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Salernitana, il saluto (definitivo) di Nicola: "Non ho rimpianti, i tifosi saranno sempre parte di me"

16/02/2023

Con qualche ora di ritardo rispetto al primo allenamento diretto da Paulo Sousa, arriva il comunicato ufficiale con cui la Salernitana annuncia l'esonero di Nicola: "L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra il Sig. Davide Nicola. Nel ringraziarlo per la passione e la dedizione al lavoro dimostrata, la Società augura al tecnico le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera", così la nota del club granata. A stretto giro di posta è arrivata, mezzo social, la lettera di commiato (questa volta definitivo) da parte del tecnico piemontese. Di seguito il testo integrale:

"Quando si iniziano certe avventure non si contempla una crisi e tantomeno un addio. Da oggi non sarò più l’allenatore della #Salernitana, ma resterò per sempre un suo tifoso appassionato. Impossibile non esserlo, inconcepibile dimenticare tutto quello che #Salerno mi ha dato e che io spero di aver restituito in buona parte. Quando sono arrivato, il club era con un passo e mezzo in Serie B. Insieme abbiamo fatto avverare un miracolo sportivo di cui andrò fiero per tutta la vita. Ci salutiamo oggi, con la Salernitana fuori da quella zona retrocessione. Non ho rimpianti, anzi, ringrazio con emozione sincera il presidente Danilo Iervolino e il direttore sportivo Walter Sabatini per aver puntato su di me ed essere stati al mio fianco. Ringrazio anche Morgan De Sanctis e i miei giocatori: vi abbraccio tutti, sempre. Voi come ogni persona che lavora per la Salernitana. Il mio ringraziamento più grande però va alla città e a questa tifoseria gigantesca che mi ha fatto sentire “uno di loro” dal primo all’ultimo giorno, supportando la squadra nei momenti felici e in quelli sportivamente più tristi, con quel groppo in gola che ci ha uniti il 22 maggio scorso quando abbiamo imparato anche a esultare per una sconfitta. Purtroppo, però, anche nelle storie più belle arrivano i momenti per salutarsi, per dividere le strade consapevoli che quelle scarpe indossate insieme per percorrerle non saranno mai gettate via. Vi auguro di piangere di gioia ancora per la vostra, anzi nostra Salernitana. Di tingere le strade di Salerno di color granata, di far tremare la Curva Sud #Siberiano e di brindare felici. Con affetto profondo, vi auguro le migliori fortune.
Sarete per sempre parte di me". 

Queste, invece, le parole dopo la sconfitta di misura del "Bentegodi" decisa dal goal di Ngonge: "Nel primo tempo siamo stati un po’ contratti, forse i primi venti minuti. Questa era una partita da pareggio ed il fatto che non sia arrivato deve farci innervosire. - riprende SalernitanaNews - Abbiamo avuto le occasioni per metterla sulla giusta distanza ma non le abbiamo sfruttate. Altre sconfitte le ho accettate ma questa no, non la accetto. Commettiamo degli errori individuali, di lettura, di predisposizione, la caratteristica che si è manifestata in queste partite e su cui stiamo cercando di lavorare. Dobbiamo essere arrabbiati perché potevamo portare un pareggio a casa, anche questa è determinazione, volontà di sfruttare quelle occasioni che si presentano ed essere più cattivi sotto porta, specie perché la partita era importante. Ce ne sono alcune più importanti di altre e questa era una di quelle. Nel computo generale degli sconti diretti non siamo messi male, altre sconfitte le ho accettate, questa non mi va giù, si poteva fare di più e portare via un punto. Piatek? Serviva cattiveria, non vado sul singolo episodio, dico che nel secondo tempo abbiamo giocato col gusto di rischiare, in altre partite abbiamo concesso molto di più ma oggi dovevamo portare via almeno un punto e avevamo dimostrato di meritarlo. E’ un periodo che non ci gira bene ma questa sconfitta ci deve lasciare l’amaro in bocca per darci quello slancio in più che ci serve per il percorso che ci aspetta. Abbiamo preso goal troppo facilmente aggiungiamo anche qualche errore individuale; abbiamo provato a concedere meno spazi ad apportare miglioramenti, cambiando atteggiamento e schieramento. Questa squadra mi piace, ha delle qualità può raggiungere la salvezza ma deve riconoscere che gare come queste vanno portate a casa. Di certo noi avremmo fatto un punto in più ma l’avversario due in meno. Negli occhi dei giocatori c’è il rammarico per non aver portato a casa un punto. Facciamo autocritica, sono convinto che questa squadra raggiungerà il suo obiettivo, non possiamo vivere di un’aspettativa che ci va a limitare. Sappiamo benissimo qual è il nostro obiettivo, la salvezza. Resta il fatto che stasera dovevamo fare qualcosa in più serve l’ambizione per portare via sempre il massimo possibile". Sul rendimento collettivo: "Abbiamo avuto un calendario difficile dopo la sosta e abbiamo fatto punti con le squadre che erano al nostro livello, ma il Verona non è superiore a noi. Puoi competere contro questo avversario e devi innervosirti se non porti via punti. Questa squadra non è a un livello superiore, questo è il suo campionato ma l’aspettativa generale si manifesta pensando di ottenere qualcosa di più subito, la squadra ha mezzi per salvarsi e lo farà. Noi siamo stati già in ritiro un giorno in più per una scelta personale, sembrava giusto fare qualcosa di più sotto il profilo della concentrazione, ma se bastasse solo il ritiro ci staremmo un anno intero. La scelta di opporsi al Verona tenendo una linea difensiva che diventava anche a 5 era per sostenere strappo, potenza e progressione di Doig, gli abbiamo messo contro uno come Candreva che sa contenere e far ripartire l’azione ma è un altro di quelli che ha giocato tutte le partite, ho deciso di dargli un po’ di riposo quando l’ho tolto. Bronn ha fatto una buona partita, il punto è che paghiamo dazio subito, mentre noi per fare gol dobbiamo fare delle azioni particolari, su questo obiettivamente dobbiamo migliorare. Sepe titolare? Quando è stato preso Ochoa la società ha detto che avrebbe dovuto darci una mano fino al rientro di Sepe. Quello del portiere è un ruolo particolare, ci sono gerarchie. Sepe ha completato il recupero e giustamente ha preso il suo posto, resta il fatto che abbiamo due ottimi portieri. Coulibaly, invece, non ha mai saltato una partita da quando sono qui, è tanto che spinge sull’acceleratore, aveva bisogno di fare un tempo di riposo. Crnigoj ha fatto un’ottima settimana, ha delle qualità, deve integrarsi e gli è stata data una possibilità, sono convinto che ci siano ampi mezzi per salvarci, dobbiamo migliorare la determinazione con cui portiamo via risultati che possono essere importanti, al di là del volume che si concede agli avversari. Il dato di fatto su cui riflettere è che alla prima occasione abbiamo subito goal".

 

 

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