I ladri fanno irruzione a Santa Caterina di Giffoni Valle Piana, in casa del parroco don Generoso Bacco. Rubati l’oro della chiesa - per un valore di svariate migliaia di euro - appartenente alla chiesa di Sant’Elia della frazione Sovvieco e due candelabri antichi di granpregio di San Pietro a Curti. Don Generoso, il longevo sacerdote giffonese che guida la parrocchia della frazioni alte da circa 50 anni, è amareggiato: «Da trent’anni conservavo questi beni della chiesa a casa mia, un nascondiglio segreto in quella valigia seminascosta tra tante scatole vecchie nel soffitto di casa . Nessuno sapeva, nemmeno i miei familiari - racconta quasi in lacrime - eppure i ladri sono andati direttamente lì, forse usando mezzi elettronici per trovare l’oro». È incredulo, il sacerdote: «È assurdo, in casa non hanno toccato null’altro. Era tutto in ordine». Non si sa neppure quando sia stato perpetrato il furto: «Di giorno, di notte, chissà. È stato un mio vicino ad avvertirmi che dal retro giardino c’era la porticina aperta. I malviventi hanno scassinato la porticina con facilità e sono entrati indisturbati. Quando mi sono precipitato sopra ho capito che c’era qualcosa che non andava.
La telecamera a circuito chiuso, da tempo lì per controllare quel nascondiglio, era sparita, e con essa tutta la memoria interna». Non hanno lasciato traccia: «Gli occhi sono andati direttamente alla soffitta, dove nascondevo questa valigia con i preziosi». Il contenuto? «C’erano più di 500 grammi di oro. collane, anelli ed altri oggetti devoluti a Sant’Elia negli anni passati. E c’erano questi due candelabri di grande valore. C’erano anche alcuni soldi, erano dollari, ma non lì hanno presi». Don Bacco ha informato i Carabinieri della locale stazione. Sono state prontamente avviate le indagini, cercando ausilio nella videosorveglianza della zona e nelle testimonianze di chi vive nei paraggi. Don Genè, come lo chiamano affettuosamente i suoi parrocchiani quest’anno compie 50 anni di sacerdozio: da quando fu ordinato (7 luglio 1973) è la guida spirituale delle frazioni superiori: Curti, Santa Carbonara, Santa Caterina, Sovvieco, San Giovanni e Catelde. È stimato ed apprezzato da tutta la comunità giffonese. «Sono davvero tanti gli anni, iniziano a farsi sentire - dice - ma ella mia lunga missione sacerdotale, credo di essermi comportato con la massima serietà. Mai uno screzio con nessuno e probabilmente questo mi ha aiutato a rimanere sempre al mio posto perché mi sono fatto volere bene da tutti. Questo gesto alla vigilia del mio anniversario mi ha turbato tanto».
FONTE: La Città
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