Semifinali play-off atto terzo per la massima serie maschile. Al centro sportivo Mompiano i Campioni d'Italia dell'AN Brescia rispolverano il vestito delle migliori occasioni e superano 13-6 la Pallanuoto Trieste, raggiungendo così in finale la Pro Recco. Sarà la decima finale scudetto tra il sodalizio di Malchiodi e quello di Felugo con gara 1 sabato 21 maggio alle 18.00 a Punta Sant'Anna e in diretta su Rai Sport +HD. Sfuma il sogno della Pallanuoto Trieste che affronterà la RN Savona nella finale per il terzo posto che vale l'ultimo biglietto per la Champions League. La compagine lombarda (foto Iza Piacentini) fa subito la voce grossa. Agile, veloce nella circolazione della palla, alta sulle gambe. Nel primo tempo Brescia annichilisce Trieste e piazza un 5-0 che pesa molto di più del 7-0 iniziale di gara due. Dopo 22 secondi la squadra di Bovo è già avanti con Nicolas Costantin Bicari, mattatore dell'incontro con 6 reti ed immarcabile ai 2 metri, poi Alesiani carica il destro, Vapenski con la rotazione spiazza tutti, Presciutti spacca la traversa facendo carambolare il pallone in rete e Renzuto Iodice realizza in superiorità numerica (la prima delle tre a favore dei bresciani) da post 3. Dall’altra parte il montenegrino Tesanovic para con sicurezza, Buljubasic colpisce la traversa e Inaba, altra prova incolore la sua, è troppo morbido nel concludere dal perimetro. La palla sembra scottare troppo per i muli che non ci pensano, però, proprio a mollare. La partita è ancora lunga e le rimonte le hanno già fatte. Alternano pressing a marcatura a uomo, trovano il primo gol dopo 10’42” con Mladossich, 20 anni da poco compiuti e realizzano il secondo con Inaba. La doppietta di Bicari mantiene le calottine bianche a +5. Al cambio campo Brescia riesce ad essere ancora più incisiva. Altri tre goal di fila per il massimo vantaggio (10-2) con Vapenski, Luongo (controfuga) e l'incontenibile Bicari. I giuliani azzardano la remuntada ma si fermano ai goal di Inaba dai 5 metri e Razzi (primo in superiorità realizzato dopo il settimo tentativo). Ancora Bicari con la cinquina personale (11-4) con una deviazione volante da applausi. Scintille negli ultimi otto minuti. Partita saldamente nelle mani del Brescia ma i giuliani non ci stanno e cercano un passivo meno severo. Troppo nervosi Buljabasic e Bego (a segno in apertura di quarto seguito poco dopo da Vrilic) che si fanno espellere da Severo nel mentre Petronio e Podgornik raggiungono il bonus dei tre falli insieme al bresciano Tommaso Gianazza. Di Somma subisce un brutto colpo ed è costretto a chiedere il cambio. Intanto si gioca; Gitto alza le braccia al cielo dopo il suo guizzo che arriva a 4’42” dalla sirena (12-5) e Bicari realizza il sesto personale, in doppia superiorità, a 90 secondi dalla fine. Festa grande in una tribuna stracolma. Appalusi anche per gli ospiti che salutano i propri numerosi tifosi comunque a testa altissima dopo due gare da incorniciare.
Alla "Paolo Caldarella" di Siracusa l'Ortigia supera 6-5 la Iren Genova Quinto nella Semifinale per il quinto posto grazie alla tripletta di Pippo Ferrero materializzatasi a 17 secondi dalla fine e si aggiudica gara 3; da sabato 21 maggio sarà derby di fuoco con il TeLiMar Palermo per l'Europa. In vasca pochi goal ma tante emozioni; Francesco Condemi sbaglia subito il rigore del possibile vantaggio (para Pellegrini), poi Quinto piazza un break di 3-0 in tre minuti e mezzo con Figari, Panerai e Nora con l'uomo in più (unico del match di marca biancorossa). Al dodicesimo di gioco arriva il primo goal dell'Ortigia con Rossi in contropiede che da il via al contro-break (5-0) che conduce alla fine del terzo tempo: segnano Ferrero dai 5 metri, Napolitano e Vidovic dal perimetro poi tanti errori da una parte e dall'altra con gli aretusei che gettano alle ortiche una doppia superiorità ma difendono egregiamente con rapide ripartenze. Nel frattempo Pellegrini para un altro rigore, questa volta proprio a Rossi. Non sbaglia il penalty, invece, il solito Ferrero (2 su 2) che spinge i compagni al doppio vantaggio a tre quarti di gara. Poco dopo la metà del quarto tempo, in 50 secondi, la squadra di Del Galdo riprende la partita con i sigilli di Guidi e Nora che tornano a scardinare dopo tempo il muro eretto da Tempesti. All'ultimo attacco e ultimo uomo in più (con Panerai, lo stesso Guidi e Ravina fuori per limite di falli sul fronte ligure) Ferrero fa saltare in piedi la panchina di Siracusa. La Iren Genova Quinto se la vedrà con la RN Salerno nella finale per il settimo posto.
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