L'informazione libera e indipendente di Salerno e provincia

Nelle ultime due settimane gli operatori di Salerno Pulita hanno raccolto 100 tonnellate di indifferenziato in meno e circa 60 tonnellate di organico in più dai sacchetti prelevati in città. Sono numeri che dimostrano come la task force contro i "cafoni dell’indifferenziata" sta iniziando a dare risultati concreti. «Il vento sta cambiando - esulta l’amministratore della partecipata, Vincenzo Bennet -. Stiamo incominciando a ottenere quell’inversione di tendenza a cui puntiamo. I numeri indicano chiaramente che la campagna che stiamo mettendo in campo con l’aiuto della polizia municipale sta dando riscontri evidenti. E stanno aumentando anche le telefonate per chiedere chiarimenti e delucidazioni sul corretto conferimento dei rifiuti. Anche questo è un segnale positivo», evidenzia il manager. È, infatti, sua l’impronta più evidente sul cambio di passo e la tolleranza zero che sta portando al fioccare di multe e controlli come mai accaduto in passato. «Andava restituita innanzitutto dignità a questa società perché, così come in tutti i settori, anche nella nostra partecipata c’è chi lavora meglio e chi non bene. Ma la vulgata per cui i nostri operatori “dimenticano” di raccogliere i sacchi o di spazzare non poteva più continuare. Gli operatori di Salerno Pulita sanno bene che cosa stanno lasciando e lo fanno perché si tratta di materiale conferito fuori giorno oppure non conforme. Ora non transigiamo più, mettiamo il bollino e torniamo con i vigili», spiega Bennet. Che, però, evidenzia come le sacche di “cafoni” siano davvero limitate: «La maggior parte dei salernitani è attenta e scrupolosa. Il problema sono poche persone ma si tratta di grandi produttori di spazzatura per cui se un grande produttore non differenzia correttamente, ci vorranno 15 famiglie per equiparare la percentuale. Sono i grandi produttori che abbattono la media della differenziata».

FONTE: La Città