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Salernitana, il pari col Cagliari mette pepe al rush finale. Nicola: "Si deciderà all'ultima giornata". Sabatini: "Avanti con le nostre forze"

08/05/2022

Non basta il rigore di Verdi alla Salernitana per ipotecare la salvezza (foto Il Mattino). In un finale thrilling all' "Arechi" l'incornata di Altare regala l'1-1 al Cagliari e tiene apertissimi i giochi in chiave salvezza, tenendo in corsa anche il Venezia. "Sarebbe stato troppo bello e troppo facile, ma per noi nulla è mai stato facile ed i ragazzi lo sanno che il nostro sogno si deciderà all’ultima giornata. - così mister Nicola come ripreso da SalernitanaNews - Dà fastidio prendere un gol del genere, tutti vorremmo arrivare quanto prima al sogno ma bisogna però avere la giusta obiettività. Il Cagliari era squadra tosta impegnata come noi per restare in A. Abbiamo interpretato bene la partita, abbiamo gestito il ritmo, nel secondo tempo abbiamo alzato il baricentro. Il pareggio può anche essere considerato giusto. Dobbiamo staccare e prepararci bene per Empoli. Da una parte sono dispiaciuto per il pari alla fine, ma dall’altra contento perché era una settimana tosta. Nessuno ci avrebbe creduto che a due giornate dalla fine avremmo potuto giocarcela in questo modo. La difficoltà di lottare in queste situazioni c’è sempre, c’è grande emotività e serve lucidità. I ragazzi stanno mostrando equilibrio. Stiamo dimostrando qualità ed equilibrio. Non era semplice oggi, pensiamo alla prossima. Spero di aver dato il mio contributo, certamente ho dato delle idee. Ho costruito un rapporto con il gruppo con cui lavoro e non era semplice andare oltre un discorso tecnico tattico. Io do sempre me stesso e pretendo lo stesso da me. Stiamo macinando gioco e risultati. C stiamo mettendo continuità e dobbiamo continuare a crederci, dobbiamo arrivare alle ultime due. I ragazzi erano amareggiati per il gol alla fine. Pensavano di risolvere quanto prima le cose, ma la rincorsa non è semplice e devono essere pronti a lottare fino alla fine. Questa lotta salvezza è estremamente bella ed interessante. Nelle ultime settimane stiamo viaggiando ad una media punti impressionante. Questi ragazzi hanno fatto tanto ma devono ancora fare tanto. Non ci avremmo scommesso su un finale così, ma questo fa vedere che tutto è possibile. Non era semplice e ho fatto i complimenti alla squadra. Quando desideri una cosa corri dei rischi ma non puoi giocare con la mentalità e la paura di perdere qualcosa". L'allenatore granata ha poi continuato parlando anche dell'arbitro Di Bello che al di là della dietrologia di questi giorni ha sostanzialmente ben diretto: "Non ho mai fatto calcoli. Partiamo sempre con l’idea di ottenere il massimo per poter arrivare al sogno. Negli ultimi 18 giorni viaggiano a più di 2 punti a partita, qualcosa di impensabile, riescono a dimostrare dedizione al lavoro, identità. Ai ragazzi dico di credere ciecamente in quel che stanno facendo perché li ha portati a due partite dalla fine di poter raggiungere quello che tutti vogliamo. Bisogna vivere un senso maniacale ma anche di leggerezza nel raggiungere gli obiettivi: devi credere che ogni gara possa darti qualcosa di importante, oggi ci ha dato un punto importante. Preferisco mantenere un atteggiamento che qualcuno potrebbe definire ingenuo, io lo definisco leale, questo sport mi piace, cerchiamo di comportarci bene e non ci interessa quello che faranno gli altri, abbiamo due partite, in questo momento non possiamo far altro che andare sui campi e cercare di vincere. L’arbitro ha diretto una partita molto difficile con autorevolezza, non mi sono accorto di lui in campo. Non spetta a me giudicare il suo operato, le ammonizioni accadono, quando arrivi alle ultime due partite c’è una sfilza di giocatori diffidati. Sarà l’occasione per poter dare spazio ad altri e farli sentire parte integrante del gruppo. La rissa sul goal (nell'occasione espulsi dalla panchina Ribery ed il secondo portiere ospite Radunovic)? Quando è partita avevo l’attenzione altrove, poi ho visto il mucchio. Normale che in una partita del genere tu debba esser pronto a discutere anche fuori dal campo; non ci vedo del male, nella gestione delle emozioni e dei comportamenti, visto che siamo professionisti, dobbiamo sempre essere in grado di poterla controllare. Però non è successo nulla di grave, si incontravano due squadre che farebbero di tutto per raggiungere l’obiettivo. Anzi, sono cose che danno anche un po’ di pepe alle sfide. Non mi sono mai fatto problemi, ho fiducia in tutti. Sto impiegando sedici-diciotto giocatori con più frequenza ma è anche normale che sia così, le scelte sono anche in funzione di quel che riesci a conquistare. I ragazzi lo sanno, potrebbe rivelarsi decisivo un giocatore che gioca un minuto in un’intera stagione che potrebbe diventare un eroe. Ora diventa difficile sperimentare, stiamo facendo un bel percorso. È stata partita davvero tosta, combattuta sotto tutti i profili come è giusto che sia questa lotta salvezza. Lotta fantastica, ci siamo fatti trovare pronti ancora una volta, nella gestione della partita siamo stati più bravi rispetto alla vittoria col Venezia, nel primo tempo abbiamo cercato di gestire e ridurre i ritmi senza forzare attacco alla profondità, nel secondo tempo baricentro giusto e aggressione dell’avversario secca un po’ aver preso gol nella parte finale, ma ricordo ai ragazzi che alle volte è capitato anche a noi non dimentichiamoci da dove siamo partiti, ai ragazzi avevo detto al primo giorno che arriveremo all’ultima cercando di sfruttare tutte le nostre potenzialità. Ora giusto recuperare, una settimana che ci porta a un’altra sfida importante".

Il ds Walter Sabatini guarda, invece, avanti: "C’è fortissima delusione, ma siamo sopravvissuti. Abbiamo giocato questa partita dopo che a dire di tutti eravamo retrocessi, per noi è stata già un privilegio giocarla. Dispiace, ma non fa niente. Ora ci aspetta una settimana di allenamenti e giocheremo contro la squadra che gioca il miglior calcio in Italia cioè l’Empoli. Siamo preoccupati dall’avversario, ma andremo lì per fare risultato senza pensare agli altri campi. E’ successo un altro piccolo incidente, siamo pronti a superarlo. La squadra ha valore ed ha avuto il tempo per affermarsi come tale. Bisognava assemblarla sotto il profilo tattico e psicologico. I giocatori hanno risposto alla grande, non posso lamentarmi di un gol preso al centesimo minuto, ma è un gol legittimo e regolare. Siamo reduci da qualcosa molto più grave di questo, ovvero da una retrocessione conclamata. Ce la faremo perché siamo forti, abbiamo un allenatore fortissimo, una società presente e determinata e io che non sono l’ultimo arrivato. Ce la faremo con le nostre forze. Non mi interessa la gratificazione personale, voglio che la Salernitana si salvi, in questo momento è l’obiettivo della mia vita. Abbiamo uno staff eccezionale, ragazzi che lavorano benissimo e sono riusciti a compiere questo che comunque è un miracolo, al di là dell’incidente di stasera. Il 7%? Con la vittoria di oggi saremmo arrivati all’8%".

In casa Cagliari tira un lieve sospiro di sollievo il neo tecnico Alessandro Agostini: "Sono strafelice di cosa hanno messo i ragazzi in campo - ha evidenziato a Dazn - Il rigore tolto alla fine avrebbe ammazzato chiunque, abbiamo tenuto tutto ancora in vita e questo è fondamentale. In pochi giorni ho provato a dare quello che avevo, la squadra ha valori e può palleggiare mettendo in difficoltà gli avversari. I ragazzi avevano bisogno di fiducia. Altare ha fatto una partita straordinaria, è bravo a stare sull’uomo, ha carisma e carattere. Può migliorare ancora tantissimo. Avevo pensato di cambiare modulo, ma il 3-5-2 era una delle poche sicurezze dei ragazzi. Abbiamo cambiato atteggiamento e si è visto. Riprendere il risultato così è un segnale importante. Dopo il gol di Verdi c’è stato un bel po’ di casino, prima di riprendere il gioco è passato tanto tempo. Ora penso a dare serenità e tranquillità ai ragazzi. Qui l’ambiente è importante, davanti a tutte queste persone ero abituato da calciatore, sono sempre campi non facili, ci vuole carattere, perché è facile perdersi e lasciarsi andare, invece i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Contro l’Inter sarà difficile, dobbiamo continuare con questo spirito e trovare nuove sicurezze per giocarcela fino alla fine".

L'estremo difensore Alessio Cragno si è, infine, così espresso: "Non era facile, la Salernitana aveva segnato sull’unica occasione avuta. Noi abbiamo gestito bene la partita e creato diverse occasioni, siamo stati bravi a non mollare. Possiamo farcela ancora e ce la faremo. Sono partite difficili - le sue parole al termine della gara a Dazn - ci vuole tanta personalità per giocarle. Non possiamo permetterci di rilassarci o a pensare quanto siamo stanchi, ora dobbiamo solo correre. Il mister ci ha detto di fare quello che sappiamo e oggi abbiamo dimostrato di avere qualità e di non voler mollare. La spinta dei nostri tifosi c’era anche oggi".

 

 

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