ll testo teatrale Edizioni Ordinarie è un dialogo immaginario tra due giovani vittime della violenza camorristico-mafiosa, Giancarlo Siani e Peppino Impastato, che raccontano della propria morte ricordando le stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio con la citazione di nomi e cognomi di coloro che genericamente venivano individuati come “gli uomini della scorta”. Il testo di Rosaria Zizzo, portavoce di legalità attraverso i suoi alunni divenuti “messaggeri di legalità”-come scrive il preside Crea nella prefazione- si caratterizza per la forte intensità emotiva, tanto da trasformare il messaggio stesso in un duro atto di condanna verso ogni forma di illegalità e di violenza. Ecco la scuola attiva, in trincea, che regala emozioni, che coinvolge attraverso il teatro e che induce a riflettere concretamente, ad intercettare le energie positive del territorio.
Il testo è stato più volte rappresentato nelle scuole e durante manifestazioni sulla legalità: cattura le menti dei giovani e le convoglia verso lo studio e l’ammirazione di chi ha fatto dell’uso delle parole, della giustizia e della legalità un obiettivo di vita fino all’estremo sacrificio. È fondamentale che libri come questo vengano veicolati verso i giovani ed è importante che sia stato scritto da una docente, che lavora tra i giovani.
Borsellino diceva che non dobbiamo mai smettere di parlare della mafia, è giusto e doveroso che i ragazzi capiscano che questo è uno dei mali peggiori della nostra società.
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