Locali inadeguati, spesso difficilmente accessibili a causa della presenza di diverse barriere architettoniche e continui disservizi per l’utenza. Non si spengono le polemiche in merito alla contestata disorganizzazione degli ambulatori Asl presenti sul territorio cittadino e a finire nel mirino delle lamentele, stavolta, è il centro vaccinale pediatrico presente all’interno della villa comunale “Falcone e Borsellino”, annesso ai locali seminterrati di Palazzo di Città. La chiusura temporanea della villa comunale per una serie di interventi di manutenzione che hanno riguardato la potatura degli alberi, nei giorni scorsi, ha obbligato l’utenza del centro vaccinale a raggiungere l’ambulatorio accedendo direttamente da Palazzo di Città e percorrendo una serie di corridoi secondari e scale interne. Un’alternativa al quanto problematica per quelle mamme costrette a lasciare, quindi, il passeggino all’ingresso del Comune e percorrere tutto il tratto con il figlio in braccio. Circostanze che hanno concorso a sollevare un nuovo vespaio di polemiche, sulla scia delle altre contestazioni mosse da settimane relativamente a tutto il comporto dei servizi sociosanitari erogati dal Distretto 63, nonostante la questione si sia risolta non appena sono stati ultimati gli interventi di potatura che hanno permesso la riapertura dell’accesso principale. Tuttavia i problemi riscontrati negli ultimi giorni sono, in realtà, solo la punta dell’iceberg di un malcontento molto più diffuso e radicato. Quello dell’inadeguatezza dei locali del centro vaccinale pediatrico è, infatti, un dente scoperto che più volte è stato oggetto di forti contestazioni e solleciti agli organi competenti affinché si individuassero soluzioni più adeguate e percorribili. In termini di accessibilità, infatti, l’ambulatorio presenta numerose barriere architettoniche a partire dalle rampe di scale che precedono l’accesso alle due stanze per la vaccinazione.
Lo stato manutentivo dei locali, poi, non è dei migliori considerato che continuano a registrarsi muffe e infiltrazioni dovute all’umidità e che causano ripetuti distaccamenti degli intonaci da soffitti e pareti. La situazione era già stata segnalata in tempi non sospetti dall’allora candidato sindaco Luigi Petrone, oggi consigliere del gruppo di minoranza “La Fratellanza”, che nel settembre del 2020 aveva effettuato una serie di sopralluoghi proprio al centro vaccinale pediatrico della villa comunale denunciando incuria e degrado e la presenza, addirittura, di cumuli di rifiuti e sacchi della spazzatura accatastati in un angolo del piccolo atrio all’ingresso dell’ambulatorio. Lo stesso Petrone aveva poi evidenziato l’inadeguatezza di un ambulatorio presente proprio a ridosso dei bagni pubblici della villa, oggi interdetti a causa dell’inciviltà di quanti utilizzavano i servizi. A più di due anni di distanza la situazione non sembra essere cambiata e mentre l’utenza continua ad inoltrare segnalazioni su segnalazioni, dall’Asl si attendono ancora novità in merito a quella richiesta che proprio l’amministrazione comunale aveva rivolto lo scorso anno al Distretto Sanitario 63 per finanziare in città un accorpamento di tutte le sedi ambulatoriali presenti sul territorio. «L’accorpamento dei servizi e la modernizzazione di uffici e ambulatori dell’Asl - aveva confermato il sindaco Servalli all’epoca - è assolutamente importante perché, ad oggi, sono distribuiti in maniera costosa e inefficiente sul territorio comunale». Ma a conti fatti riscontri in tal senso non ce ne sono ancora stati.
FONTE: La Città
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