A 200 chilometri dalla sua Giffoni Valle Piana. Sabatino Cesaro , 59 anni, è morto a Matera, in un tragico incidente stradale sulla Statale 7, in Basilicata, che congiunge il capoluogo di provincia lucano a Ferrandina. S’è spento pure un collega pugliese di 55 anni. Un impatto tra due mezzi pesanti: il tir di Cesaro e quello di un’industria di mangimi per animali di Modugno, nel barese. Lo schianto s’è verificato nella tarda mattinata, intorno a mezzogiorno, nei paraggi dell’Uscita Sud della Città dei Sassi. Proprio in quelle ore, nei campi vicini, si stava verificando un incendio: il fumo potrebbe aver contribuito a ridurre la visibilità, provocando l’incidente. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Giffoni Valle Piana. Nella città picentina Cesaro era molto conosciuto: aveva fama d’essere un onesto e gran lavoratore. Era alla guida di una bisarca per il trasporto di veicoli, stava andando a caricare il mezzo con le auto custodite all’interno d’un deposito e avrebbe dovuto poi raggiungere il Nord Italia per una consegna che non potrà portare a termine. Un lavoro che il 59enne portava avanti da circa un ventennio: prima di mettersi al volante d’un camion era un operaio della “Metallurgica Vallepiana”, la famosa fabbrica di pentole della “Lagostina”. Qui, appena maggiorenne Sabatino, era entrato al posto del padre, andato in pensione. Poi nel 1998 iniziò una crisi aziendale e, ancora prima che i cancelli della fabbrica si chiudessero definitivamente, l’uomo pensò di trovare un nuovo lavoro. Voleva fare l’autista, gli piaceva guidare. Così s’iscrisse alla scuola guida e conseguì la patente per gli autoarticolati. Prese subito a lavorare con alcune aziende di trasporto del salernitano. Gli piaceva tanto guidare la bisarca. Dopo la fase di “rodaggio” in giro per l’Italia, Sabatino aveva raggiunto anche alcune città europee. Tanti chilometri percorsi senza mai scomporsi. Era sempre felice: gli piaceva il suo lavoro e raccontava orgogliosamente i lunghi viaggi al volante dell’autoarticolato. Nei fine settimana si godeva la famiglia, la moglie Virginia Giuliano, i figli e qualche chiacchiera con gli amici davanti al bar in Piazza Vittoria nella storica Chiazzolla a pochi passi da casa. Sabato sera che gli amici l’hanno visto per l’ultima volta. È sceso giù in piazza Mercato, lo faceva spesso prima di partire: comprava le sigarette al tabacchi e prelevava i contanti al Bancomat. Si è fermato a parlare con gli amici di sempre, quelli che lavoravano insieme a lui in fabbrica: non avrebbero mai immaginato di non vederlo mai più. I familiari del tragico incidente sono stati avvisati dai carabinieri della locale stazione. Strazianti le urla. La moglie si è immediatamente recata sul luogo dello schianto e poi all'obitorio dell'ospedale alle porte della città dei Sassi per l’ancor più straziante riconoscimento.
FONTE: La Città
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