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La Salernitana sfiora il colpaccio a San Siro, Sousa: "Squadra competitiva". Ochoa: "Sogno il sesto Mondiale". Pirola: "Mi sento in fiducia"

14/03/2023

Una granitica Salernitana sfiora il colpo grosso a San Siro, fermando il Milan (foto Us Salernitana) con Dia lesto a replicare al vantaggio rossonero di fine primo tempo con Giroud. Dopo un rigore annullato dal VAR ai padroni di casa, i granata sprecano buone occasioni per conquistare il bottino pieno ma il match terminerà 1-1. "Ci siamo dovuti difendere molto bassi, ma abbiamo avuto due belle palle goal con Kastanos e Dia. - ha spiegato al termine della gara il tecnico Paulo Sousa come ripreso da SalernitanaNews - La squadra ha fatto bene, ha trovati gli spazi giusti. Abbiamo avuto un buon tempo di palleggio che ci può aiutare per arrivare in porta e fare gol. Cerco sempre di dare un’idea e un’identità, dobbiamo saper difendere con intensità, ci è mancato nel primo tempo e dobbiamo migliorare. Stiamo lavorando tanto sui comportamenti acquisiti da tempo, stiamo cercando di lavorare sugli spazi e su un gioco associativo. Sul gol ci siamo riusciti. Ochoa è un portiere molto veloce, ha un gran posizionamento e legge benissimo le situazioni, la sua esperienza ci sta aiutando in queste partite. Sto pensando solo alla salvezza e dobbiamo giocare in un certo modo per raggiungere l’obiettivo, poi penseremo al futuro. La squadra sta comprendendo quello che deve fare ed è sempre competitiva. Giroud non è solo alto ma sa usare bene il corpo, Gyomber ha fatto una bellissima partita, sulle palle inattive può succedere quello che è successo sul gol. Ha vinto tanti duelli. Ho scelto Salerno per l’idea di calcio che il presidente ha, c’è tanta passione in questa città, abbiamo un grande seguito e vuol dire tanto per noi. Sono contento di tante cose, ho visto che abbiamo avuto le palle gol più nitide grazie al nostro pressing alto. Il risultato poteva essere diverso, la squadra si è abbassata ma ha giocato bene. Noi dobbiamo crescere, quando siamo alti abbiamo coraggio, il giusto atteggiamento e siamo aggressivi. Quando siamo bassi dobbiamo migliorare. Con un po’ di palleggio in più possiamo fare anche meglio. Il gol è arrivato dopo un’azione di grande qualità, e questo lo possiamo fare molto più spesso. Siamo stati vicini alla vittoria, ma la strada intrapresa è giusta. La componente tecnica è sulla crescita individuale. A livello tecnico è quello che cerco di trasmettere alla squadra, dobbiamo essere compatti e contenere qualsiasi avversari. Sto ricevendo risposte sulla capacità di tenere il controllo palla al piede; dobbiamo attaccare subito lo spazio in profondità anche facendo meno possesso palla. Quando ci riusciamo, mettiamo in difficoltà qualsiasi avversario. E’ un qualcosa che ci siamo prefissati con i calciatori che abbiamo; devono arrivare più triangoli, più rombi per fare emergere quella qualità propositiva che ci permetta di arrivare vicini alla porta avversaria". Il portoghese ha poi puntualizzato: "I nostri tifosi sono fondamentali, hanno una passione pazzesca. Ieri ho incontrato anche un club di Milano. Stiamo crescendo dal punto di vista del gruppo, non è semplice creare una cultura del lavoro quando hai una proprietà giovane: questo implica da parte mia anche aiutare sulla crescita di una mentalità vincente, cerchiamo di farlo attraverso il gioco e le convinzioni di arrivare alla salvezza quanto prima. Abbiamo avuto un momento in cui abbiamo percepito che potevamo anche vincere la partita, lì ho deciso di tenere le tre punte. Questo succede quando i giocatori sono disponibili e fanno vedere che sono pronti per fare quello che noi crediamo la squadra abbia bisogno per vincere. Nella prima parte siamo entrati molto bene. Abbiamo avuto la prima palla gol con Kastanos, che poteva inquadrare la porta molto meglio, poi l’uno contro uno di Dia con Maignan. Dobbiamo migliorare molto sul blocco basso, dobbiamo essere meno speculativi. All’intervallo ho fatto vedere meglio alla squadra cosa volevo e siamo riusciti a difendere molto meglio a inizio ripresa. Siamo sempre stati presenti nella partita, ho detto ai ragazzi di avere più continuità nel palleggio, bisognava avere responsabilità e coraggio di attaccare lo spazio quando il compagno libero non c’era, dare un tempo in più per trovare il passaggio. Il goal è stato bellissimo, abbiamo attratto il Milan sulla corsia destra e con l’accelerazione di Bradaric abbiamo fatto un grandissimo goal. Il presidente? Ci ha motivato fin dall’inizio, ci ha chiesto di avere coraggio nell’andare a vincere la partita. Bohinen? Sono contento del suo approccio, era arrivato il suo momento, ha fatto une bellissima partita".

Grande protagonista della gara anche il portierone messicano Memo Ochoa: "Quando giochi col Milan devi soffrire sempre. E’ un punto importante per il futuro, per la salvezza e per la classifica. Penso che il pareggio sia giusto, il Milan ha avuto occasioni, nel finale noi avevamo molti spazi ma non abbiamo avuto calma. Il punto è buonissimo. La vita del portiere è lunga, in Italia sto bene e voglio restarci. Voglio lavorare in questi sei mesi per la salvezza. San Siro è uno stadio storico con un ambiente bellissimo. Voglio il sesto Mondiale e lavoro per questo, nessuno lo ha mai giocato”. Intervento della Goal Line Technology: "Una giocata difficile per i portieri, prima il cross poi giocatori alle spalle. La tocco con la mano, il pallone torna in gioco, ma mi sembra che sulla linea l’abbia presa un giocatore del Milan. Un po’ di fortuna ma abbiamo fatto una bella prestazione. Abbiamo trovato occasioni in contropiede, potevamo fare il secondo goal. Il pareggio è giusto, anche il Milan ha avuto le sue occasioni. Noi siamo molto felici per questo punto, tutta la Salernitana è felice. Migliore in campo? E’ la seconda volta che gioco qui, prima partita ufficiale e mi porto un ricordo bellissimo, contro un avversario forte come il Milan. Sono felice perché vuol dire che ho fatto un bel lavoro e voglio continuare così".

Tra i granata parla anche il difensore Lorenzo Pirola, aria di derby da ex interista: "Sto vivendo un bellissimo momento personale e di squadra, veniamo da tre risultati utili, abbiamo trovato la compattezza giusta e a giocare come vuole il mister. La fiducia di mister Sousa è importante, mi parla molto, mi corregge e mi aiuta. Devo entrare a pieno nei meccanismi ma sono contento della continuità. Sapevamo di giocare contro una delle più forti del campionato, per giunta in casa loro, abbiamo avuto due palle gol nel primo tempo. Abbiamo sofferto un po’ il palleggio ma senza soffrire granché, nella ripresa abbiamo iniziato bene segnando. Nel finale abbiamo sofferto le palle alte, essendoci Ibrahimovic. Abbiamo fatto una gran partita. Un mesetto fa abbiamo vissuto un momento negativo che ci ha segnato, ora stiamo facendo bene e ci siamo ripresi. Gli alti e i bassi fanno parte di una stagione, dobbiamo centrale la salvezza quanto prima".

Ex di turno, il tecnico rossonero Stefano Pioli si è così espresso a fine gara: "Una squadra che va in vantaggio deve fare di più per vincere. Abbiamo preso un gol evitabile, è un’occasione persa. Ci è mancato qualcosa. La Champions forse ci ha tolto qualcosa a livello nervoso. Dobbiamo giocare tutte le gare come se fossero importanti. Dovevamo fare meglio perché era una bella occasione. Sapevamo che non era facile perché la Salernitana ci aveva messo in difficoltà anche all’andata. Abbiamo pallegiato bene ma in maniera lenta, abbiamo concluso tanto ma senza precisione. Ci sta mancando continuità per stare in alto in classifica, ma non siamo gli unici. Abbiamo sofferto tanto la ripresa dopo la pausa, stiamo facendo meglio ora ma dobbiamo ancora crescere. Siamo delusi perché possiamo fare certamente meglio. La difficoltà era sbloccare la partita, una volta fatto dovevamo gestire meglio il risultato. Si poteva giocare un calcio di livello superiore e sul gol della Salernitana abbiamo concesso troppo spazio. Poi chiaramente tutti i goal sono evitabili, poi la partita si è complicata e ci è mancato anche un pizzico di fortuna. Peccato, potevamo far meglio senza altro. Sapevamo che con Dia la Salernitana avrebbe giocato di ripartenza, ma nel primo tempo l’abbiamo gestita bene. Sul gol dovevamo essere più compatti, appena abbiamo sbagliato siamo stati puniti e dopo è stato tutto più difficile. Giroud non era brillante, ha fatto un bel gol ma non una bellissima prestazione. Avevo tre attaccanti freschi, vogliosi, speravo di poter incidere con i cambi. Fase difensiva? Non è un discorso di moduli, ma di applicazione e collaborazione. È importante essere sempre squadra e compatti, stasera sul contropiede della Salernitana ci siamo fatti trovare impreparati, peccato perché volevamo cogliere questa occasione, ma non ci siamo riusciti. Non credo sia mancato il coraggio, è mancata la qualità e la velocità, soprattutto nel primo tempo abbiamo messo la palla dentro l’area ma dovevamo riempirla meglio, non era questione di coraggio ma di attaccare la porta coi tempi giusti e accompagnare meglio l’azione. Nel secondo tempo dovevamo gestirla meglio, abbiamo fatto fatica a sbloccare la partita per merito della compattezza della Salernitana, una volta sbloccata dovevamo essere più lucidi. Dobbiamo riprendere a fare punti assolutamente, non è questa la partita che volevamo fare. Leao? C’è stato un periodo l’anno scorso che in allenamento faceva meno e rendeva di più, ora in allenamento fa benissimo e in partita fa meno. Deve trovare una via di mezzo, il suo potenziale è maggiore di quello che è riuscito a fare stasera". Tra i calciatori microfoni per Alessandro Florenzi: "Volevamo portare a casa la vittoria creando occasioni anche nel finale. Ora rimbocchiamoci le mani e pensiamo alla prossima. La storia del Milan parla chiaro, da troppo tempo non si arrivava ai quarti di finale di Champions League, ora proveremo a fare del nostro meglio giocando il nostro calcio. Erano già un paio di settimane che mi allenavo con la squadra per riprendere il cammino che avevo lasciato da molto tempo. Il ritorno in campo è stata una bella emozione personale, bruciata un po’ da questo pareggio. Volevamo portare a casa i tre punti, ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo. Abbiamo creato tanto, a volte capitano situazioni ‘mezze mezze’ in cui non riusciamo a segnare, magari arriverà il momento nel quale con un tiro faremo un goal. Concorrenza? C’è un grande affollamento nel mio reparto, le grandi squadre hanno giocatori che si contendono il posto durante la settimana, Sapevo che il mister poteva mettermi nell’ultima parte di gara e ho cercato di lavorare su come aiutare la squadra. Poi la partita, l’emozione non sono facili da gestire. Il gruppo mi era mancato. Ogni partita è a sé, dipende da come si mette e da come la si vive. E’ un qualcosa di personale che accade in ognuno di noi. Maignan? Il salvataggio su Dia è per lui come un goal al 90'. Sappiamo il suo valore, ma con questo non vogliamo sminuire Tatarusanu".

Redazione Sport - Salernitana -

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