Il diktat dell’amministrazione comunale è chiaro: domani sarà consegnato il cantiere alla Isam e si dovrà partire con i lavori del servizio delle manutenzioni a quasi dieci mesi dallo stop delle cooperative. E, questa volta, non ci saranno altre frenate: probabilmente già da giovedì, infatti, 67 ex addetti delle “sociali” torneranno in strada per effettuare interventi resisi più che necessari a causa della mancata cura degli ultimi tempi. La fumata bianca è arrivata ieri pomeriggio, al termine di una videoconferenza fiume durata oltre due ore - a cui hanno partecipato i delegati della società laziale che si è aggiudicata l’appalto biennale per le manutenzioni e i rappresentanti sindacali. Nel corso della videocall è stata ribadita la volontà del Comune di Salerno di partire presto dopo la lunghissima attesa. E, proprio gli uffici di Palazzo Guerra hanno inviato alla Isam la lista della “platea storica”, ovvero dei dipendenti ex cooperative sociali da cui pescare per attivare la clausola sociale. Numeri che, finalmente, sono stati definiti: dopo le visite mediche effettuate negli scorsi giorni - quasi tutti sono risultati idonei al lavoro in strada, si attende qualche altro responso sono 67 gli addetti che saranno assorbiti dalla Isam - inquadrati come “operai” secondo il contratto agricolo che sarà inviato in giornata - nel solco della “clausola sociale”. E di certo c’è il calendario degli interventi: per il 2022, vista la situazione dei vari lotti, saranno garantite 102 giornate di lavoro pari a 30 ore settimanali per ogni addetto con l’impegno da parte della società e dell’amministrazione comunale di allargare - in caso di necessità - le giornate lavorative per effettuare ulteriori interventi. Un primo punto della situazione, poi, sarà effettuato dopo un paio di mesi: nel summit già programmato saranno individuate le persone a cui saranno affidate mansioni di responsabilità, come i caposquadra, ma anche per verificare le prospettive future dei lavoratori, partendo dalle giornate di lavoro da mettere in cantiere nel 2023. Insomma, si riparte. «Si sta avviando a chiusura questa lunga vertenza in cui si siamo impegnati a garantire come priorità la tutela di lavoratori che per mesi sono andati avanti senza stipendio e solo con gli ammortizzatori sociali ma anche della cittadinanza che si è trovata suo malgrado a non poter avere questi servizi», sottolinea il segretario della Cgil Funzione Pubblica, Antonio Capezzuto. «Abbiamo acquisito anche la disponibilità per ampliare le giornate lavorative, dopo varie peripezie si è aperto un dialogo costruttivo». Qualche dubbio in più, invece, viene mostrato dal segretario della Csa-Fiadel, Angelo Rispoli. «Con buona probabilità i servizi saranno attivati da giovedì ma non sappiamo ancora con precisione con quali modalità. Da un lato siamo soddisfatti perché questa vertenza è arrivata a un punto di sblocco; dall’altro, però, restano le preoccupazioni in particolare per le prospettive occupazioni future di questi lavoratori». E che ci sia una certa fretta di far ripartire i servizi dopo quasi dieci mesi di stop emerge pure dalle parole dell’assessore all’Ambiente, Massimiliano Natella, che prima della riunione del pomeriggio ha sottolineato che domani «c’è l’affidamento ufficiale alla Isam che darà il termine per la partenza degli interventi: da giovedì gli operai saranno in strada, gli ex dipendenti delle coop lavoreranno in base a quelli che sono gli accordi previsti nell’appalto. Ci auguriamo che in un periodo non tanto lungo riusciremo a rimettere in sesto tutta la situazione: abbiamo avuto - evidenzia Natella - un periodo lunghissimo con tante problematiche ma adesso ne stiamo venendo fuori».
FONTE: La Città
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