Iniziare bene per finire benissimo. E' questo il must con cui la Rari Nantes Salerno si appresta ad iniziare la stagione agonistica che porta dritta all'anno del centenario. Lo farà dal derby col Posillipo, lo stesso avversario che in un clima surreale sancì la fine anticipata di un percorso da sogno da neopromossi nella stagione 2019/20 e l'inizio della lunga pausa. Allora il pubblico era già assente, ora almeno parzialmente tornerà finalmente a calcare le gradinate della "Vitale" e a spingere i giallorossi verso importanti traguardi. L'Emanuel Cafè sul corso cittadino ha fatto da cornice, così come accaduto due anni e mezzo fa, alla presentazione di società, rosa e staff tecnico/sanitario che affronteranno un campionato elettrizzante, tornato alla sua formula classica.
A fare gli onori di casa il presidente Enrico Gallozzi che ha stimolato e caricato i suoi in vista della sfida al circolo rossoverde, reduce dal rinnovo delle cariche dirigenziali e da un'estate travagliata. La Rari è ben consapevole di non doversi adagiare sugli allori e di non dover cadere nel tranello delle presunte difficoltà del rinnovato Sette di Brancaccio, imponendo sin dall'inizio il suo ritmo di gioco: "Vogliamo iniziare al meglio per chiudere ancora meglio - il sunto del discorso del patron - Ci avviamo a festeggiare i primi 100 anni della Rari Nantes ma questo non deve essere il solo traguardo, il nostro obiettivo è quello di partire da questa storica ricorrenza per guardare ancora più lontano, alzando l'asticella e puntando sempre più in alto".
A presentare, invece, la stagione agonistica il neo capitano Michele Luongo che raccoglie la "fascia" da Andrea Scotti Galletta: "Sono felice e orgoglioso di ricoprire questo ruolo soprattutto questa stagione che segnerà le prime 100 candeline di un glorioso club come la Rari - spiega ai nostri microfoni - mi impegnerò a dare il miglior esempio possibile, a trasmettere entusiasmo e a difendere il senso di appartenenza che ci ha sempre caratterizzato. Il nostro è un gruppo ormai collaudato che pone le sue fondamenta sui salernitani, cambiato pochissimo nel tempo e convinto dei propri mezzi. Bisogna restare sempre concentrati, consapevoli di potercela giocare con tutte e di poter ambire a qualcosa di importante. Ci aspetta un esordio particolare, il derby è sempre una partita a se stante ma noi giochiamo in casa e vogliamo e dobbiamo fare risultato. Il Posillipo è una squadra ostica, seppur cambiata molto, ma con giovani interessanti e altrettanto senso di appartenenza ma alla nostra portata. Ci aspetta una battaglia in cui l'aspetto mentale e quello caratteriale saranno fondamentali, considerando che la tattica spesso e volentieri può saltare. L'ultima partita contro di loro (lo scorso anno ci fu un solo incontro nel preliminare di Coppa Italia) fu davvero surreale, la prima senza pubblico, l'ultima prima del lockdown, iniziata con quasi un'ora di ritardo con la paura che un loro tesserato fosse positivo. Il mio auspicio è che gradualmente il pubblico possa tornare a riempire le gradinate della "Vitale" e trascinarci con il calore, l'affetto e la passione che una piazza come Salerno sa dare. Lo scorso anno le porte chiuse ci hanno tolto indubbiamente quella spinta in più". Sul ritorno alla formula classica: "Rende merito al vero valore espresso in acqua - continua Luongo - lo scorso anno la tipologia adottata non rendeva giustizia. Quest'anno, inoltre, andremo incontro ad una lunga interruzione per i Mondiali e non è certo l'ideale ma mi rendo conto fosse l'unica soluzione evidentemente possibile visti i rinvii precedenti per Covid e la successiva concomitanza anche con gli Europei". Chiosa sulla sfida in famiglia al neo acquisto dell'AN Brescia, il fratello Stefano con cui già c'è stato l'aperitivo in Coppa Italia: "Al di là del piacere di vederlo, è sempre stimolante affrontarlo e farlo con la squadra campione d'Italia come accaduto nel recente passato col Recco. Si tratta di squadre con ben altri obiettivi ma che ci consentono anche di imparare e crescere sempre più nell'affrontarle", conclude capitan Michele.
Emozionati ma soprattutto carichi e determinati due rappresentanti della colonia croata giallorossa, completata dall'altro riconfermatissimo Mislave Tomasic. Il primo a prendere la parole è l'ultimo arrivato, l'eclettico Maroje Gluhaic: "Salerno è come la mia Spalato, c'è il mare, si mangia bene - sorride - Ho trovato un ambiente straordinario, società, staff e giocatori, il segretario Dino sempre disponibile. Non potevo chiedere di meglio e sono soddisfatto della scelta. In Francia è un altro tipo di Pallanuoto, il metro arbitrale è molto diverso ma è stata un'esperienza significativa e utile. Anche a livello di ruolo sarà un po' diverso ma non ho problemi ad adattarmi, giocare in posizione 1-2 o in 4-5 per me non fa differenza. Ho sempre sognato giocare in Italia e in A1, da piccolo guardavo questo paese come la destinazione migliore per crescere e rendere migliore la mia carriera. Affrontare diversi connazionali è stimolante, magari avrò l'opportunità di farmi vedere da chi di dovere, soprattutto se faccio bene in termini di prestazioni e goal. Magari qualcuno dirà 'questo Gluhaic non è affatto male'...".
Chiude il quadro l'uomo dell'ultimo secondo, quello dai goal impossibili, il cecchino Marko Elez: "Non vedo l'ora di iniziare, farlo di nuovo giocando partite ogni week-end è una cosa molto positiva - sottolinea - L'anno scorso ci siamo adattati e centrato il traguardo primario, è stato utile comunque al gruppo a prendere ulteriore dimestichezza con le difficoltà dell'A1. Arriviamo a questa stagione con fiducia, rinforzati e con obiettivi diversi. L'innesto di Gluhaic oltre a farmi piacere come croato è la dimostrazione che la società punta più alla zona play-off che alla salvezza: è un talento, deve affinarsi ma ci può dare tanto. Il pubblico? Sono eccitato all'idea che possa tornare a riempire la "Vitale" e a sostenerci in maniera incredibile come ha sempre fatto finchè è stato possibile. Già averne una parte a disposizione è importante ma il mio augurio è che quanto prima possa essere disposto l'accesso totale".
Allacciate le cinture, la RN Salerno è pronta a volare.
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