Presso l’aula consiliare del Comune di Palomonte i giovani studenti guidati dalle docenti Francesca Troisi a e Lara Moscato, sulle note di Wiegala e di Ich wandre durch Theresienstadt musicati dai Maestri Raffaella De Vita e Cosimo D’Ambrosio e le parole di Se questo è un uomo di Primo Levi, hanno ricordato una delle pagine più buie della storia del Novecento. Riformulando la definizione di Theodor Adorno e citando Levi “ Dopo Auschwitz non si può più fare poesia se non su Auschwitz” gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno condiviso i loro versi composti sulla Shoah.
"Ninna nanna ti culla il vento e soffia lieve sul liuto lento. Sfiora dolce il verde campo e l’usignolo intona il suo canto". Con queste parole della ninna nanna composta da Ilse Weber, i bambini di Auschwitz andavano incontro alla morte. "Theresienstadt, Theresienstadt, la pena quando finirà, a quando la libertà?".
Una grande commozione ha pervaso i presenti all’intonazione dei canti e alla lettura di "Scarpette rosse" di Joyce Iussu e "La farfalla" di Pavel Friedman, il cui testo sullo sfondo dell’acquerello "Una primavera" di Karl Robert Bodek, per volontà del sindaco Felice Cupo è stato donato a tutti i partecipanti, con il monito rivolto ai giovani a non dimenticare e a custodire in maniera indelebile il ricordo di questa giornata.
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