Due anni per trasformare uno delle opere simbolo del degrado della città in una struttura funzionale per tutte le discipline sportive. Gennaio 2025: è la data di scadenza fissata per la consegna del Palazzetto dello Sport di via Allende, il maxi intervento finanziato con 26 milioni di euro dalla Regione Campania e per cui, ieri, gli uffici comunali hanno pubblicato la gara per l’affidamento dell’appalto integrato dell’intervento. In pratica, chi s’aggiudicherà il bando in scadenza alle ore 12 del prossimo 2 febbraio dovrà “validare” il progetto definitivo ed occuparsi del cantiere. Ma, intanto, l’indizione dell’appalto ha fatto emergere ulteriori dettagli su come sarà il PalaSport di Salerno, la grande opera attesa ormai da lustri dalle società e dai praticanti di numerose discipline sportive come il basket o la pallamano. E rispetto ai rendering forniti dai progettisti della Gau Arena guidati dall’architetto Gino Zavanella, il “disegnatore” dello Juventus Stadium, emergono diverse novità. Una in particolare: tutto l’intervento, infatti, sarà realizzato in un’unica fase che andrà ad “incastrarsi” con le opere del Parco Dunale previsto in zona. La Gau Arena, infatti, aveva valutato di procedere a step per realizzare la struttura così da renderla fruibile nel più breve tempo possibile. Ma l’eccessivo costo di quest’operazione ha fatto saltare quest’idea, dando il via così alla definizione di un “progetto unico” per tutta l’area. Che vedrà il recupero delle strutture esistenti e degli “scheletri” del PalaSport avviato negli scorsi anni e mai completato: «La realizzazione del nuovo Palazzetto - si legge nella relazione illustrativa - avverrà sul sedime della vecchia struttura recuperando in toto le funzionalità e gli spazi offerti dal corpo D (la palazzina più vicina al cinema ch’è praticamente completata, ndr) che costituisce l’unico immobile sostanzialmente completato (seppur non collaudato) e sul quale però non verrà più a gravare la pesante copertura della struttura sportiva. Le porzioni già realizzate del corpo C, e le sue tribune laterali (corpi A e B), costituiranno invece solo un ostacolo al trasferimento sul terreno dei carichi provenienti dalla nuova struttura da realizzare». Il centro polifunzionale che dovrà ospitare i negozi e ristoranti viene confermato ma solo in parte: nell’area interrata dove era prevista l’apertura di alcuni locali, infatti, verrà realizzato un parcheggio mentre il Palapark, l’area di sosta che nascerà nei pressi della spiaggia e accanto al Marina d’Arechi, non vedrà il tunnel di collegamento con il parcheggio e sarà a raso, senza più il multipiano previsto, con 240 spazi per la sosta.
Fondamentali, poi, risulteranno le attività preliminari che saranno effettuate subito dopo l’assegnazione dell’appalto che consentiranno «la sistemazione e messa in sicurezza dell’area dal punto di vista idrogeologico ed il ripristino di condizioni adeguate per le nuove strutture in elevazione». Sì, perché lo scheletro esistente del PalaSport avviato e mai completato avrà bisogno di essere rimesso in sesto. E, soprattutto, non si scaverà più: nel sottosuolo, nel corso delle verifiche degli ultimi mesi, è emersa la presenza di acqua che, dunque, ha “sconsigliato” di scendere in profondità. E fra le conferme rispetto ai rendering presentati alcuni mesi fa quando fu rilanciato il progetto, oltre alla creazione di una copertura con pannelli fotovoltaici per rendere autonoma la struttura dal punto di vista dell’energia e la realizzazione di una serie di opere collaterali per rendere tutta l’area una vera e propria “cittadella dello sport” con attrezzature anche all’esterno, c’è quella della capienza. Si seguiranno, infatti, le indicazioni previste per le gare nazionali e internazionali di Basket: «La capienza per le attività sportive è stata definita in circa 5mila posti a sedere», si legge nella relazione. Per gli eventi o i concerti con posti a sedere anche in platea, invece, ci sarà una capienza da 6.500 posti. «Si punta a realizzare spiegano i progettisti - una struttura polifunzionale e flessibile, per consentirne un utilizzo più ampio possibile anche durante la settimana. Sarà una struttura proiettata nel futuro, con attività funzionanti tutti i giorni della settimana e servizi per gli spettatori di alto livello, paragonabili ai moderni palazzetti europei».
FONTE: La Città
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