Nuove avventure per due tecnici salernitani, entrambi legati per ragioni diverse al territorio e alla maglia della Salernitana. Il cetarese Vincenzo Torrente è il nuovo allenatore del Padova, attualemente impelegata nella zona antistante i play-out nel girone A di Serie C e reduce dal ko 2-1 con il Lecco, costato l'esonero al precedente trainer Bruno Caneo. Da calciatore, nel ruolo difensore, ha indossato per 412 volte la maglia del Genoa (terzo rossoblu della storia per presenze dietro Ruotolo e Becattini) dal 1985 al 2000, iniziando la carriera nella Nocerina e concludendola all'Alessandria. Da allenatore ha iniziato la carriera nelle giovanili del Genoa, in coppia con Rino Lavezzini, nel 2002-2003. Nel 2007 vince il Torneo di Viareggio con la formazione Primavera. Nel 2009, con Luigi Simoni nelle vesti di Direttore Tecnico, siede sulla panchina del Gubbio, portando gli eugubini prima ad una promozione in Lega Pro Prima Divisione (tramite play-off) e ad una storica promozione in Serie B nel 2011. L'anno successivo firma per il Bari con il quale chiude al 13° posto. Ritrova Luigi Simoni come Direttore Tecnico l'anno seguente alla Cremonese, sedendo successivamente sulle panchine anche di Salernitana e Vicenza. Nel 2018/2019 conduce ad una storica salvezza la Sicula Leonzio da subentrante, prima del ritorno a Gubbio nell'ottobre 2019. Tornato in terra umbra dopo 8 anni, conduce la squadra alla salvezza partendo dal penultimo posto e chiudendo la stagione al 15° posto, venendo confermato alla guida tecnica anche nel 2020/2021 (12° posto) e 2021/2022 (7° posto).
Queste le parole in conferenza stampa di presentazione da parte del tecnico di Cetara: "Ringrazio la società ed il direttore per opportunità in questa grande piazza, arrivo con grande motivazione e grande entusiasmo. L'idea che mi sono fatto del tipo di problematiche emerse? Fondamentale e priorità assoluta quello di conoscere i ragazzi, li conosco per averci giocato contro, poi allenarli è diverso. Ho visto alcune partite, alcune ottime prestazioni, qualche prestazione non positiva. L'impressione è che in questo momento si è perso autostima ed entusiasmo, manca un po' di equilibrio, difensivo e offensivo. Ho allenato già Zanellato. I 4 giocatori fuori lista? Valuto tutti, sono ragazzi che valuterò da oggi. E’ una squadra con potenzialità, lo ha fatto vedere ad inizio stagione. Bisogna lavorare e conoscere, motivarli e dare identità di gioco, dare entusiasmo. Fondamentale sarà l'atteggiamento. Una squadra che si compatta e che si aiuta, per poi riuscire a giocare un calcio propositivo. Modulo? Quando si subentra bisogna valutare le caratteristiche di una rosa. Abbiamo esterni importanti, dobbiamo dare equilibrio a questa squadra. Da fuori l'impressione sembra che manca questo. Io ho giocato a 3, a 4…il sistema che mi ha dato soddisfazione è stato il 4-3-3. Non è il modulo il problema, ma l'atteggiamento. Bisogna trovare un po' di determinazione e voglia di fare risultato. Chi viene a Padova viene qui per fare la partita della vita calcisticamente parlando, anche noi dobbiamo avere la mentalità di giocare le partite con determinazione. Ho giocato col 4-3-3, col 3-5-2, conosco Bruno e la sua scuola, sono a conoscenza del suo sistema di gioco. Mancanza di attaccamento alla maglia? Ho giocato per 15 anni con la stessa maglia, l'ho fatto anche da allenatore. Giochiamo in una grande piazza e la gente lo deve sapere. Tanti giocatori stanno rendendo al disotto le proprie potenzialità? Qualcuno sta rendendo meno, tocca a me ed al mio staff capire i motivi. Mi aspetto qualcosa in più da tutti. Staff? Io credo ci sia uno staff importante di ottimi professionisti, li ho conosciuti ieri, credo se c'è la possibilità di inserire un mio collaboratore lo faremo, ma ho trovato ottimi professionisti, Longo lo conoscevo già. Dai meno giovani mi aspetto di più perchè conoscono questi momenti e l'esperienza diventa fondamentale. Mi aspetto molto, i giovani a me piacciono, nel mio percorso da allenatore ne ho fatti esordire tanti. In uno spogliatoio del genere come si entra? E' importante l'empatia da subito, mi auguro che succeda questo. Parlare con loro e con tutti, per capire il momento un mix di cose, non è un problema tattico o fisico. Fuori lista? Va valutata anche la condizione, abbiamo 3 partite in 10 giorni. Radrezza? Può fare il trequartista, mezzala, giocare davanti. Abbiamo bisogno di giocatori di qualità, sempre che ci sia equilibrio, lo conosco ed è importante come giocatori. Mi aspetto di più da lui, Ceravolo e dagli altri. Questo è il momento che gli esperti guidino gli altri. Servono pochi concetti e chiari, per arrivare ad una squadra che possa esprimere calcio propositivo. Insidia principale? Discorso mentale, a livello psicologico, a livello mentale, poi discorso tecnico e tattico. E' un girone di grande equilibrio, il migliore rispetto agli altri due, per equilibrio e qualità. Quest'anno è il girone più importante. Bastone o carota? Io caratterialmente pretendo tanto dai ragazzi, mi aspetto una grande reazione già da sabato. Mai accostato al Padova in passato? No era solo uscita qualche notizia. Mercato? Gubbio è storia, abbiamo fatto la storia, ma vorrei parlare del presente. La priorità ora è il Mantova. Obiettivo? Mantova, ottenere il massimo, poi vedremo cosa dirà il campo, non voglio illudere nessuno, ho grande entusiasmo, ho la fortuna di allenare una grande piazza, voglio fare bene ma concentrarci sul Mantova. Non voglio illudere nessuno".
Riparte, invece, dalla Promozione il "Toro" di Mariconda Ciro De Cesare. Reduce dall'esperienza bis al Castel San Giorgio in Eccellenza ed in precedenza da quelle sulle panchine di Agropoli e Nola in Serie D, "Sciabulella" è stato ufficializzato nel pomeriggio odierno come nuovo allenatore della Calpazio, formazione capaccese militante nel girone D ed al terzo allenatore stagionale dopo Castiello e Di Lascio. Risultati troppo altalenanti per i collinari che avevano allestito in estate un organico per puntare dritto al ritorno in Eccellenza dopo la retrocessione dell'anno scorso. La classifica corta lascia ampie possibilità di risalita, soprattutto in ottica play-off, ed il sodalizio cilentano si affida a "Sciabulella" per dare una svolta al proprio campionato. De Cesare ha vestito a più riprese la casacca della Salernitana da calciatore totalizzando 77 presenze e 12 reti a cui si aggiungono le 15 presenze con 5 goal con il Salerno Calcio di Lotito post fallimento del club di Lombardi. Da allenatore delle giovanili granata ha guidato Giovanissimi regionali, Juniores Nazionali, Berretti e Under 17 nazionale.
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