I fossi si moltiplicano, nelle scorse settimana sono spuntati anche funghi nel dissestato manto stradale, i negozi invece abbassano definitivamente le serrande. Sono allarmanti i dati riscontrati negli ultimi mesi a Salerno dove sul corso cittadino è sempre più frequente imbattersi in attività commerciali chiuse. L'ultimo esempio in ordine cronologico arriva da Avenida Moda, specializzato in abbigliamento femminile, che ha chiuso battenti dopo una strenua resistenza. A pagare dazio all'aumento dei canoni, ai contratti di locazione sempre più esosi sono soprattutto gli imprenditori locali che, non supportati da catene o multinazionali, si vedono costretti alla resa dopo aver già dovuto fare i conti con le gravose problematiche causate dal Covid. Le ultime stime narrano di 670 negozi chiusi in due anni per una media di 28 attività al mese nella sola città capoluogo. A risentirne di più ovviamente, complice anche il dilagare dell'e-commerce (anche di scarsa qualità), sono i settori di abbigliamento e calzature mentre resistono decisamente meglio quelli relativi alla ristorazione. Una riflessione che si va ad inserire in un contesto difficile già su scala nazionale ma che trova ripercussioni maggiori sul territorio nostrano, complice anche il disinteresse più volte ostentato dall'amministrazione comunale.
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