"La chiusura della scuola 'Matteo Mari' è una decisione difficile da assumere in mancanza di elementi significativi che confermino la presenza di amianto e che solo l’Arpac può fornire. Visto, però, l’allarme che si è sviluppato in queste ore tra residenti e genitori, col buon senso, la dirigente scolastica, di concerto con il Comune, può anche immaginare la chiusura temporanea di due o tre giorni per effettuare le verifiche opportune e incapsulare i detriti". L’assessore all’ambiente Massimiliano Natella non chiude le porte alla sospensione delle attività didattiche nell’istituto di Torrione dopo il caso della sospetta presenza di amianto tra i detriti dell’abbattimento dell’ex Istituto Sacro Cuore in via Volontari per la Libertà a Torrione. Lunedì pomeriggio è si è tenuta una riunione congiunta della Commissioni consiliari dedicate all’Ambiente e all’Urbanistica in cui è stato esaminato l’intero carteggio delle autorizzazioni del progetto di sostituzione edilizia dell’ex scuola delle suore con appartamenti privati: "Tutte le autorizzazioni relativa al progetto erano state concesse in base al Piano casa e, quindi, le operazioni di abbattimento e ricostruzione sono state debitamente autorizzate da Comune", ha spiegato il numero uno della Commissione Ambiente, Arturo Iannelli. "La polizia municipale è intervenuta tempestivamente alla segnalazione di una probabile presenza di amianto che dovrà essere confermato dall'Arpac". Iannelli ha annunciato: "La Commissione ha chiesto anche di verificare ulteriormente la presenza di amianto nel cantiere e di estendere questa verifica anche alla scuola 'Mari'. Domani proseguiranno i lavori delle commissioni sulla questione. Il sindaco Vincenzo Napoli ha sollecitato l'Arpac per chiedere anche la verifica dell’istituto di fronte al cantiere".
In attesa che la Procura decida se convalidare il sequestro dell’area di cantiere, domani alle 16, presso il circolo De Nicola di Torrione è stata organizzata l'assemblea cittadina da parte del comitato “Per la salute dei cittadini cantiere ex Istituto Sacro Cuore”, costituito venerdì scorso a seguito del sequestro del cantiere. In una lettera inviata al sindaco e al prefetto di Salerno e al direttore dell’Arpac, il comitato chiede di predisporre con urgenza un servizio di monitoraggio delle polveri sottili in attesa della rimozione dei detriti che sono ammassati nell’area di via Volontari per la Libertà e di provvedere o sollecitare chi di dovere per l’urgente bonifica dell'intera area interessata dalla demolizione. I cittadini chiedono di poter consultare ed estrarre copia di tutta la documentazione relativa all’area interessata dal cantiere e di fissare un appuntamento con le autorità con una loro delegazione. Vista la presenza delle scuole, di diversi negozi, di fermate di pullman e di panchine ed altri luoghi di ritrovo, il comitato chiede di intervenire urgentemente. Il gruppo di cittadini si riserva di adire l’autorità giudiziaria nel caso risultino gli estremi di azioni in sede civile e penale per gli eventuali danni causati alle persone. Lunedì sera si è svolta anche una prima riunione tra alcuni genitori, gli avvocati e l’ingegnere ambientale Nicoletta Fasanino, loro tecnico di fiducia. I genitori della "Matteo Mari" hanno deciso di presentare un esposto alla Procura per chiedere una serie di verifiche nel cantiere, di controllare il piano di demolizione dell’ex Istituto Sacro Cuore e quali sono state le misure adottate dall’impresa a tutela della salute pubblica, vista la presenza di oltre mille scolari nell’istituto prospiciente il cantiere. Chiesta anche un sistema efficace di copertura dei detriti e un monitoraggio ambientale del cantiere. Chiesti anche accertamenti all’interno della "Matteo Mari" e l’eventuale bonifica.
FONTE: La Città
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