Pausa ad alta quota per la Volley Project Pontecagnano che ha iniziato col piede giusto l'anno nuovo e chiuso al secondo posto il girone d'andata, facendo scacco matto anche alla capolista. Il cammino della compagine picentina riprenderà il prossimo 4 febbraio dal match casalingo con la Diagnostic Group Ostia. A scattare l'istantanea del momento vissuto dalla squadra e a fare un excursus generale sul suo percorso ci pensa Martina Pastore: "Abbiamo iniziato nel miglior modo possibile. Nonostante la poca esperienza abbiamo concluso il girone d'andata al secondo posto, in piena zona play-off. - commenta ai nostri microfoni l'opposto classe 2001 - L'ultima gara disputata è stata la ciliegina sulla torta: vincere contro la prima in classifica (I.C.S. Volley Santa Lucia) che non aveva ancora subito sconfitte, ci ha caricati in modo esponenziale. Il bilancio fino a questo momento è positivo, ma abbiamo ancora molto su cui lavorare. Sicuramente la nostra forza è l'unione di squadra, ma la nostra giovane età è in parte la nostra pecca perchè a volte ci porta ad avere momenti di down in fasi determinanti della partita".
Giovanissima, è comunque una delle atlete con maggiore esperienza all'intero del roster gialloblu: "La mia caparbietà, il mio spirito competitivo mi portano ad incitare e trascinare le mie compagne fino all'ultimo punto e a volte è proprio questa la responsabilità che sento. Penso poi anche alle più giovani che fanno parte del gruppo che ci guardano e a cui vorrei trasmettere sempre un messaggio di positività e di forza. Mai darsi per vinti fino all'ultimo punto".
In attesa di ricominciare con la seconda parte di stagione, la prima si è chiusa positivamente anche per la sua regolarità, azzerandosi le restrizioni legate al Covid che ha imperversato nell'ultimo biennio: "Nel campionato di Serie C tutto è andato bene. Eravamo reduci dalla vittoria della Coppa Campania e tutto ci sembrava in discesa. Poi è arrivato lo stop imposto dalla pandemia che ci ha un po' tarpato le ali. Dopo la pausa forzata, con le dovute precauzioni abbiamo ripreso ad allenarci sperando in un ritorno in campo. Poi grazie ai vaccini è stato possibile. Si riprendeva una certa forma di “normalità”, e con essa anche il campionato. Gara dopo gara è arrivato il fatidico 5 luglio 2021, finale play-off per la promozione in Serie B2, (ad oggi per me la data più importante). Vorrei rivivere quel momento per godermelo di più, perché le tensioni a volte oscurano le emozioni. L'anno successivo abbiamo esordito in un campionato del tutto nuovo garantendoci la salvezza, piazzandosi nella Top 5".
Una passione, quella per la Pallavolo, nata sin da piccola: "Mi sono avvicinata alla Pallavolo all'età di 7 anni, quando in terza elementare trovai sul banco un volantino che invitava i bambini a partecipare a dei corsi di Mini Volley. Così iniziai. - continua Martina sfogliando l'album dei ricordi - Tre pomeriggi a settimana li passavo nella palestra della mia scuola, muovendo i primi passi in questo sport che mi prendeva sempre di più. Allora ero alzatrice. Con il tempo partecipando ai vari campionati Under sono arrivate le prime soddisfazioni; tanto che in una di queste competizioni fui selezionata per far parte della Rappresentativa provinciale Salerno. L'anno successivo, all'età di 13 anni, decisi di seguire l'allenatore che mi aveva scelto e che, intanto, allenava la Volley Project Pontecagnano. Tra settori giovanili (tra i quali un anno in prestito all'Arzano Volley) e i primi campionati regionali (Serie D, Serie C) gli impegni erano diversi. Anche i sacrifici erano tanti al punto di dover studiare la sera tardi o le prime ore del mattina. Ma il tutto non mi pesava perché la passione superava il resto. Le innumerevoli esperienze mi hanno permesso di viaggiare, mi hanno permesso di conoscere gente nuova. Ne sono uscita arricchita sia dal punto di vista tecnico (passando da alzatrice ad opposto) sia sotto il profilo personale. Le vittorie aiutano di certo ma sono le incomprensioni nello spogliatoio, le amare sconfitte e le partenze dalla panchina ad aver forgiato il mio carattere, a tratti irascibile, migliorandone le reazioni".
Sacrifici che fanno rima con passione e sogni: "Sicuramente lo sport, nel mio caso la Pallavolo, è una scuola di vita: tensioni, vittorie, sconfitte, ansie sono le stesse che si incontrato nella quotidianità nella fattispecie per me all'Università prima di un esame rimescolo tutti questi sentimenti proprio come prima di una gara. Cerco di conciliare al meglio studio e passione. Sto per concludere il primo step universitario in Economia e Management all'Università di Salerno. - conclude la numero 18 - In merito agli obiettivi sportivi, ovviamente punto al miglioramento tecnico che possa portarmi, o meglio, portare la mia squadra al salto di categoria. Per quelli personali ci vediamo alla prossima intervista...!". Alla quale arriverà senza ombra di dubbio con altre vittorie da raccontare, nuovi traguardi da raggiungere e desideri da esaudire consapevole di avere tutte le carte in regola, umane e tecniche, per farlo.
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