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Ambulanza bloccata al "Ruggi", la denuncia di un soccorritore: "Attesa per l'intera notte"

03/03/2023

Quasi dodici ore bloccati in ambulanza, davanti al Pronto soccorso del "Ruggi". È l’odissea vissuta da un infermiere e un autista soccorritore del servizio 118 nella notte fra lunedì e ieri. I disagi dell’emergenza-urgenza, dunque, proseguono senza fine. E, ancora una volta, fra i tanti a finire in questo 'calderone' di problemi ci sono proprio gli operatori del servizio sanitario che, sempre più spesso, pescano cartellini degli imprevisti che condizionano il loro impegno. L’ultima disavventura viene segnalata da un operatore del 118 che, nella serata di lunedì, all’inizio del turno fissato per le ore 20, si è recato direttamente in via San Leonardo per prendere servizio: «Alle 18, infatti, l’ambulanza con una collega aveva ospedalizzato una paziente», spiega l’operatore sanitario. «Una persona in “codice giallo” che è stata fatta entrare subito all’interno del reparto». Una rapidità d’intervento che, dunque, ha spinto gli operatori dell’ambulanza a chiedere di 'liberarsi' da quest’intervento per svolgerne altri. Da quelle richieste, però, è cominciata l’odissea: «Abbiamo telefonato alla centrale operativa per domandare se potevamo andarcene e rientrare in centrale: avevamo la necessità di usare il bagno e anche mangiare.

Da loro, però, arriva il diniego. “Dovete restare lì”, è l’unica risposta che ci danno». L’attesa, dunque, continua: passano le ore e, intorno alla mezzanotte, gli operatori delle ambulanze sollecitano di nuovo la centrale operativa del 118 mentre la paziente trasportata ormai sei ore prima è ancora all’interno del Pronto soccorso. «Alla seconda telefonata ci ripetono che non possiamo muoverci», racconta ancora l’operatore sanitario. «E così siamo rimasti fino al mattino dopo davanti al Pronto soccorso del "Ruggi": io, personalmente, sono andato via alle 7.30 perché avevo un altro turno da svolgere. Siamo rimasti per l’intera notte, al freddo, dentro l’ambulanza senza poter fare nulla, senza poter nemmeno utilizzare il bagno». Una decisione, quella di bloccare gli operatori dell’ambulanza del servizio 118 davanti al "Ruggi", che fa montare tanta amarezza. «Adesso valuteremo cosa fare, stiamo pensando anche di presentare una denuncia», la rivelazione del soccorritore. «Siamo stati trattati da animali e non ci hanno dato alcuna spiegazione: ci hanno soltanto ordinato che non potevamo muoverci, lasciandoci impalati per tutta la notte».

L’operatore dell’ambulanza, poi, spiega che l’odissea che l’ha visto protagonista non sarebbe un inedito: «Non è la prima volta che accade questa cosa: voglio capire durante il giorno, ma tenerci bloccati anche di notte è davvero disumano. Neanche gli animali vengono trattati così: è disumano». Una situazione che complica la già complicata situazione dell’emergenza- urgenza a Salerno e nella sua provincia: «Le unità di lavoro devono essere utilizzate in modo appropriato. Siamo pronti a dare una mano anche all’interno vista la grossa carenza di personale che c’è: siamo pronti a dare una mano ai colleghi e smaltire le lunghe attese degli utenti. E, invece, subiamo queste cose. - conclude l’operatore sanitario - Il ruolo della centrale operativa è quello di organizzare, non comandare. Agendo così, invece, aumenta soltanto la disorganizzazione».

FONTE: La Città

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