Inizierà sabato alle 17.45 contro la neopromossa Osimo Pirates la stagione 2022/23 nel campionato nazionale di Serie B per la Sea Sub Modena. In vasca ci sarà un elemento che ha fatto la storia della Pallanuoto a Salerno e non solo, Gerardo Biancardi. Ad 8 anni dall'addio da capitano alla RN Salerno per spiccare il volo professionale verso l'Inghilterra, la bandiera giallorossa torna in acqua in Italia dopo averlo fatto in Gran Bretagna con il Sutton and Cheam: "E' tutto molto emozionante, mi sento rinato nonostante l'età e ho tanta voglia di rimettermi in gioco. - esordisce ai nostri microfoni raccontando la genesi del ritorno nel Bel Paese - L'idea di giocare a Modena è nata dal fatto che avendo parte dei familiari qui e essendo l'Emilia Romagna uno dei luoghi in Italia dove c'è più lavoro, mi sono attivato nella ricerca di una squadra che sposasse un progetto di crescita e da qui sono uscite fuori molte conoscenze. L'attuale allenatore Livio Cocozza (lo scorso anno in Germania con le ragazze del Chemnitz), era in Inghilterra in una delle squadre rivali e manco a farlo apposta un altro ex Rari Nantes aveva appena attaccato la calottina al chiodo (Marco Trocciola) ed erano alla ricerca di un giocatore esperto. La stima che l'allenatore nutre nei miei confronti ha fatto la differenza ed ho così firmato il contratto. I ragazzi mi hanno accolto subito bene e vedono in me un punto di forza per l'attuale stagione".
Con tanta esperienza sulle spalle, in contesti storicamente diversi per la Pallanuoto mediaticamente ed economicamente, la figura di Biancardi è indispensabile per tenere alta la motivazione dei più giovani nel continuare a perseguire i propri sogni e divertirsi in vasca: "La nuova generazione va trattata con le pinze, ci sono molte più distrazioni rispetto al passato e spesso nelle categorie inferiori la Pallanuoto diventa un hobby e non uno stile di vita o una passione come lo è stato per noi altri. Bisogna saperli motivare nel modo giusto, consigliarli e aiutarli a migliorare sotto ogni punto di vista sia fuori che dentro l'acqua. Personalmente cerco di dispensare consigli in qualsiasi momento per aiutarli e sento questa responsabilità come se fosse la mia ultima missione prima di appendere la calottina al chiodo definitivamente".
A Modena, inserita nel girone 2 che abbraccia compagini liguri, toscane, umbre e laziali, sarà per certi versi un nuovo inizio dopo aver fatto l'abitudine alla realtà britannica: "La vita in Inghilterra è diversa si va a mille all'ora in qualsiasi momento della giornata - continua Gerardo - la Pallanuoto diventa una valvola di sfogo, non si praticava a livello agonistico, nonostante la massima serie. E' stata comunque un'esperienza positiva ed ho incontrato tanti connazionali che prima militavano nel campionato italiano. Personalmente, fino alla nascita di mio figlio riuscivo a conciliare entrambe le cose con il lavoro ma subito dopo è stato sempre più difficile in quanto eravamo soli ed è uno dei motivi per il quale abbiamo deciso di rientrare in Italia". Sul torneo alle porte: "Mi aspetto un campionato difficile in quanto la squadra è nuova e giovane ma l'obiettivo è quello di raggiungere una salvezza tranquilla il prima possibile per poi puntare a qualcosa in più. Personalmente l'auspicio è quello di essere utile alla squadra e segnare il più possibile per il raggiungimento dell obiettivo".
Naturalmente lo sguardo di Biancardi non può che volgersi in conclusione alla sua Salerno e alle sorti della squadra che ha segnato la sua carriera, ponendo l'accento sulle problematiche infrastrutturali con finanche delle inattese analogie riscontrate al Nord: "E' vergognoso che una squadra di Serie A1 non può giocare le proprie partite in casa ma soprattutto allenarsi in maniera opportuna. Sto vivendo più o meno la stessa situazione, la nostra piscina da 50 metri è chiusa per costi di gestione altissimi ma almeno la società ne era consapevole sin dall'inizio mentre a Salerno chi di dovere fa orecchie da mercante e cerca scuse, aggrappandosi alla legionella di turno, lasciando allo sbaraglio i club. Le infrastrutture qui sono migliori ma i problemi sono uguali ovunque, noi siamo costretti ad allenarci a Bologna, dunque sempre in trasferta. Sicuramente non è come l'A1 ma anche per una squadra di B dover sostenere allenamenti solo 3/4 volte a settimana e disputare amichevoli fuori dai confini regionali penalizza molto e può incidere a lungo termine sul campionato al cospetto di realtà più preparate. Le difficoltà - conclude - ci sono da tutte le parti, sappiamo bene di dover convivere con il caro bollette, riscaldamento e così via ma almeno ci sia chiarezza come l'ho trovata qui e non accampare inutili pretesti". Comunque vada, Gerardo Biancardi ha vinto di nuovo dando per l'ennesima volta il buon esempio e continuando a trasmettere una passione infinita.
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