E' morto questa notte a Villa dei Pini, clinica di riabilitazione di Avellino, l'ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita. De Mita, che era stato eletto sindaco di Nusco di recente per la seconda volta, era stato ricoverato in seguito a un attacco ischemico il 10 aprile scorso al Moscati di Avellino; in precedenza era stato operato al femore, e per questo si trovata nella struttura di riabilitazione. Aveva 94 anni compiuti a febbraio scorso.
Scompare con Ciriaco De Mita uno dei massimi esponenti del cattolicesimo democratico del nostro Paese. È stato il politico che ha rappresentato con maggiore coerenza e tenacia le esigenze del Mezzogiorno d'Italia e della sua terra. Scompare uno dei rari esponenti politici che ha sempre tentato di legare l'azione politica a un percorso di lungo periodo. Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia". Così in un post Facebook il governatore della Campania Vincenzo De Luca a proposito della scomparsa di Ciriaco De Mita.
"Esprimo il cordoglio mio personale e della Civica Amministrazione per la morte di Ciriaco De Mita. Il Presidente De Mita è stato uno dei più importanti protagonisti della vita pubblica nel nostro Paese tanto alla guida della Democrazia Cristiana quanto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri". Così il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli sulla morte di Ciriaco De Mita. "Un uomo del Sud, legatissimo al suo paese Nusco del quale era Sindaco, di grande valore intellettuale con una raffinata capacità di analisi politica sempre improntata alla risoluzione dei problemi e connotata dal profondo rispetto per gli interlocutori anche nei momenti di più aspro confronto. Ai familiari ed amici un abbraccio d'umana solidarietà".
"Se ne va un uomo del Sud, uno dei protagonisti della storia politica repubblicana del nostro Paese - esordisce così, invece, il Presidente della Provincia Michele Strianese - Profondo conoscitore delle dinamiche partitiche e uomo delle istituzioni, di alto profilo intellettuale e legato alle tradizioni del Meridione, ha dato una spinta al rinnovamento essendo precursore di tante tematiche ancora attuali. Con i suoi discorsi e soprattutto con le sue analisi, ha acceso il dibattito politico in un'epoca prima difficile, quella del terrorismo degli anni '70, e poi del secondo boom economico, quello degli anni '80; sempre pronto a confrontarsi con i suoi avversari, mancheranno le sue argute intuizioni alla ricerca di una soluzione pratica alle problematiche più spinose. Da parte mia e dell'intera Amministrazione Provinciale di Salerno va il cordoglio più sincero alla famiglia ed a tutti i suoi cari".
FONTE: La Città
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