Basta un pareggio a reti bianche per scrivere la storia. Grazie al miglior coefficiente punti generale, la Pro Sangiorgese si aggiudica i play-off intergironali dopo lo 0-0 ai supplementari con il Cercola Fox (secondo nel girone B) e taglia per la prima volta nella sua giovane militanza sportiva il traguardo dell'Eccellenza. Un percorso partito da una salvezza in Prima Categoria cui è seguita la vittoria del campionato in pieno tsunami Covid e poi proseguito mettendo radici ben piantate in Promozione, alzando l'asticella nel momento più opportuno e dando vita al contempo anche alla formazione Juniores. La vittoria del girone D sfumata di un soffio a vantaggio della Calpazio non ha scomposto l'undici di Antonio Cuccurullo, miglior difesa del torneo, che ha liquidato prima la Victoria Marra e poi tenuto a bada i quotati vesuviani potendo finalmente dare il via ai festeggiamenti.
Artefice del successo il tecnico metelliano che dopo i vittoriosi trascorsi da calciatore, ha intrapreso da pochi anni la carriera in panchina: "È stato un mix di sensazioni. Gioia, entusiasmo e liberazione, dalle pressioni anche se involontarie derivanti dalle aspettative dell'ambiente, dei calciatori stessi e della società. Siamo scoppiati al triplice fischio, alla luce del loro assalto finale e assistiti anche da una giusta dose di fortuna. Ci siamo proiettati verso la tribuna, verso i nostri affetti e gli appassionati di Castel San Giorgio. Vivere uno spareggio decisivo sulla panchina è totalmente diverso rispetto al rettangolo di gioco, ci sono meno valvole di sfogo. Ho scaricato tutta la mia adrenalina, piangendo sulla spalla del mio collaboratore Massimo Falcone, un fratello maggiore, mio splendido compagno d'avventura da 5 anni a questa parte". Il focus di mister Tonino si sposta poi sui momenti salienti della stagione: "Il successo della Pro Sangiorgese nasce da un progetto solido e da una seria programmazione. In questi 5 anni siamo cresciuti insieme, io come allenatore e loro come società. Un gruppo di amici, guidato dalla passione, che è riuscito ad ottenere un riconoscimento più che meritato. In sede di presentazione, nel mese di Luglio, dissi che a differenza di altre squadre, la nostra aveva un'ossatura solida e che se avessimo trovato i punti su cui intervenire avremmo potuto migliorare ulteriormente il risultato dello scorso anno. Gli episodi di svolta sono stati proprio gli incontri con le grandi del girone. La sconfitta con la Victoria Marra nel girone d'andata, al seguito di una prestazione eccezionale, ci ha dato tantissima convinzione nei nostri mezzi. La vittoria d'autore con la Calpazio ci ha invece spianato la strada verso il vertice. Ultima, ma non meno importante, la gara di ritorno con il Marra. Usciti malconci dal pareggio rocambolesco con la Temeraria, ci siamo ritrovati con con una rosa molto rimaneggiata. In quella settimana ci siamo compattati e abbiamo tirato fuori tutto il nostro meglio, ottenendo un ottimo pareggio in quel di Scafati".
Quanto hai cercato di portare nel tuo modo di gestire la squadra dai tuoi allenatori del passato e quanto, invece, hai appreso dalle nuove teorie sul calcio? "Mi piace fare gruppo, proprio come il grande Ciccio Pecoraro, persona che porterò sempre nel mio cuore. È necessario imporre le proprie idee, cercando di essere sempre empatici. - risponde l'ex bandiera dell'Atletico Irno dei miracoli - Ovviamente rispetto al passato sono cambiati molti standard anche nelle metodologie di allenamento. Le linee guida da Coverciano e nei corsi che ho frequentato sono molto chiare. Adesso si lavora molto con il pallone. Mentre prima ci si allenava “a secco”, adesso ci si concentra sullo strumento. È cambiato anche il modo di interpretare le gare, non più sottopalla come nella classica scuola italiana, ma in maniera offensiva e coraggiosa". L'ultimo successo ma in generale l'ottimo lavoro svolto negli anni hanno reso ormai note nell'ambiente regionale le qualità del tecnico rossoblu: "Credo che nel calcio moderno i risultati ottenuti sul campo non siano sempre sufficienti a garantirti grandi possibilità. Conosco molti allenatori che si propongono addirittura con sponsorizzazioni per agguantare panchine importanti. Io non appartengo a quella tipologia. Adesso penso a godermi il momento, perchè il rush finale della stagione è stato estenuante sotto tutti i punti di vista. Ovviamente, quando sarà, darò precedenza a questa società e alle persone che hanno sempre creduto in me, fin dal primo momento".
Tra i segreti del successo una serie di elementi e figure che hanno scandito e scandiscono la vita di Cuccurullo (nel cui staff figura anche Crescenzo La Mura come preparatore dei portieri): "La dedica va alla mia famiglia in primis. A mia moglie, che mi ha dovuto supportare e sopportare soprattutto nei momenti difficili, a mio padre, che a 85 anni continua ancora a seguirmi sui campi. Ai miei fratelli e a mia madre che mi sostengono anche da lontano, e proprio al compianto Ciccio Pecoraro, il mio angelo custode". Si prefigura ora un derby inedito con il Castel San Giorgio, intanto ora è ancora il momento della festa per il sodalizio presieduto da Fabio Bove e coadiuvato dal vice presidente Vincenzo Della Monica, dal ds Gerardo Spinelli, dagli altri dirigenti Bisogno, Spinelli e Zambrano.
I PROTAGONISTI: Amedeo Cesarano, Benito Milite, Armando Gargiulo (portieri), Francesco Accarino, Giovanni Accarino, Antonio Barone, Francesco Bove, Felice Bove, Biagio Capuano, Raoul Cesarano, Ciro De Luca, Gianluca De Rosa, Cristian De Sio, Ferdinando Del Sorbo, Attilio Della Femina, Salvatore Di Balsamo, Franz Lanzieri, Mario Christian Liguori, Marco Martinello, Agostino Napoletano, Michele Nocera, Francesco Oliva, Claudio Pagano, Piero Pisapia, Simone Rovezzi, Giuseppe Tarcinale, Antonio Trevisone, Antonio Veneziano, Armando Veneziano, Armando Viscardi.
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