Tra i settori che continuano a risentire in maniera notevole l'impatto negativo del Covid c'è senza ombra di dubbio quello dello spettacolo con tutti i contesti correlati. Ma, tra i tanti, è anche quello che con la resilienza che lo contraddistingue va avanti utilizzando gli strumenti a sua disposizione per far quel che si può, reinventarsi e porre le basi per una ripresa definitiva. In particolare i più condizionati sono i giovani emergenti che non si arrendono e vanno avanti mossi dal sacro fuoco dell'arte teatrale e cinematografica. Tra questi la giovane artista salernitana Ludovica Ferraro che traccia un bilancio dell'ultimo anno e si proietta a quello appena iniziato partendo da una profonda riflessione: "Il Covid-19 ha esasperato e portato all’estremo una crisi già in atto da tempo: c’è bisogno di ripensare tutto. Se il teatro è espressione del proprio tempo, esso necessita di un completo ripensamento. Ricerca, osservazione e approfondimento sono aspetti fondamentali che non possono essere sottovalutati, specialmente, in un’ottica di rinnovamento ed evoluzione sociale e artistica di cui, oggi, si avverte un’esigenza incondizionata. L’obiettivo dell’artista, in quanto interprete della sensibilità del proprio tempo, non è riformare il mondo ma osservarlo, affinché l’osservazione possa essere fonte d’ispirazione per il proprio genio creativo. È giunto, dunque, il momento di porsi in ascolto del proprio tempo. È giunto il momento di meditare su quel che accade e, a partire da ciò, elaborare un’estetica nuova, un nuovo modo di sentire, attraverso la potenza creativa di un’arte inedita e rigeneratrice".
Venendo alla più stringente attualità: "Nonostante le difficoltà il 2021 è stato soddisfacente, è stata una lotta durissima ma non mi sono persa d'animo, investendo su me stessa. - racconta - Considerando il periodo è fondamentale farsi trovare pronti e studiare, i programmi possono cambiare da un momento all'altro. Sono molto felice di aver vinto il bando e frequentato per 6 mesi il corso di alta formazione per attori professionisti del Teatro Due di Parma: è stato un bel percorso tra didattica e spettacoli di prosa e musica". Ad essere portata in scena la tragedia shakespeariana di Troilo e Cressida con la regia di Walter Le Moli e musiche di Alessandro Nidi: "Ci siamo organizzati con tamponi e distanziamento anche durante l'ultimo lockdown. Il corso è stato interno senza spettacoli al pubblico fino a maggio quando è stato messo in scena quello di chiusura. Essere affiancata da professionisti del settore è stato davvero gratificante".
Successivamente la Ferraro ha iniziato la sua collaborazione con una casa di produzione capitolina, la Cine 1 Italia, cimentandosi nel doppiaggio partendo da documentari per arrivare a film come "Death Party" di Salvatore Metastasio in cui ha presto la voce al personaggio di Dasha e contestualmente lavorando anche come assistente al doppiaggio con Giorgio Borghetti sempre a Roma. Dopo la breve sosta estiva ottiene un ruolo da comprimaria nel docufilm "Così Roberto Bracco rifiutò i soldi del duce" con la regia di Bruno Oliviero ed attori quali Gigi Savoia, Cristina Donadio, Gianluca Di Gennaro, Antonello Cossia, Paolo Cresta e così via: "E' stata una bella avventura, la post produzione è iniziata da poco. La pellicola, girata a Pozzuoli, è incentrata sul tema dell'antifascismo e intende dare nuova luce al personaggio principale sotto forma di un processo vissuto sotto forma di inchiesta giornalistica. A tal proposito ci sarà Paolo Mieli ad interpretare se stesso mentre io sarà la stagista che seguirà da vicino gli sviluppi: si tratta delle uniche figure 'inventate' in un film che parte da vicende storiche realmente accadute per entrare nel conflitto psicologico del prezzo che silenzio e censura possono esigere". Una storia divenuta luogo di narrazione cinematografica grazie a Massimiliano Gallo e a Rino Pinto, in collaborazione con la produzione Unitalia di Francesco Paglioli.
L'escalation di Ludovica tocca un altro punto altissimo partecipando alle riprese della nuova fiction di Rai e Palomar "Studio Battaglia", legal drama con le regia di Simone Spada in uscita a marzo inoltrato e con protagonisti attori del calibro di Giorgio Marchesi e Lunetta Savino, noti al grande pubblico per i trascorsi con "Un medico in famiglia", e poi Barbara Bobulova, Thomas Trabacchi, Carla Signoris, David Sebasti e Massimo Ghini: "Interpreterò la receptionist dell'ufficio legale milanese attorno al quale si snoderanno le vicende dei protagonisti tra affari giuridici e sentimentali con un tocco di commedia. - continua l'intraprendente attrice salernitana - E' stata un'esperienza molto formativa, stare sul set tra Roma e Milano mi ha consentito di imparare sul campo tanti segreti del mestiere, ancor di più considerando le difficoltà e le precauzioni adottate in tempo di Covid".
Dal cinema e la tv alla radio: "Non mi sono fatta mancare nulla - conclude Ludovica, reduce dal Presepe vivente di Matera e tra le 30 finaliste - su 400 candidati provenienti da tutta Italia - per l'ammissione al Corso di Alta Formazione del Teatro Nazionale di Genova diretto da Elisabetta Pozzi - visto che ho avuto la possibilità di testare le mie capacità artistiche nel corso della rubrica 'Zoo' di Radio 105 trasmessa sull'emittente televisiva collegata interpretando la moglie di Antonino Cannavacciuolo, all'interno di un simpaticissimo sketch ideato da Gabriele Donolato e Francesco Maggioni, autori e speaker di successo. E' un modo per implementare la mia passione per il doppiaggio e lavorare sulla voce, non a caso sto seguendo anche delle lezioni di canto con la formatrice vocale per professionisti della voce Sara Biacchi". Insomma, tanta carne a cuocere in attesa che la normalizzazione della situazione pandemica consenta di prepararsi e assaggiare piatti sempre più gustosi.
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