“È la mia prima volta a Giffoni ed è, nonostante la timidezza, qualcosa che mi diverte. Mi sto tanto, ma tanto, divertendo.” LDA, nome d’arte di Luca D’Alessio, ha incontrato i ragazzi della giuria nella Sala Blu del Festival. Il giovanissimo cantante, classe 2003, si è confrontato con i fan che hanno imparato a conoscerlo grazie alla sua partecipazione all’ultima edizione di “Amici” nella quale ha presentato i singoli Scusa, SAI, Io volevo solo te e l’ultimo Bandana. L’incontro con i giffoner è stata un’occasione per far conoscere la persona dietro l’artista che il pubblico in sala segue dagli esordi. “La mia musica è molto diversa da quella di mio padre”. Luca D’Alessio cita il padre Gigi quando parla dell’ambiente musicale nel quale è cresciuto, e che lo ha incoraggiato, ma sottolinea la differenza stilistica tra loro con esempi chiari. “Ascolto tanta musica americana, amo infinitamente Justin Bieber e posso dire di ispirarmi tanto a lui. Così come mi ispiro a Bruno Mars e altri cantanti della scena Pop - R&B. Il sogno è quello di duettare un giorno con loro, un sogno tanto grande.” Influenze che lo accompagnano dal momento del processo creativo: “Parto principalmente dalla melodia”, spiega LDA.
“Parto cercando qualche type beat su YouTube.” Da questo processo, non diverso da quando è partito con le cover sul suo canale personale, nasce un pezzo di Luca D’Alessio e la scrittura è consequenziale alla ricerca del suono. “Una melodia un po’ più dolce mi fa raccontare qualcosa di dolce, quelle più strazianti testi che lo siano altrettanto e così via.” Ma nella carriera musicale di LDA c’è anche la figura di una musa, mai identificata con una donna reale, che romanticizza l’inizio del suo percorso musicale: “Ho iniziato a scrivere dopo un sogno. Una donna truccava l’iride di un mio amico e, mentre osservo la scena, mi dice una frase che appena sveglio riporto su carta. È un po’ come se questa donna mi avesse donato il dono della scrittura”. Sull’esperienza di Amici, LDA si sofferma sull’importanza dei suoi compagni di viaggio: “Tutti mi hanno influenzato tanto. Dentro la casa si crea una sana competizione tra tutti i concorrenti, non invidia”. E sulla mancata vittoria “Per me hai già vinto quando sei arrivato lì, è una vetrina incredibile e il solo partecipare al programma ti apre tante porte. Un discorso simile a quello di Sanremo, pensate a Tananai”. Prima di andarsene è toccata la domanda sul tour dai fan nella giuria, impazienti di una data. “Voglio iniziare quando farà un po’ più fresco!” Dice sorridendo “Proprio per questo inizio a dicembre. Non ho mezze misure”.
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