Se il grande poeta salernitano Alfonso Gatto ci ha donato gli indimenticabili versi “Salerno, rima d’inverno,/ o dolcissimo inverno./ Salerno rima d’eterno.”, il poeta salernitano Alfonso Gargano, con la sua ultima pubblicazione lirica, “La mia Salerno in rima baciata” edita da Printart Edizioni, ci dona eterne rime baciate in onore della sua e nostra amata città.
La raccolta, terza fatica letteraria dell’autore, dopo il successo di “La parola al cuore” e “I pensieri del cuore”, è quasi un album poetico di dolci (ma anche nostalgici) ricordi, di foto della sua città natale e della sua vita.
Il poeta, che nella vita fa il commercialista, ma, come scrive nella biografia che apre la raccolta, “rigorosamente in rima baciata”, nell’animo si sente “artista”. Artista, tra l’altro pluripremiato in numerosissimi concorsi letterari, che pochi giorni fa ha ricevuto un importante riconoscimento al Premio Kalos 2021 dall’Associazione Irdidestinazione Arte con la partecipazione di Vittorio Sgarbi.
Il suo è uno stile del tutto personale e facilmente riconducibile alla sua arguta penna. Particolarità assoluta: l’utilizzo della maiuscola a ogni capoverso, cosa che il poeta stesso definisce “un vezzo”. Le sue poesie sono semplici, talvolta anche brevi, quasi epigrammatiche, simili a schegge, ma capaci di riportare il lettore nel tempo e nei luoghi di una memoria condivisa e riconoscibile della Salerno di un tempo, per approdare alla Salerno contraddittoria e orgogliosa di oggi.
Della Salerno di un tempo spicca la nostalgica poesia “I bagni al porto di Salerno” che inizia con i significativi versi “Quando i salernitani si bagnavano al porto/ E le navi entravano solo nel braccio corto” per terminare con “Era la meta balneare dei salernitani/ Che nostalgia di quei tempi ormai lontani…”
Il poeta rende, inoltre, omaggio in rima alle tradizioni salernitane, ai culti, ai luoghi di ritrovo, con le poesie: “I portatori”, “Al Vicolo della neve”, “La milza a S. Matteo”, “San Matteo”, e immancabile l’omaggio alla fede granata. A quest’ultima sono dedicate due bellissimi componimenti, di cui uno sul centenario della squadra oggi in serie A. “Il cavalluccio marino sullo scudetto/ Con il mare un connubio perfetto”.
E, da appassionato di mare e di coste, l’autore rivolge lo sguardo all’intera provincia, dedicandole una sezione del libro, ricca di versi che sono odi alle nostre meraviglie: “Terra del Cilento”, “Il limone”, “La colatura di alici”, “A Sal De Riso” per citarne alcune.
Altra sezione è quella dedicata a importanti personaggi salernitani, cari alla città, ma, ancor più all’autore, il quale, con le sue rime del cuore, lascia loro un omaggio eterno. Ma eterno e poetico omaggio è reso, più in generale alla città di Salerno, con le sublimi rime e con le tenere foto che la mostrano come era un tempo, ai Salernitani, che immergendosi tra le pagine, si tuffano in un nostalgico passato e, soprattutto, agli amanti della poesia, che non possono non lasciarsi incantare dalla grazia, spontaneità e grandezza della “baciata” penna di questo poeta.
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.