Il successo al tie break, nuovamente tra le mura amiche del Palazzetto dello Sport di S.Antonio, contro la Volare Benevento consente alla Volley Project Pontecagnano di consolidare la terza piazza nel girone I del campionato di B2 femminile e tenersi incollata a -2 dal secondo posto occupato dalla Co.Ge.Vov. Napoli. Un'altra prestazione di carattere e compattezza da parte di Pastore e compagne che, contro un avversario insidioso, danno seguito al blitz della settimana precedente a Roma e tirano fuori gli artigli nel momento clou dell'incontro. A tracciare un'istantanea del momento vissuto dalla compagine picentina e sul suo percorso pallavolistico in generale è la centrale Martina Pepe: "La prima parte di questo campionato si è conclusa nel migliore dei modi da noi auspicabile, ci abbiamo messo un po' ad ingranare, ma poi lavorando sia sulla tecnica che sulla tattica, è andato tutto liscio. - esordisce ai nostri microfoni - Per quanto riguarda la seconda parte invece, che da qui a poco si andrà a concludere, c'è un po' di rammarico, ma ci sono ancora partite importanti da giocare ed è ancora tutto alla nostra portata, quindi le somme si potranno tirare solo alla fine. Di miglioramenti ce ne sono stati tanti, sia di gruppo che individuali, ma altrettanti sono gli aspetti su cui dobbiamo ancora lavorare, primo fra tutti la concentrazione. È un 'difetto' che in realtà ci portiamo già dagli scorsi anni e ci penalizza molto perchè non riusciamo a mantenere sempre lo stesso ritmo, fisico e soprattutto mentale, per tutto il corso della partita. Le giovanissime che completano la rosa della nostra squadra sono un elemento molto importante, allenarsi insieme è una cosa che fa crescere sia loro che noi. Fra loro devo fare necessariamente una menzione speciale alla mia sorellina Giulia, alla quale ho trasmesso la passione per la Pallavolo e che oramai è diventata molto più forte di me alla sua età".
Dopo ormai tre anni finalmente un finale di stagione scevro da condizionamenti legati al Covid: "La pandemia è stato un periodo molto particolare e ritengo che nel bene o nel male abbia lasciato il segno in tutti noi. Nella fase di chiusura totale ho cercato di allenarmi quanto più possibile ed era una cosa che mi faceva bene sia al fisico che alla mente. Ovviamente però nel soggiorno di casa è impossibile giocare a Pallavolo ed allenare il gioco di squadra ed infatti la ripresa non è stata proprio semplicissima. Quando ci è stato permesso di ricominciare con gli allenamenti sono sempre stata favorevole all'obbligo dei tamponi e dei vaccini, perchè ci hanno permesso, per quanto possibile, di limitare eventuali contagi. Riprendere senza alcun tipo di restrizione è stato molto bello, liberatorio, ma dopo due anni di pandemia, in alcuni casi anche strano".
Agli impegni in palestra, Martina abbina con sacrificio ed abnegazione quelli accademici: "Io ho fatto il Liceo Classico ed attualmente sto frequentando il terzo anno del corso di laurea in Giurisprudenza, dunque ho trascorso e trascorrerò ancora gran parte della mia vita sui libri, ma la Pallavolo è sempre stata per me una valvola di sfogo. Chiudo i libri e 'spengo' la me super organizzata e precisa per entrare in palestra e dar vita alla me estrosa e tenace. Ovviamente per far conciliare il tutto ci vuole un po' di organizzazione e soprattutto tanta diligenza e determinazione, ma se lo si vuole fare veramente i sacrifici non pesano". In ambito universitario insieme alle compagne di squadra in gialloblu Pastore, Memoli, Rossin e Salpietro è stata grande protagonista della qualificazione alle finali dei Campionati Nazionali Universitari della selezione del Cus Salerno: "Il CNU finora è stata un'esperienza bellissima e sono sicura che le fasi finali a Camerino lo saranno ancora di più. È sempre bello conoscere e confrontarsi con altre ragazze, lo sport è sempre stato un vivaio per la nascita di amicizie e in questo caso non ci accomuna soltanto la Pallavolo ma anche l'Università. - sottolinea - Sono fiera di gareggiare con la casacca dell'Università perchè rappresenta il fatto che lo sport e lo studio possano conciliare, e con un po' di forza di volontà, si possono fare entrambi a buoni livelli, senza doversi precludere niente".
Una passione nata nel tempo dopo aver sperimentato altri generi: "La mia passione per la Pallavolo nasce un po' per caso. - ricorda la numero 2 - Da piccola ho iniziato con la Ginnastica Ritmica, poi sono passata al Basket ed ho anche suonato la chitarra, ma nessuna di queste cose mi avevano coinvolto tanto da continuare. Poi, in quinta elementare, mi iscrissi con mia cugina ad un corso di Mini Volley e da lì non ho più smesso; anche se i primi anni ero davvero una frana, l'amicizia con le compagne, la bellezza del gioco di squadra e la voglia di imparare mi hanno spinto a continuare finchè non ho maturato un vero amore per questo sport".
La palla passa poi al presente e futuro prossimo: "Come squadra sicuramente l'obiettivo è quello di concludere questo campionato nei migliore dei modi, le prossime saranno partite decisive e siamo ancora in tempo per dare il massimo e far vedere quanto valiamo. Individualmente invece il mio pensiero è ormai lo stesso da anni, non mi do obiettivi determinabili in categorie, ma non mi impongo alcun tipo di limite. Voglio migliorare il più possibile - conclude- e fare tesoro di tutto quello che mi possono dare allenatori, compagne di squadra ed avversarie, sono sempre propensa ad allenarmi e a fare più esperienze che posso, perchè a lungo termine il duro lavoro ripaga sempre!". Schietta, umile e combattiva in campo come nel quotidiano: Martina Pepe è pronta a scrivere tante pagine di successi della sua vita.
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