A due anni dalla sua ultima apparizione con il sodalizio irnino. Daniele Farina torna in panchina dell’Under 16 della Polisportiva Baronissi. Il tecnico torna, quindi. dopo questi due anni di Stop coincisi con l’emergenza Covid e si è concesso ai microfoni di Salernoinweb.it per esprimere le sue primissime sensazioni.
Mister cosa si aspetta dal suo rientro?
«In realtà, più che rientro lo chiamerei RE-START: stare lontano per così tanto tempo dai campi non è stato facile ma è stata una scelta dettata da diversi fattori, soprattutto dal fatto che con il COVID era tutto così differente, con troppe incognite. Non mi sembrava Calcio e si viveva troppo alla giornata senza poter programmare».
Perché la Polisportiva Baronissi?
«Prima di tutto c'è da dire una cosa: per accettare la Polisportiva c’è voluta una frazione di secondi. Quando ho parlato con il Presidente Siniscalco e con il Prof. Caparrotti abbiamo direttamente programmato, unendo la mia voglia di rimettermi in gioco e la loro di riabbracciarmi. Per quanto riguarda sul perché qui, beh io ho dei valori oltre che delle idee. Per farla breve la Polisportiva è perfetta: incarna e rispetta alla perfezione entrambe le cose».
Che sfida sarà quella di quest’anno?
«Sicuramente diversa dalle precedenti. Se vogliamo trovare una similitudine rispetto alla mia ultima con la categoria 2004, troverò un inizio simile in salita ma a me piacciono le sfide e soprattutto valorizzare al meglio ogni aspetto sia tecnico che umano dei ragazzi, ponendo alla loro attenzione la passione prima ed il divertimento poi».
Come si aspetta di trovare il calcio giovanile?
«Allora diciamo che in questi 2 anni sono cambiate tante cose. Abbiamo avuto il Covid ed ora la Guerra e in ambito sportivo dal ritorno inaspettato della Salernitana in Serie A, l’Italia campione D'Europa e il successivo fallimento Mondiale, il Miracolo di Nicola ed un mix di tante cose: dallo Scudetto inaspettato del Milan al fallimento programmatico della Juventus; se nei grandi palcoscenici abbiamo visto ciò, sicuramente troverò molte cose diverse nei ragazzi, dall'approccio fino ad arrivare agli aspetti tecnici».
Mister ci può raccontare i prossimi imminenti impegni?
«Prima di tutto ci sarà conoscenza da ambo le parti, sia mia che dei ragazzi, ai quali chiederò di divertirsi. In occasione del Memorial Longo farò dei piccoli esperimenti e chiederò loro di fare ciò che sanno fare e al resto vedremo piano piano. Dobbiamo chiudere la stagione e poi i programmi sono chiari sia i miei che quelli della società. Al mio fianco in questa nuova avventura ci sarà Marco Galdi, ragazzo con una grande passione, che mi aiuterà visti anche gli impegni lavorativi importanti: avere una spalla affidabile in queste categorie è sempre un'ottima cosa».
Ha un sogno nel cassetto?
«Nessuno in particolare, io vivo sempre di sogni e di vita quotidiana. Sono sempre ottimista e credo fermamente che la vita sia bella e vada vissuta intensamente. Non sono un filosofo ma amo quello che faccio e quello che sono oggi è esattamente quello che volevo essere. Per chiudere, salutarvi e ringraziarvi per il tempo che mi avete dedicato, la frase che volevo lasciarvi è una che mi accompagna fin da bambino e che ho scritto sulle pareti di casa mia oltre che nel mio cuore. "Se puoi sognarlo puoi farlo", citazione del genio Walt Disney».
(Nella Foto Farina è in compagnia del gruppo 2004 nell’anno 2019)
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