Circa 5mila posti di lavori a rischio e 120 aziende in sofferenza. È la stima - allarmante - del nuovo corso di ReseArch, il consorzio di imprese edili fermato dalla Prefettura di Salerno dopo l’interdittiva antimafia emanata in seguito all’inchiesta della Procura di Napoli che ha coinvolto gli ex vertici e che ha focalizzato l’attenzione sul trasferimento dell’ente consortile dalla città partenopea a Salerno. Un dato che fa paura e che, secondo i nuovi dirigenti di ReseArch, rischierebbe anche di creare una «perdita di volontà imprenditoriale» che danneggerebbe l’intero sistema economico del Mezzogiorno. Negli uffici di corso Vittorio Emanuele, al primo piano di un palazzo storico del centro di Salerno, il lavoro continua alacremente.
FONTE: La Città
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