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Salernitana, il pari di Empoli rinvia la salvezza all'ultima giornata. Nicola: "Era destino". Bonazzoli: "Non è finita"

15/05/2022

Si deciderà tutto all'ultima curva. La Salernitana non va oltre l'1-1 al "Castellani" con l'Empoli (foto SportMediaset) pagando a caro prezzo il rigore parato da Vicario a Perotti dopo il botta e risposta tra Cutrone e Bonazzoli con una spettacolare sforbiciata. "Non abbiamo inziato benissimo oggi - ha spiegato a fine gara mister Davide Nicola come ripreso da SalernitanaNews - Ci serve l’ultimo step, ovvero qullo di giocare partite decisive, si deciderà tutto all’ultimo. Nel primo tempo siamo partiti contratti, poi il caldo era un fattore. Nella ripresa siamo stati arrembanti, con tante palle gol, ce la siamo giocata senza la paura di rischiare. Dobbiamo rischiare in ogni partita. All’ultima giornata avremo l’ultima chance davanti al nostro pubblico, è giusto così. L’Empoli ha un modo di stare in campo, giocando a rombo, che ti blocca le fonti di gioco, arrivando alla pressione subito nella prima costruzione. Ci è mancata mobilità ad inizio gara. Abbiamo fatto un secondo tempo straordinario, senza preoccupazioni. Mi sono divertito, nel primo tempo ho detto ai ragazzi che non mi stavo divertendo, vuol dire che non eravamo sbarazzini e liberi: bisogna avere capacità di fregarcene, sappiamo cosa vogliamo, per esprimerci dobbiamo pensare solo a giocare. Ora prepariamoci per l’ultima sfida. Non mi interessava il risultato, sto cercando di inculcare nei ragazzi quella voglia di gicoare senza paura di perdere. Se giochi impaurito non ti esprimi. Per questo ho messo tanti attaccanti nel secondo tempo, non era facile riprendere il risultato, creando anche tante occasioni. Ci è mancato un po’ di equilibrio a centrocampo e la capacità di impedire ripartenze. Perotti? Diego è un uomo e giocatore straordinario, fa tutto parte del gioco. I giocatori vengono giudicati sui singoli episodi, è il nostro gioco, lo sappiamo, ma gli ho detto che avrebbe potuto essere decisivo in un’azione dopo. La vità è un fatto di combinazioni, non coincidenze, dobbiamo trovare la combinazione giusta. Arriviamo all’ultima, possiamo dire che è la finale, finalmente non usiamo luoghi comuni, dobbiamo prepararci al massimo davanti al nostro pubblico. Se c’è un perché tutti noi vogliamo raggiungere questo, al di là del fatto che lo stiamo dimostrando sul campo, è soprattutto per vedere i sorrisi di questa gente straordinaria. Abbiamo tre rigoristi, Verdi, Bonazzoli e Perotti, il loro patto è che nel momento della partita, chi si sente di poter tirare lo tira. Perotti ha tirato rigori contro chiunque e segnato contro chiunque, Vicario ha mostrato di essere un grandissimo portiere, non solo sul rigore. Domani vedremo quello che succederà, come è dura per noi è dura per tutti gli altri, il calcio è questo, la sportività è accettare queste dinamiche. La vita è fatta di combinazioni, è giusto che ci giocheremo tutto all’ "Arechi", davanti al nostro pubblico. È stato un cammino duro finora e cercheremo di farci trovare pronti contro l’Udinese. Non perdiamo di vista quello che questa squadra sta facendo, siamo al settimo risultato utile consecutivo. Non abbiamo mai accampato scuse ma ci siamo sempre messi sotto a lavorare, non era facile recuperare una partita del genere. Abbiamo avuto dieci palle goal e l’Empoli ha avuto le sue occasioni, sicuramente nel primo tempo eravamo meno fluidi ma questo fa parte del gioco. Potevamo ottenere di più ma è giusto che arriviamo all’ultima, l’avevo detto appena insediato, è giusto farlo davanti al nostro pubblico che anche oggi è stato meraviglioso. Sono contento che la Salernitana abbia dovuto costruirsi questo percorso contando solo sulle proprie forze, questo è gratificante. Non mi siedo sul divano a guardare gli altri, io mi concentrerò col mio staff, analizzeremo la partita fatta oggi, vedremo i risultati alla fine delle partite, non le vedremo. Non sono qui per gufare nessuno ma per tifare la mia squadra e allenarla. Gli impegni che hanno le altre non sono facili, mi concentro per l’ultima settimana, mi interessa quello, vedremo cosa faranno gli altri. L’Empoli ha meritato di salvarsi, ha fatto una stagione importante, non è stata quasi mai interessata nella lotta per la salvezza. Non credo che un giocatore possa stravolgere un’intera squadra, l’assenza di Bohinen ci ha costretto, dopo un assetto consolidato, a fare prove durante la settimana, dovevamo prevedere tutti gli accadimenti, se potevamo riuscissire da subito ad avere fluidità o se l’Empoli avesse tenuto un baricentro diverso. Dovevamo ruotare centrocampisti, dopo 20’ ho messo Ederson che per qualità di palleggio ha capacità di smarcamento e può giocare a più tocchi e favorire il cambio gioco. Dopo i primi 20′ eravamo contratti. Al di là delle qualità di Lassana, allo stesso tempo avevamo provato Ivan davanti alla difesa, in quel momento ci ha dato più rapidità nel passare da un lato all’altro perché blocca i punti di riferimento centrali e concede più spazi sugli esterni. Abbiamo subìto gol ed è stato un bene perché ci ha un po’ sbloccato, dovevamo fare qualcosa in più, ci siamo riusciti. Vedremo domani, non mi concentro su un discorso psicologico, ad oggi l’unico peso è la voglia di raggiungere quello che vuoi, domani sapremo quello".

A prendere la parola è poi l'autore del goal del pareggio: "Ci tenevamo a vincere, come sempre. Riguarderemo la partita, poteva finire in tutti i modi. - dice Federico Bonazzoli - Ora dimentichiamo e pensiamo all’Udinese, abbiamo bisogno della nostra gente. Sono arrabbiato, potevo fare meglio. Ho fatto goal ma volevo aiutare la squadra, peccato, è un dispiacere per tutta la gente che ci ha seguito. Il rigore Perotti? Diego è un campione, si meritava di calciare. Non bisogna colpevolizzare nessuno. Ora abbiamo un’altra chance, non è finita".

Serafico il commento di Ivan Radovanovic a Dazn: "Mi tengo stretto il punto per come si era messa la partita. Anche col Cagliari siamo stati sfortunati, prendendo gol nel recupero; oggi nel finale abbiamo sbagliato il rigore. Ma le cose sono andate così. Questa settimana sarà ancora più bella. Ho giocato a centrocampo a fine primo tempo perché mi alzavo. Nel secondo tempo ho fatto ciò che il mister mi ha chiesto. Sono orgoglioso di essere a Salerno e di giocare per la famiglia Salernitana. Sto provando belle cose in questi sei mesi, come mai nella mia lunga carriera. Sono orgoglioso, comunque andrà".

In casa Empoli occhi puntati sul migliore in campo, il portiere Guglielmo Vicario: "Se ho studiato Perotti e me l’aspettavo dal dischetto? Tutti da quelli che statisticamente ne hanno tirati di più agli altri, c’era anche Perotti tra quelli che avevamo studiato, eravamo pronti a tutto e questo merito condivido con preparatore dei portieri Sicignano che non solo in questo frangente ma in tutto l’arco della stagione mi ha supportato - le sue dichiarazioni in conferenza riportate da - Credo che siamo dei professionisti, non ci ha mai regalato niente nessuno quest’anno scendiamo in campo tutte le domeniche per vincere le partite, sapete che ho un passato a Cagliari e io con certi ragazzi ho un legame speciale e voleva anche essere un assist per loro, siccome sono impegnati in questa lotta da cui ci siamo tirati fuori, era uno stimolo in più che mi albergava nel cervello nella partita oggi, ho dato il massimo, prima di tutto la professionalità, credo che l’Empoli abbia fatto il cento per cento. Spero che il Cagliari si salvi, non c’è altro, per i miei ex compagni che mi hanno dato tanto e ci sono delle persone a cui sono particolarmente legato al di fuori del calcio, in una stagione difficile come quella che hanno vissuto, credo vadano premiati. Sul goal del pari ho sbagliato io, c’è poco da dire, non c’è stato contatto, ho cercato di recuperare, sono andato a contrasto con Radovanovic, poteva esserci un disturbo ma l’arbitro ha visto bene".

Chiude il cerchio l'allenatore dei toscani Aurelio Andreazzoli: "Siamo stati seri, come detto in sede di presentazione della partita, dovevamo essere seri nei confronti nostri, del pubblico, della nostra classifica e di squadre che stanno sotto di noi e stanno tribolando e sappiamo cosa vuol dire giocare le ultime gare col coltello alla gola, a volte in questo mondo si perde l’orientamento e i comportamenti non sono quelli che dovrebbero essere. Abbiamo dormito bene stanotte e abbiamo dormito bene anche il turno scorso, quindi per Empoli chiudere con tre giornate d’anticipo un campionato duro come questo credo che sia una bella soddisfazione. I ragazzi sono stati bravi, hanno cercato sempre il risultato, si sono impegnati molto e non hanno lesinato energie. Abbiamo fatto un bel primo tempo, potevamo chiuderla e poi abbiamo sofferto nelle situazioni su cui la Salernitana è più forte di noi e qui dobbiamo ringraziare il nostro portiere, è stato davvero bravo, ha confermato di aver fatto progressi notevoli. È molto migliorato nel gioco di squadra con i compagni, gli auguro un futuro importante. Abbiamo giocato molto molto bene il primo tempo, se fossimo stati più precisi tecnicamente potevamo raddoppiare. Loro hanno avuto occasioni per andare in vantaggio sempre da palla inattiva in cui esprimono la loro forza, quando hai in area Djuric, Fazio, Radovanovic e il piede di Verdi diventa un problema, però abbiamo trovato un portierino niente male che ci ha messo delle pezze notevoli. Dopo la partita è diventata pazza, l’ultimo quarto d’ora era un tre contro tre sempre, contropiedi, tra squadre che volevano vincere che è lo spirito di questo gioco, poi non ci riesci e pazienza. Devi sempre cercare di vincere, a volte non succede. I ragazzi sono stati bravi anche in costruzione, non proprio precisi, fare tante situazioni contro la Salernitana non era semplice. Ho abbracciato Nicola prima di entrare, dentro il tunnel lontano da foto. Gli ho fatto i complimenti perché se li merita tutti, stanno facendo un’impresa notevole, tutti li davano per spacciati e invece sono lì vivi e vegeti. La Salernitana è squadra difficile da affrontare, che gioca con le sue peculiarità, le sfrutta benissimo, non è quello che piace a me ma funziona e quindi tanti complimenti".

 

 

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