"Nelle carceri, anche a Salerno, ci sono piazze di spaccio come quella di Secondigliano e la funzione disintossicante della detenzione viene meno: la circolazione della droga nei penitenziari è notevole". È questo uno dei dati più allarmanti registrato nell’intervento del procuratore aggiunto della Procura di Salerno, Luigi Alberto Cannavale, intervenuto ieri mattina alla presentazione della relazione annuale 2021 sul sistema detentivo nel Salernitano. Una relazione redatta dal garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, sulla base di uno studio a livello regionale che ha disegnato un quadro quasi allo sfascio del sistema penitenziario salernitano, fra detenuti che vivono in condizioni di sovraffollamento e in clima di violenza e ridotti organici della polizia penitenziaria, senza che a livello nazionale si siano adottati quei provvedimenti di liberazione anticipata anche solo di pochi mesi di fronte all’emergenza Covid. Una situazione che genera problemi enormi di cui sono vittima chiunque viva il mondo carcerario salernitano, detenuti e operatori.
FONTE: La Città
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