Il day after il provvedimento di chiusura della piscina "Vitale" causa presenza di legionella nelle docce e di forti cariche batteriche nei bagni e negli spogliatoi fa montare la preoccupazione di chi, negli ultimi tempi, ha utilizzato l’impianto sportivo di Torrione. E c'è chi, adesso, è pronto a sottoporsi a uno screening per comprendere eventuali conseguenze dei “tuffi avvelenati” nell'impianto sportivo del Comune di Salerno. È il caso della Rari Nantes Salerno, la storica società di Pallanuoto che milita nel massimo campionato di Serie A1 che, dopo essere stata costretta a “trasferirsi” di fretta e furia a Santa Maria Capua Vetere (altro dato che fa riflettere vista l'assenza di impianti omologati e usufruibili in tutta la provincia di Salerno, nonostante la presenza di buone strutture come a Nocera e Scafati al cospetto di quelle fatiscenti nella zona sud) per disputare l'incontro di campionato di sabato, ora passa all'attacco. È il patron Enrico Gallozzi, infatti, a chiedere chiarezza all’amministrazione comunale e, allo stesso tempo, ad annunciare le iniziative che saranno effettuate già nelle prossime ore. "Siamo estremamente sorpresi da quanto accaduto alla piscina Vitale. Siamo altrettanto preoccupati per le conseguenze sanitarie che potrebbero derivare dalla diffusione del batterio della legionella. Ho deciso - di concerto con il medico sociale e il responsabile della sicurezza - di attivare le analisi di laboratorio per tutti gli iscritti alla Rari Nantes, in modo di fare subito chiarezza e tutelare i nostri atleti. Nel frattempo stiamo cercando di stabilire un contatto con la Asl per ricevere ulteriori istruzioni o indicazioni. Mi aspetto, naturalmente, una pronta interazione con il Comune di Salerno, che è il proprietario, il titolare e il gestore dell'impianto della piscina".
Forti prese di posizioni anche da parte dell'opposizione politica: "L’amministrazione delle vergogne non si smentisce, ormai distrutto il mondo dello sport con impiantistica sportiva da quarto mondo. Andremo fino in fondo sul caso legionella alla "Vitale", già martoriata da altre inadempienze", ha attaccato il consigliere comunale della Lega Dante Santoro. "Stelle in acqua, cadenti strutture - ha ironizzato in chiave Lega Giovani Michele Carillo, trascorsi da pallanuotista - Si faccia subito chiarezza sulla vicenda. A pagare sono sempre le giovani leve che per amore dello sport mettono a rischio la propria salute". "Il batterio della legionella è un batterio comune in natura, presente in ambienti acquatici caldi come fonti sorgive o termali, che però se inalato può essere potenzialmente mortale per l’uomo - commenta '’inquietante notizia Raffaele Di Noia, coordinatore cittadino di Europa Verde e professionista del settore della depurazione delle acque - Con la legionellosi non si scherza. Fortunatamente i casi riscontrati hanno mostrato solo sintomi lievi e qualche disagio, ma ricordiamo che con tale batterio il rischio è elevato. Ora dal Comune ci aspettiamo quantomeno delle spiegazioni e l'attivazione della procedura di bonifica, come previsto dalle rigide linee guida del Ministero della Sanità che prevedono, oltre un piano di prevenzione del rischio legionellosi, il controllo del registro delle manutenzioni". Il coordinatore cittadino di EV Salerno si concentra proprio sulla gestione di una struttura pubblica che ospita ogni giorno atleti, ragazzi e famiglie. "Salerno ha dato un ennesimo cattivo biglietto da visita riguardo la gestione di strutture sportive, che già mancano a Salerno, se la Rari Nantes è stata costretta ad andare a giocare a Caserta - afferma Di Noia - Ci preoccupa, e non poco, il fatto che nella nostra città non si riesca nemmeno a fare una nuotata o un allenamento senza il rischio di sentirsi male, all'improvviso. L'Amministrazione comunale ha il dovere, insieme all’Arpac, di venire a capo della questione e capire se vi siano casi di malagestione e perchè le famiglie salernitane abbiano rischiato d'incappare in guai seri per la propria salute. La domanda è: dobbiamo aspettare sempre il morto prima di attivarsi e pretendere un servizio degno di tal nome?". Il capogruppo di Forza Italia Roberto Celano ha avviato un'interrogazione a sindaco ed ASL sottolineando "che gli atleti che si allenano presso la piscina "Vitale" avrebbero accusato fastidi di varia natura; in particolare, a seguito degli allenamenti, oltre agli occhi arrossati diversi giovani hanno riscontrato tosse forte e qualcuno ha addirittura vomitato. Tali preoccupanti sintomi non sono, in vero, avvertiti dagli atleti che si allenano presso la piscina "Nicodemi", la cui manutenzione sarebbe affidata ad altra ditta. Alla piscina di Torrione sembrerebbe che i filtri siano fuori uso e, in ogni caso, qualcuno ritiene che la sintomatologia avvertita dagli atleti sia anche determinata dalle modalità di manutenzione della stessa. L'amministrazione deve dare risposte se si intenda accertarsi sull'adeguatezza dell'attività di manutenzione per la società affidataria del servizio e sui prodotti da essa utilizzati e verificare, altresì, il funzionamento dei filtri che presumibilmente andrebbero cambiati".
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