Avrà luogo venerdì 22 ottobre alle ore 16:30, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno, la prima presentazione dell'ultima fatica letteraria di Cesarina Ansalone, dal titolo "Dammi la mano", de Il Quaderno edizioni.
All'evento interverranno la dott.ssa Rosa Sergio (magistrato emerito), la prof.ssa Carla Romano (dirigente scolastico e autrice della prefazione) e il presidente de Il Quaderno edizioni, dott.ssa Stefania Spisto.
L'opera, il cui titolo sembra essere proprio un chiaro invito a lasciarsi aiutare, ad accettare "la mano", l'altruismo, sposa la nobile causa perseguita dall' Associazione Spaziodonna, alla quale sarà devoluto l'intero ricavato delle vendite, al fine di offrire sostegno alle donne vittime di violenza.
É un libro sull'esistenza umana, un ventaglio di sentimenti, di storie, che vedono come protagonista Valentina, una donna che percorre i solchi lasciati dal dolore sulla propria pelle e sulla propria anima, attraverso un viaggio fisico ed interiore, che la porta in giro per la Divina Costiera Amalfitana. Nel suo peregrinare, la protagonista ritrova la purezza di quei sentimenti che la vita le aveva negato, o che l'avevano tradita. Ritrova sentimenti puri nella loro essenza, talmente forti e viscerali da farla procreare con "il cuore", ritrovando, così, una maternità perduta e la consapevolezza che i legami non sono solo di sangue, ma anche e, soprattutto, d'amore.
Si tratta del primo romanzo di Cesarina, avvocato e magistrato onorario del Tribunale di Salerno, già autrice di racconti e poesie: "Segreti svelati" (2018), raccolta di racconti brevi e poesie, "Alchimie dell'anima" (2019), raccolta di poesie. La narrazione si presenta ricca di slanci di poetica dolcezza, oltre che di citazioni liriche di Khalil Gibran, di Shakespeare e delle intramontabili frasi de "Il Piccolo Principe" di Saint Exupery. Tali citazioni sembrano andare ad amplificare la voce dell'interiorità dei personaggi, la cui introspezione è appena sfiorata, come se si volesse lasciare la riflessione analitica tutta al lettore, come scrive nella prefazione la prof.ssa Carla Romano. Quest'ultima, inoltre, nel valutare la prima esperienza di Cesarina nella scrittura di un romanzo, sostiene che se è vero, come si dice, che il buongiorno si vede dal mattino, l'opera è come una "bella giornata"!
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