Terremoto politico a Salerno. In mattinata, sono stati eseguiti atri due arresti dalla squadra Mobile a Salerno, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha portato ieri all’arresto di Zoccola, Savastano e il dirigente Caselli. La luce adesso è accesa sui rapporti tra le cooperative in città e la politica, che hanno generato un vero e proprio “sistema Salerno”. Gli arresti riguarderebbero presumibilmente la vicenda degli audio contenenti intimidazioni sul voto (che sono solo probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso) – come anticipa, in apertura dell’edizione napoletana, il sito web repubblica.it – per la quale finiscono agli arresti domiciliari Gianluca Izzo e Umberto Coscia, rispettivamente l’ex presidente della cooperativa San Matteo ed un suo stretto collaboratore e dipendente. L’accusa contestata è minacce sul libero svolgimento del voto. La misura cautelare chiesta dalla Procura di Salerno, diretta da Giuseppe Borrelli, con l’aggiunto Luigi Alberto Cannavale, è “temporanea”: motivata dal pericolo di inquinamento delle prove, per la durata delle prossime tre settimane. E consentirà di ricostruire , così come ha cercato di far luce proprio nelle giornate dell’ultima tornata per le elezioni amministrative , le pressioni esercitate da uno dei vertici di fatto della Coop – Izzo ne era il presidente, poi ha ceduto formalmente la presidenza a suo cognato, Davide Francese – per favorire la moglie, Alessandra Francese candidata al consiglio comunale e risultata prima dei non eletti nella lista Progressisti per Salerno. (Ora Notizie)
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