di Giuseppe Vitolo
Quanto amore per la Longobarda Salerno. La squadra nata dal mito delle epiche gesta di Aristoteles e Oronzo Canà ha aggiunto una nuova diapositiva all’infinito collage di emozioni che il calcio sa donare. Ebbene, dopo l’incontro dello scorso novembre con Urs Althaus (meglio noto alla folla come il goleador Aristoteles), i dirigenti della società salernitana sono partiti per Roma con una nuova missione da compiere. Nella Capitale, l’incontro che sancisce la definitiva reunion tra mito e realtà. Una maglia personalizzata è stata consegnata a Lino Banfi nel cuore del rione Prati della città presso l'Orecchietteria Banfi, locale gestito dalla figlia Rosanna, tra l’entusiasmo generale della folla presente. La gioia del momento e l’emozione di conoscere dal vivo il mito “Oronzo Canà”: la domenica calcistica della Longobarda è stata contraddistinta da un evento tanto epico quanto speciale. Un'altra divisa da gioco, firmata dal popolare nonno Libero, sarà messa all'asta per una raccolta fondi benefica. Anima e cuore della società nata del 2006, il vice presidente Christian Verderame racconta come è nata l’idea del tributo all’uomo che ha dato vita al mito Longobarda nel film “L’allenatore nel pallone”: "Abbiamo provato un’emozione indescrivibile – afferma il dirigente salernitano ai microfoni del network di Gianluca Di Marzio –. Incontrare un personaggio del calibro di Lino Banfi, vero mito per noi seguaci della Longobarda, rappresenta motivo di vanto e orgoglio. Siamo felicissimi di quanto abbiamo seminato in questi anni. L’amore per il film e la passione che nutriamo per lo sport ci ha fatto convergere su questo binario vincente".
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