Minacciò l’avvocato dell’ex moglie durante la causa di divorzio. Condannato il padre separato che scrisse su un foglio A4, con un programma di videoscrittura, la seguente frase: «Se tocchi i miei figli, io mi predo la tua vita». La persona offesa è un avvocato donna, 40enne, originaria della città dei templi. L’autore della minaccia è un 50enne di Albanella, difeso dall’avvocato Leopoldo Catena. L’uomo accusato di minaccia e stalking, è stato condannato in primo grado a nove mesi di reclusione, pena sospesa, dal giudice Rosa Maria D’Antuono del Tribunale di Salerno. L’episodio contestato all’uomo avvenne - secondo la pubblica accusa - nel mese di agosto del 2020, durante un colloquio nello studio professionale dell’avvocato, assistita dal collega Fabio Lanza. Venti giorni dopo il primo messaggio minatorio, il 50enne tornò alla carica, ripresentandosi nello studio. «Avvocato non prendermi in giro, altrimenti faccio quello che vi ho scritto», fu il secondo messaggio chiaramente di minaccia al legale che rappresentava le ragioni dell’ex moglie che è anche parte offesa nel processo perché vittima di stalking: una 47enne che ha causa delle minacce dell’imputato - scrive la Procura di Salerno nel capo di accusa- ha dovuto trasferire il proprio domicilio per alcuni periodi addirittura fuori regione. La vicenda giudiziaria inizia ad aprile di due anni fa quando la coppia decide di rompere la relazione dalla quale sono nati dei figli, quelli che l’uomo si dice pronto a difendere a ogni costo. È l’11 aprile quando invia un primo messaggio alla ex: «Ultimo avviso: stai lontana da casa mia e dai miei figli perché vi vengo a prendere a tutti e due». Dopo di ciò partiva con una serie di telefonate e messaggi minatori per evitare che la donna si avvicinasse ai figli. Un giorno raggiunse la donna sul luogo di lavoro. L’ex moglie, assistita dall’avvocato Giovanni Desio, lavorava come commessa in un supermercato. E nel mentre gli lanciava contro un salume, l’apostrofò con i peggiori epiteti. In seguito gli inviava messaggi e faceva telefonate che contenevano minacce di morte: «Ti faccio raggiungere tuo padre in cielo, prima o poi ti ucciderò e quando mi arriva la denuncia...». Lo stesso imputato proseguiva con minacce del tipo: «Questa storia deve finire a modo mio, sia con le buone sia con le cattive». I messaggi minatori erano rivolti anche alla persona che ora stava con la donna: «Vi vengo a prendere dentro casa, stai lontana perché ti controllano, siete stati avvisati».
FONTE: La Città
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