Smaltita la brevissima sosta pasquale, almeno per gli allenamenti, la Vela Ancona è tornata al lavoro per preparare l'appuntamento di gara 1 dei play-out in programma sabato 30 aprile (16.30) alla "Bianchi" contro la Pallanuoto Trieste. Le doriche di Milko Pace sanno di dover rasentare la perfezione per poter strappare la permanenza in massima serie al cospetto dello stesso avversario che il 27 giugno 2019 conquistò l'A1 a braccetto con le anconitane dopo le rispettive finali play-off di A2 vinte con Acquachiara (le orchette) e RN Bologna. Ormai tre anni dopo e con una pandemia che ha condizionato i campionati, è di nuovo tempo di sfide da dentro o fuori ed a caricare la squadra ci pensa uno degli elementi più rappresentativi, Lisa Strappato: "Sicuramente quest’anno possiamo dire di aver giocato un campionato regolare, ma comunque influenzato dal Covid, per quanto le partite a causa delle atlete malate potevano essere rimandate, ci sono state numerose interruzioni ed è stato difficile soprattutto dal punto di vista atletico per mantenere sempre alto il livello di gioco, avendo continuamente giocatrici assenti e difficoltà nell'organizzare le amichevoli. - esordisce ai nostri microfoni riavvolgendo il nastro dall'inizio - Ci eravamo date un obiettivo diverso da quello raggiunto, ma le difficoltà non sono state poche, oltre alla pandemia, abbiamo ricominciato da zero, con ragazze nuove e con poca esperienza, abbiamo creato un nuovo gruppo non in funzione solo di quest'anno, ma che sia la base da cui partire per i prossimi anni".
Ancona fanalino di coda in regular season con il peggior attacco ma anche tanti margini di miglioramento e un conto aperto con la buona sorte: "Se potessi rigiocare delle partite sceglierei quelle contro il Como, per il semplice fatto che non abbiamo dato il 100%, a mio parere neanche il 50 di quello che avremmo potuto dare. - continua il difensore marchigiano - Ma anche l'ultimo tempo della partita del ritorno contro il Trieste e la Florentia, gara a cui purtroppo mi sono dovuta assentare. I maggiori miglioramenti credo si siano visti sia nella partita del ritorno proprio contro Trieste, ma soprattutto nel reterun match contro il Milano, dove per la prima volta ho visto la nostra squadra unita con un unico obiettivo e determinata a raggiungerlo".
La sconfitta beffa contro la squadra della Colautti (goal dell'ex Colletta a pochi secondi dal termine dopo aver condotto per gran parte del tempo la partita in vantaggio), accresce inequivocabilmente la sete di rivincita quando non ci si sfiderà più per i tre punti ma per la sopravvivenza in categoria, questione (sportivamente parlando) di vita o morte: "Dopo Trieste è rimasto dell’amaro in bocca, dobbiamo imparare a gestire meglio le situazioni e i tempi di gioco, in questo ancora la squadra è molto giovane, fortunatamente abbiamo l’opportunità per riscattarci. Per il momento ci stiamo concentrando più su di noi e sui dettagli da limare, studieremo bene le avversarie ancora più a fondo e cercheremo di dare il nostro meglio".
Nonostante la giovane età, Lisa è come detto una delle 'veterane' del club nonchè una delle più esperte: "Passare in così poco tempo da una delle più giovani ad una delle atlete più anziane della squadra, è stato un grande cambiamento, posso dire di essere cresciuta grazie a loro e alla situazione in cui mi sono trovata", sottolinea passando poi ad evidenziare il fondamentale aspetto del sacrificio come motore imprescinidbile per sviluppare questa passione clorata: "La cosa più difficile non credo sia il conciliare lo studio, il lavoro e la Pallanuoto a livello organizzativo, ma soprattutto a livello mentale, bisogna sempre trovare la maniera di rimanere lucidi e cercare di dare il 100% in tutti gli ambiti, non sempre è così facile".
Una passione nata da bambina e cresciuta nel tempo vivendo momenti indimenticabili: "Si, nasce fin da piccola, ho iniziato sostituendo gli ultimi 10 minuti della lezione di nuoto con la lezione di Pallanuoto e da lì me ne innamorai. La promozione in A1 è stata di certo uno dei ricordi sportivi a cui sono più legata, ma sicuramente mi ha segnato tanto quanto tutti i play-off persi le annate prima, e grazie a cui siamo cresciute come squadra". Tante, naturalmente, anche le amicizie e i punti di riferimenti sviluppatesi dentro e fuori vasca: "La compagna di squadra che mi ha lasciato più il segno sportivamente, ma anche come persona ed amica è stata ed è anche ora Francesca Pomeri, fin da subito ha stravolto i nostri modi di fare, all'inizio non ben accetti, ma che dopo pochi mesi ci hanno fatto migliorare e ci hanno aperti ad una visione di gioco migliore e ancora oggi mi stimola a fare sempre meglio".
Il tempo, però, di pensare ai ricordi dura giusto un attimo prima di concentrarsi solo ed esclusivamente sulla missione play-out: "Ad oggi il sogno è la salvezza, rimanere in A1, ma il sogno più grande è comunque il futuro del gruppo - conclude - crescere insieme, maturare e divertirsi, indipendentemente dall'obiettivo che ci troveremo davanti". La Vela Ancona è ferita ma assolutamente non morta, Lisa Strappato ha lanciato il suo urlo di battaglia e le compagne sono pronte a raccoglierne l'eco e dare tutte se stesse nella serie finale che vale una stagione.
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