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Pallanuoto, un eroico Brescia porta Recco a gara 3. Savona trita Trieste e si prende la Champions. Derby siciliano alla bella

25/05/2022

L'AN Brescia porta la finale Scudetto 2021/2022 a gara 3 (foto DBM). I Campioni d'Italia battono 13-12 la Pro Recco e pareggiano il conto (1-1). Quattro giorni fa i liguri avevano vinto 9-8 a Punta Sant'Anna, dove si tornerà sabato 28 maggio, con diretta su Rai Sport + HD alle ore 16.30, per l'assegnazione del tricolore. Vigilia dell'incontro preceduta dal caos generato dal ricorso presentato dai padroni di casa che chiedevano la ripetizione di gara 1 per errore tecnico. Il club di Malchiodi aveva presentato reclamo per la mancata concessione, nel finale di partita, del 5 metri a seguito del rientro in gioco di Aicardi che era stato espulso dall'arbitro per quello che sarebbe stato il suo terzo fallo grave. Ricorso (che a termini di regolamento andava presentato entro mezz'ora dal termine della partita), dichiarato inammissibile dalla Corte Federale che depositerà successivamente le motivazioni. A Mompiano, davanti a 800 spettatori e sotto lo sguardo attento del commissario tecnico del Settebello Alessandro Campagna e tantissimi addetti ai lavori, è Pallanuoto di altissimo livello. Tantissimi rimpianti per i Campioni d'Europa, sei volte sopra di due goal nel match fino al 10-12 di Cannella; poi la strepitosa e veemente rimonta dei lombardi con le reti in sequenza di Dolce, Luongo e di Renzuto Iodice a cinquanta secondi dalla conclusione, che porta la serie in parità. Inizio subito a tutta. Brescia avanti praticamente al primo affondo con una sciarpata d'applausi di Constatin Bicari, ben servito al centro da Renzuto Iodice. La risposta dei recchelini è immediata e l'1-1 è firmato da Di Fulvio con un alzo e tiro al fulmicotone. Poi Del Lungo e Tesanovic dicono no a Luongo e a Ivovic. Brescia sbaglia troppo con l'uomo in più (0/3) e i liguri piazzano il primo mini break con Cannella (extra player) e Ivovic (sette metri). Lombardi subito in scia con un diagonale imprendibile di Di Somma. Il giro palla del Recco è veloce e fa male: il +2 che chiude la frazione d'apertura è siglato ancora da Di Fulvio che sorprende Tesanovic dal perimetro. Si riparte con il doppio botta e risposta in extra player tra Constantin Bicari e Zalanki ed il fair-play di Bovo che richiama l'attenzione degli arbitri su azione offensiva a favore facendo interrompere il gioco per il colpo fortuito subito da Aicardi poi prontamente ristabilitosi; e successivamente tra Di Somma (perimetro) ed Echenique (superiorità numerica) per il 4-6 a metà del secondo tempo. Poi Di Somma prende il tempo allo stesso Echenique e supera Del Lungo per il 6-5. I lombardi ricuciono lo strappo con una rasoiata di Renzuto Iodice che esalta la tifoseria e fissa il 6-6. Poi Del Lungo è miracoloso con un intervento tutto istinto e tecnica su una conclusione ravvicinata del serbo Lazic. Tesanovic, imita l'estremo difensore del Settebello, e dice no alla rasoiata di Di Fulvio. Recco perde d'incisività in avanti e Brescia mette la freccia con un tiro millimetrico sotto la traversa di Dolce che vale il 7-6 per i lombardi all'inversione di campo. Terzo tempo sempre sulla scia dei sedici minuti precedenti. Aicardi con una girata no look sfriora la traversa; Vapenski spara alto da buona posizione. Recco torna ad alzare il giro palla e riequilibra il punteggio con Younger bravissimo da post 4. Il controsorpasso dei liguri è firmato da Zalanki che trasforma il rigore conquistato da Hallock. Brescia si innervosisce, forza qualche conclusione di troppo e i recchelini tornano sul +2 con un altro 5 metri di Zalanki, dopo il contestato fallo di Luongo su Younger (l'australiano avrebbe concluso l'azione dopo il fischio arbitrale). La risposta dei lombardi è immediata: Alesiani sfrutta la doppia superiorità e fa -1. Neanche il tempo di un amen e arriva il nuovo +2 dei Campioni d'Europa con la terza fiondata dal perimetro di Di Fulvio con cui si arriva all'ultima frazione. L'apertura della quarta frazione è da brividi: Dolce con una sciarpata nell'insolita posizione di boa e Zalanki con un diagonale da posizione siderale per il poker personale fissano il 9-11 che non cambia la distanza tra le due squadre. Il botta e risposta continua ed è firmato da Constantin Bicari (schiacciata per il suo tris) e da Cannella. Vanno fuori per tre falli Gitto e Velotto. Animi caldi e Brescia che torna nuovamente in scia con il migliore dei suoi Dolce che sorprende Del Lungo con un tiro morbido e preciso che gli vale una tripletta da applausi. Le emozioni sono infinite e si sommano in ogni istante: Brescia recupera nuovamente lo svantaggio, sfruttando la doppia superiorità con Luongo (12-12). I lombardi si gasano; Recco perde per tre falli anche Di Fulvio. E Renzuto Iodice a cinquanta secondi dalla conclusione firma il 13-12 che stravolge ancora una volta il match e manda tutti a gara tre.

Così Alessandro Bovo, allenatore dell'AN Brescia, al termine della battaglia: "Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra e dal cuore immenso; questo pubblico e questa società si meritavano una partita del genere. Ci abbiamo creduto dall'inizio alla fine e ci crediamo ancora allo scudetto: sabato sarà una battaglia". Petar Tesanovic, protagonista nel finale con tre pazzesche parate in successione, rincara la dose: "E' stata una partita incredibile. Noi siamo sempre stati vivi e non abbiamo mai perso la concentrazione. Recco è una grandissima squadra, lo sappiamo; ma noi siamo stati all'altezza. Sabato dobbiamo dare solamente il 100%". Queste, invece, le parole del capitano Christian Presciutti: "Avevamo una voglia matta di giocare. Volevamo portarla a Gara 3 perché ci siamo e cercheremo di rovinargli la festa sabato. La difesa ha funzionato alla grande soprattutto nel finale, sicuramente per fare risultato lì dobbiamo migliorare, ma questa squadra ha la grinta e la cattiveria giusta per poterlo fare". In casa recchelina parla Francesco Di Fulvio: "La partita ci è sfuggita nel quarto tempo, siamo stati sempre avanti ma non siamo stati capaci di fare una difesa in più per andare poi in vantaggio di tre reti. In noi non c’è rammarico ma solo voglia di rigiocare subito, l’analizzeremo per capire dove abbiamo sbagliato per andarci a prendere lo Scudetto".

Nella finale per il terzo e quarto posto la RN Savona chiude in due gare la contesa con la Pallanuoto Trieste (12-8), brindando con pieno merito alla qualificazione in Champions League. Gli alabardati pagano ancore le scorie dell'eliminazione in Semifinale con il Brescia e si piegano alla maggior fluidità di gioco e concretezza dei biancorossi di Angelini che partono col piede pigiato sull'acceleratore realizzando due volte con Iocchi Gratta ed una con Fondelli su rigore. Il solito Bini e Buljubasic in più svegliano la compagine di Bettini ma l'impietoso parziale di 5-1 che chiude la prima metà di partita suona come la pietra tombale per le speranze ospiti. La tripletta di Iocchi Gratta, letale con l'uomo in più al pari di Molina Rios e Campopiano, vengono accompagnate dal penalty di capitan Rizzo e dal guizzo di Caldieri a due secondi dal cambio vasca. Solo Bego in extra player riesce a trafiggere Massaro per poi ripetersi alla ripresa delle ostilità ancora sfruttando il fondamentale, riaccendendo il moto d'orgoglio triestino che però non va oltre un altra rete in più di Mladossich e un 5 metri del deludente Inaba allo scadere del periodo nel mentre Edo Campopiano apriva le porte della tripletta personale. Il finale è pura accademia, segnano Rocchi (superiorità) e Vuskovic per i padroni di casa con la "Zanelli" già in festa mentre Bini e Podgornik portano a 6 le superiorità messe a referto da Trieste che chiude quarta una stagione comunque da ricordare con annessa qualificazione in Euro Cup.

Si va alla bella anche nel derby siciliano che vale il quinto posto. Una stoica Ortigia sbanca l'Olimpionica di Palermo, superando 6-8 il TeLiMar. Piccardo recupera Vidovic ma non Gallo ed è proprio il montenegrino a sbloccare l'incontro. Sull'azione successiva è Basic, alla penultima partita con il club dell'Addaura visto il prossimo passaggio all'Hannover, a pareggiare in più. Allo scadere, il Sette aretuseo guadagna un rigore grazie a una bellissima azione di Vidovic, con assist per Mirarchi fermato fallosamente: Cassia dai 5 metri sbaglia. Nel secondo tempo, la gara si fa più vivace, con Irving che sfrutta la superiorità e segna il sorpasso. I biancoverdi non si scoraggiano e in extra player pareggiano con Andrea Condemi. Quando Del Basso, meno di trenta secondi dopo, realizza il nuovo vantaggio, la tifoseria di casa pregusta il possibile allungo, ma l'Ortigia non ci sta. Di Luciano e Rossi ribaltano il punteggio con due ottime conclusioni. A 30 secondi dal termine i palermitani trovano il pari ancora con Del Basso, ma a 4 secondi dalla sirena è Vidovic, tra i migliori in acqua oggi, a mettere dentro il +1 per i biancoverdi che chiude la prima metà di gara. Il terzo tempo è sempre all'insegna di un grande equilibrio. L'Ortigia difende benissimo sorretta da Tempesti (da elogiare il fair play con cui ammette di aver deviato un tiro dalla distanza concedendo il 2 metri ai padroni di casa) che da vita ad uno spettacolare duello a suon di parate con Nicosia e spreca qualche opportunità per andare sul +2, così Palermo ne approfitta con Vlahovic, che non sbaglia dai 5 metri. Ma a 1’13 dal termine, una bellissima trama con l'uomo in più vede ancora Vidovic sfornare un perfetto assist per la schiacciata in rete di Klikovac che vale il nuovo vantaggio. Gli ultimi 8 minuti sono emozionanti: la difesa annulla tutte le azioni in superiorità del TeLiMar, Ferrero segna il rigore del +2 a due minuti dalla fine. Il team di Baldineti si butta in avanti e, con un po' di fortuna, trova il goal del -1 con Vlahovic ancora su rigore. Nell'azione successiva, l'Ortigia guadagna espulsione, Piccardo chiama il time-out e alla ripresa è Cassia a finalizzare lo schema e chiudere i conti riportando la contesa alla "Caldarella".

Il settimo posto è dell'Iren Genova Quinto che supera 11-9 la RN Salerno in gara 2 (QUI la cronca integrale) e può festeggiare, in tono sommesso per il grave lutto che ha colpito il capitano Bittarello, il miglior piazzamento in massima serie della sua storia. Top scorer dell'incontro Esposito per i giallorossi e Panerai per i biancorossi, entrambi a bersaglio con una tripletta.

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