Altro derby in vista per i Castelli Romani, impegnati nella lotta per evitare i play-out nella bagarre della seconda metà di classifica del girone Sud del campionato di A2 femminile. Nel lunch match di domenica le rossoblu di Gianluca Mauretti ospiteranno allo Stadio del Nuoto di Anzio la lanciatissima Lazio. A fotografare la situazione in casa castellana è la giovane e talentuosa mancina Rebecca Cristea: "Sapevamo che da neopromosse il campionato non sarebbe stato facile, nonostante ciò abbiamo approcciato tutte le partite con consapevolezza dei nostri mezzi. - esordisce ai nostri microfoni - Sappiamo che in alcuni momenti avremmo potuto fare di più, ma rispetto all'ultimo campionato di A2 disputato siamo cresciute molto in tutti gli aspetti anche se, purtroppo, non ho potuto dare il mio contributo alla squadra a causa di un infortunio nelle ultime 2 partite del girone di andata. Ciò non mi ha fermata dall'andare a incoraggiare le mie compagne dagli spalti. Lavoriamo giorno per giorno in modo da migliorare singolarmente e soprattutto collettivamente. Siamo una squadra molto giovane, la maggior parte della rosa è Under 18, nonostante ciò siamo un gruppo molto unito e coeso sia dentro che fuori dall'acqua. Anche se ho solo 20 anni sono considerata tra le più grandi della squadra e cerco sempre di dare il massimo per essere considerata un esempio".
L'approdo ai Castelli Romani va a contestualizzarsi in un periodo di passaggio tra l'incubo Covid, la fine di un'avventura e l'inizio di un'altra con richiami al passato: "Il periodo di stop a livello sportivo è stato molto difficile da affrontare poichè lo sport è sempre stato una parte fondamentale della mia vita. In quel periodo giocavo alla F&D H20 e fermarsi dopo una stagione di ottimi risultati fu demoralizzante ma ancor più l'incertezza sul futuro della squadra. Quando Gianluca Mauretti mi chiese se volessi ritornare ai Castelli non ci pensai un attimo. Ero d'accordo riguardo tutte le misure adottate affinchè si potesse continuare l'attività sportiva in sicurezza, un tampone prima della partita ed il vaccino. Ricominciare senza obblighi è stata una liberazione ed un ritorno alla normalità". Aspetti positivi a cui fanno da contraltere altri negativi: "Dopo l'emergenza Covid il numero delle squadre femminili è diminuito e questo è veramente un peccato perchè ho bei ricordi nelle giovanili dove la cifra di squadre iscritte era superiore rendendo il campionato divertente. Il settore femminile merita sicuramente di essere pubblicizzato di più in modo da raggiungere molte più persone a maggior ragione dopo questo periodo".
Agli impegni in acqua Rebecca (foto Matteo Pucci) porta avanti in simbiosi quelli accademici all'insegna di passione e sacrifici: "Ho iniziato da 2 anni il mio percorso accademico all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza": il primo anno la modalità era ancora mista (online e in presenza), quindi riuscivo ad organizzarmi tra lezioni, allenamenti e partite; quest'anno invece, con le lezioni esclusivamente in presenza, l'organizzazione richiede uno sforzo in più. Questo non significa che una escluda l'altra, anzi posso ritenermi soddisfatta di come riesco a gestire il tutto perchè sono attività che faccio con passione".
Una passione quella per la Pallanuoto nata e sviluppatasi alle prime bracciate in acqua: "La mia passione per la Pallanuoto nasce grazie alla mia prima allenatrice Francesca Petrilli, mancina come me, la quale dal corso di Nuoto mi introdusse al mondo della Pallanuoto indirizzandomi verso la squadra femminile dei Castelli Romani dove lei giocò. Ciò che mi ha spinto a continuare oltre la passione è il tipo di ambiente che si va a creare, un ambiente sano che segna il modo di vivere e di pensare quotidiano. Ai Castelli Romani ho avuto la fortuna di ritrovare un contesto familiare, un concetto di squadra unita e affiatata".
Originaria della Romania, è proprio a quel paese che è legato uno delle esperienze più siginificative della sua carriera: "Il ricordo sportivo al quale sono più legata - rammenta Rebecca - è il campionato europeo Under 17 a Volos in Grecia nel 2019 al quale ho partecipato con la nazionale rumena avendo la doppia cittadinanza. Rappresentare il mio paese è stato un motivo d'orgoglio per la mia famiglia e ovviamente anche per me stessa. Ho avuto modo di confrontarmi e di legare con atlete di varie nazionalità ed è stata un'esperienza entusiasmante".
Lo sguardo volge poi al presente e futuro prossimo: "Sicuramente il primo obiettivo è rimanere in A2 , poi crescere come squadra - conclude - e continuare a divertirci come abbiamo fatto fino ad ora!". Emblema dello spirito di squadra che incarna i valori umani e sportivi fondanti, Rebecca Cristea ha tutte le credenziali per togliersi le più belle soddisfazioni dentro e fuori vasca.
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