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Levataccie all'alba, allenamenti di primo mattino o a tarda sera, perpipezie tra piscine aperte e chiuse, lunghe trasferta in pullman, pranzi e cene fugaci. Sono una piccola parte dei sacrifici quotidiani che, appesantiti ulteriormente dall'attuale situazione pandemica, sostengono atleti ed atlete di Pallanuoto. Sacrifici che non impediscono di praticare con successo la propria disciplina sportiva del cuore e contestualmente di trovare anche il tempo per guardare al proprio futuro professionale oltre l'acqua clorata ed esaudire i propri desideri, passando il tempo libero (anche intere nottate) sui libri. 

Un'altra testimonianza diretta arriva quest'oggi da Napoli dove all'Università Parthenope la Pallanuoto è protagonista non solo con una delle sue più talentuose interpreti del campionato di A1 femminile ma anche come argomento portante. Con una discussione intitolata "Tecniche di allenamento nella Pallanuoto", l'attaccante della VetroCar Css Verona Adele Esposito ha conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie. Un traguardo sudato e meritato che non esaurirà il percorso accademico della giovane atleta partenopea che nonostante i tanti impegni agonistici agli ordini di Zaccaria prima e Zizza poi oltre alle varie difficoltà dettate dal Covid, è riuscita a tagliare il traguardo con pieno merito ripagando i tour de force sull'asse Verona-Napoli tra un esame in Dad ed uno in presenza. 

A festeggiare con lei mamma Anna, papà Francesco e la sorella Cinzia che hanno espresso tutto il proprio orgoglio e soddisfazione, consapevoli dell'impegno massiccio messo da Adele per destreggiarsi tra attività sportiva ed universitaria anche a discapito del tempo libero a disposizione e della sua ferrea volontà di andare avanti, allargando così i propri orizzonti professionali. L'esempio migliore per dimostrare che nella vita chi vuole, può. Ad maiora!