Autista di BusItalia malmenato da un passeggero che usa la bici come un’arma. È accaduto ieri mattina, verso mezzogiorno, nei pressi della stazione ferroviaria di Pontecagnano Faiano. Il malcapitato è il conducente della linea urbana 52, che collega il centro cittadino a Picciola. Attimi di terrore, quelli vissuti dal dipendente di BusItalia Campania: al capolinea e rimasto vittima dell’ennesima violenza. Ancora sotto choc, racconta i particolari della brutta esperienza vissuta. «Quest’uomo, un extracomunitario, era salito sul bus, forse diretto a Picciola. Durante il tragitto ho effettuato tutte le fermate, ma lui è rimasto seduto senza accorgersi che stavo per fare ritorno al capolinea. Una volta alla stazione, ha preteso che lo riaccompagnassi. Cosa impossibile in quanto abbiamo un protocollo da seguire e non potevo certo lasciare la mia postazione». Protocollo sgradito all’aggressore: «Al rifiuto, si è avventato su di me lanciandomi addosso la bici che aveva con sé. Sono caduto a terra e sono stato ancora colpito. Poi è fuggito via pedalando. Un’esperienza terribile che non auguro a nessuno. Qualcuno ha cercato di aiutarmi, ma ho avuto la forza di mettermi alla guida del bus per rientrare in azienda», dice il conducente. Poi la corsa all’ospedale "Ruggi" di Salerno. Una prognosi di dieci giorni: ha riportato un trauma cervicale, contusioni alla spalla sinistra ed alle gambe ed escoriazioni alle mani. Il bus della linea 52 era ancora vuoto, in attesa di accogliere altri passeggeri. Ma la scena non è sfuggita ad alcuni passanti che si trovavano nelle vicinanze al momento dell’aggressione.
FONTE: La Città
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