa parte per la prima volta, le differenze non sono emerse nemmeno per un secondo perchè la complicità che si è creata tra tutte noi fin dal primo momento, grazie anche alla guida del allenatore, ci ha permesso di giocare come se ci conoscessimo da sempre. Personalmente, sono un po' cresciuta dal primo campionato disputato in Serie A2, quindi avverto di dover dare una maggiore sicurezza in acqua alle mie compagne di squadra, ma vivo la situazione con serenità sapendo che posso contare su ciascuna di loro in qualsiasi momento. Nonostante tutto, non smetto mai di imparare e ogni allenamento, ogni partita rientra nel bagaglio di esperienza che spero di arricchire per ancora molti anni".
Un finale di stagione la cui regolarità non è stata minata come nei due precedenti dall'incubo Covid: "Affrontare un campionato senza doversi sottoporre ogni settimana ad un tampone e ritornare definitivamente a quelle abitudini che avevamo un po' perso è stato molto importante per rimetterci al lavoro senza questo tipo di preoccupazioni. - evidenzia la calottina numero 11 - C'è stata maggiore tranquillità nell'organizzare anche tornei o allenamenti al di fuori del campionato che, in qualsiasi sport, sono molto utili per potersi confrontare in primis con sè stessi e poi con gli avversari. La cosa migliore è stata però ritrovare quella genuinità che si ha nel rapporto con le proprie compagne di squadra, il ridere e lo scherzare negli spogliatoi o lo stare sempre insieme prima di ogni partita e condividere emozioni che non si proverebbero in altri ambiti. Forse l'unico aspetto "negativo" di quest'anno è stata la durata breve del campionato, essendo un numero davvero ridotto in entrambi in gironi abbiamo disputato meno partite rispetto agli anni passati".
Non è mancato il consueto bottino di reti, anche pesantissime: "L'obiettivo che ci eravamo poste all'inizio del campionato era quello della salvezza. Con l'andare avanti ci siamo rese conto di poter ambire a molto di più, soprattutto nel momento in cui ci siamo divertite a giocare partite abbastanza impegnative. Sicuramente il goal più emozionante di tutto il campionato è stato quello realizzato contro l'Ancona all'ultimo secondo, seguito subito da un'esplosione di felicità e orgoglio da parte di tutta la squadra".
Agli impegni in acqua, Antonella associa con grande impegno ed abnegazione quelli accademici all'"Orientale" di Napoli e invoglia le nuove leve a non perdere l'entusiasmo: "Per quanto impegnativa possa essere la Pallanuoto, non è impossibile conciliare lo sport con la studio o il lavoro. Chiaramente mi rendo conto che ci sono delle priorità nella vita di ciascuno di noi, ma ci hanno sempre insegnato che volere è potere e che una giornata di 24 ore può essere organizzata in maniera tale da poterne ricavare 1/2 per l'allenamento giornaliero. Purtroppo il nostro sport non ha la stessa rilevanza di altri, ma la preoccupazione che tutti noi abbiamo è sicuramente quella di mantenere viva la Pallanuoto. L'aspetto principale che deve coinvolgere i giovani atleti è quello del divertimento, capire che allenarsi è una forma di gioco mista all'apprendimento e non un momento di ansia o stress. La Pallanuoto, come ogni altro sport, ti da la possibilità di poterti misurare e mostrarti che puoi arrivare anche ben oltre i limiti che pensavi di avere".
Lo sguardo volge poi verso il futuro prossimo: "Alla fine di questa regular season, l'obiettivo che condivido con le mie compagne di squadre è lo stesso: rimetterci al lavoro tutte insieme quanto prima per poter puntare ancora più in alto per il prossimo campionato. - conclude l'attaccante - Abbiamo la fortuna di avere un allenatore che crede in noi, che sa tirare fuori il meglio delle nostre potenzialità e per questo non vediamo l'ora di rimetterci in gioco per far vedere qual è il nostro valore". L'idillio Di Grazia-Volturno continua ed è pronto a scalare nuove vette.
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