Ha trascorso gli ultimi 68 anni della sua vita in clausura a Ravello. Suor Maria Cristina Fiore ha lasciato per sempre il monastero di Santa Chiara. A 97 anni, infatti, stata trasferita nel monastero marchigiano di Osimo, in provincia di Ancona. Quando arrivò in Costiera amalfitana, nel 1955, il monastero di Ravello contava ben 42 consorelle. Inferma da alcuni anni ma ancora lucida, ieri pomeriggio è stata vista attraversare le vie del centro storico spinta in carrozzella. Chi l'ha incontrata l'ha salutata, come qualcuno dei suoi ex bambini che ha accudito con affetto materno ai tempi in cui il monastero ospitava l'asilo infantile di Ravello."Sono stato contattato da suor Damiana Ardesi, presidente delle Clarisse Urbaniste d'Italia, che mi ha notiziato del trasferimento di suor Cristina per poter essere meglio accudita e più vicina ai suoi parenti che vivono nelle Marche, ha detto il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier. Suor Cristina, con suor Angela Punnacka e suor Massimiliana Panza erano state le ultime a scongiurare la soppressione o l'estinzione del monastero di Ravello. Definite "ribelli nell'obbedienza", le ultime due hanno pagato la disobbedienza con la "cacciata" il 2 febbraio scorso e la riduzione allo stato laicale, mentre per la vecchia suor Cristina è arrivato lo "sconto" del trasferimento. Oggi nell'istituto di Ravello, tra le più antiche fondazioni francescane femminili in assoluto, che vanta oltre sette secoli di vita claustrale, non c'è una comunità stabile, con la media di quattro suore che si avvicendano. Non è chiaro quale sarà il futuro del monastero di Ravello.
FONTE: La Città
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