Quinta affermazione su 12 edizioni per L'Ekipe Orizzonte che si aggiudica la Coppa Italia e manda un chiaro segnale alle avversarie sia in campionato che in Champions: "L'Orizzonte c'è sempre. Non è mai scontato vincere e ripartire ogni anno con ambizioni importanti. - le parole di Martina Miceli - Le ragazze sono state bravissime, tra Semifinale e finale hanno disputato due grandi match. Ringrazio questo gruppo, perchè pretendo molto e loro rispondono sempre nel migliore dei modi". Esprime gioia da tutti i pori il capitano Valeria Palmieri: "Abbiamo disputato un'ottima Final Six e siamo contentissime di questo successo. Da domani dobbiamo resettare perchè abbiamo la Champions League e il campionato nel mirino. Siamo una squadra umile che però in acqua si trasforma: diventiamo tigri. Il gruppo è straordinario: non molliamo mai". Di nuovo a bocca asciutta il Plebiscito Padova, storica avversaria in finale delle etnee. "In questo momento L'Ekipe Orizzonte è superiore, soprattutto in alcuni elementi in cui abbiamo da sempre costruito la nostra forza: come le superiorità numeriche. - analizza Stefano Posterivo - Le ragazze hanno dato l'anima comunque ma l'appiglio poteva essere un po' diverso. La rimonta è stata tardiva e più figlia dei nervi che del gioco. Bisogna lavorare durante la settimana per migliorare: la stagione è ancora lunga". Di seguito la Top 7 ed il Best Goal della Final Six:
TOP 7 FINAL SIX COPPA ITALIA
Aurora CONDORELLI (L'Ekipe Orizzonte): Mette le mani sulla conquista della Coppa inanellando una serie di parate prodigiose, frutto di istinto e riflesso. Una su tutte quella con cui neutralizza Giustini lanciata a rete indisturbata in 1 vs 0 nella Semifinale, un intervento che cambierà le redini del match (e della manifestazione) spianando la strada della finale alle catanesi dove l'estremo difensore si ripete mettendo pezze ovunque. Insormontabile
Bronte HALLIGAN (L'Ekipe Orizzonte): L'asse Aussie orizzontino funziona a meraviglia. Quando mette il turbo la calottina numero 2 rossazzurra diventa imprendibile, sciorina progressioni devastanti che sfiancano le avversarie e fanno da apripista alle bordate di Marletta. Preziosissima in fase di copertura, dove non si risparmia con frequenti raddoppi e anticipi. Irrefrenabile
Domitilla PICOZZI (Sis Roma): Lascia la Coppa alla compagna di Nazionale Palmieri al termine di una due giorni in cui getta il cuore oltre l'ostacolo. Le giallorosse, con Tabani prima a mezzo servizio e poi definitivamente bloccata dall'infortunio al dito, si aggrappano alla sua regia e alla sua mira per tentare di agguantare la seconda finale consecutiva. Ultima ad arrendersi da capitano vero, trascina le sue sul podio con un poker d'assi. Leader
Claudia MARLETTA (L'Ekipe Orizzonte): Nove reti una più bella e decisiva dell'altra, sente la porta come poche e la gonfia anche con un meraviglioso no look. Trova spazi di luce anche quando le braccia alte delle avversarie disegnano tunnel bui, sembra giocare a bowling con una serie di strike micidiali. Si carica la squadra sulle spalle togliendo le castagne dal fuoco e le ragnatele dall'incrocio. Devastante
Daniuska CARRASCO (Rapallo): Un'autentica rivelazione diventata ormai certezza. Plasmata tatticamente da Antonucci, la pantera cubana si dimostra un'attenta ed efficace marcatrice non perdendo mai lucidità in fase di finalizzazione, esibendosi in realizzazioni d'alta scuola. Intraprendente
Alice WILLIAMS (L'Ekipe Orizzonte): Un altro asso nella manica con tutte e tre le reti messe a referto realizzate nei momenti topici degli incontri con Sis e Plebiscito. Mantiene calma e sangue freddo, gestendo con saggezza e oculatezza palloni pesanti e sfornando assist pesanti oltre a quelli capitalizzati come oro. Un costante porto sicuro per le compagne sia in fase offensiva che difensiva. Elegante
Alessia CASSON (Plebiscito Padova): Tiene costante il rendimento nelle due partite diametralmente opposte delle venete prima col Rapallo e poi con l'Orizzonte. La doppietta alle gialloblu emette la sentenza non ribaltabile in Semifinale, nell'atto conclusivo la sua staffilata rianima all'improvviso le sue. Suona la carica, combatte fino allo stremo senza risparmiarsi. Guerriera
BEST GOAL
Luna DI CLAUDIO (Sis Roma): In una marea di prodezze balistiche dalla Marletta alla Marcialis passando per lo schiaffo al volo della baby Cassarà all'angolo impossibile pescato da Nardini, sfugge alle telecamere tv ma non ai presenti al Polo e a quelle rapallesi la parabola ad effetto al fulmicotone disegnata dall'abruzzese nella finale terzo e quarto posto. Rapidità di esecuzione, potenza, tecnica e precisione il mix perfetto. Lunare
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