Nessuno sconto ai portatori di San Matteo e alle altre persone accusate dei disordini avvenuti durante la processione del Patrono del 21 settembre del 2014. La Corte di Appello di Salerno ha confermato il giudizio di primo grado e, dunque, le diciotto condanne tra capiparanza e fedeli che, in quella giornata di festa, affrontarono a muso duro l’arcivescovo di allora, monsignor Luigi Moretti. Queste sono le condanne confermate ai capiparanza: 9 mesi a Raffaele Amoroso, 8 mesi a Consolato Esposito e 6 mesi a Domenico Alfieri. Le accuse spaziano dalla turbativa di funzione religiosa e vilipendio di un ministro del culto (l’allora guida spirituale dell’Arcidiocesi di Salerno). La Corte di Appello ha confermato anche le condanne a 4 mesi e 2.500 euro di multa per i fedeli che lanciarono invettive e contestarono con fischi e cori l’ex arcivescovo Moretti: si tratta di Riccardo De Angelis, Palmerino Oliva, Rossella Pullo, Gianluca Mutarelli, Antonio Amati, Mario Barra, Maria Rosaria D’Agostino, Giovanni Di Landri, Carlo Cuoco e Gerardo De Simone. Quattro mesi, ma senza multa, invece, furono comminati in primo grado, e confermati in Appello, a Mario Ferrara, Veronica D’Agostino, Antonio Simone, Guglielmo Pagano e Gianluca Vitale. A tutti gli imputati è stata riconosciuta la sospensione condizionale della pena. Il collegio difensivo era composto, tra gli altri, dagli avvocati Cecchino Cacciatore, Carlo Di Ruocco, Ciro Romano e Angelo Gesummaria.
FONTE: La Città
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