VERSO LE COMUNALI
Mamma di due figli, moglie, lavoratrice, da sempre al servizio della sua comunità, anche attraverso l’associazione “Buon Vivere”, Alessandra Francese è pronta a conquistare il consiglio comunale. L’aspirante consigliera comunale è candidata nella lista Progressisti per Salerno, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli e, nei giorni scorsi, ha inaugurato la sua sede elettorale in via Liguori, tra il rione Petrosino e piazza Ippolito di Pastina. “Ho voluto creare un punto riferimento per quanti mi sostengono già e per coloro che ancora non mi conoscono ed in queste settimane avranno voglia di farlo – ha dichiarato la Francese – Sono qui per voi, ricordate che è finalmente tempo di scrivere una storia salernitana. Se avete piacere ad incontrarmi di persona scrivetemi qui in pagina privatamente e ci metteremo d’accordo per un appuntamento”. Alessandra, perché ha scelto di candidarsi al consiglio comunale? “io già cinque anni fa mi sono candidata, un’esperienza che mi ha dato tanto ma vorrei riprovarci per essere eletta. Poi, il rione Petrosino e tutta la zona della Clinica del Sole, mia zona di nascita, ha bisogno di un punto di riferimento ma vorrei anche essere parte integrante dell’amministrazione comunale ed impegnarmi in prima persona”. Lei in questi anni ha lavorato ma sempre dietro le quinte per il bene del suo rione e di tutta la comunità. Qual è la battaglia che vorrebbe portare in consiglio comunale? “La battaglia che più mi sta al cuore è al femminile. Vorrei essere la voce delle donne in difficoltà, ascoltare i loro bisogni e le loro necessità a livello sociale, soprattutto. Questa è la mia battaglia principale ma non intendo trascurare la città, in tutta la sua bellezza; voglio partire dalla base, tutti dicono ma nessuno fa senza però spacciarmi per paladina, vorrei solo fare i fatti e lavorare insieme perché solo facendo squadra si raggiungono i risultati sperati per la comunità. Con umiltà voglio cercare di dare il mio contributo”. Perché ha scelto di sostenere il sindaco Napoli? “Ho scelto di sostenere il sindaco uscente perché credo sia necessario portare avanti un progetto già avviato, ho fiducia nel nostro primo cittadino e credo che possa dare ancora tanto a questa città. Altrove, non vedo alternativa ed è necessario che il sindaco porti avanti progetti come l’aeroporto e il Crescent”. La città di Salerno paga le conseguenze di una crisi economica e commerciale. Secondo lei l’amministrazione poteva fare qualcosa in più per aiutare i settori particolarmente in crisi? “Da commerciante, io credo di aver avuto un sostegno importante da parte dell’assessore Dario Loffredo e dell’amministrazione comunale; ci sono state decisioni assunte proprio per tutelare le attività commerciali e ristorative”. Da commerciante, cosa manca per rimettere in moto l’economia? “Indubbiamente, c’è sempre e tanto da fare. Non mi sono sentita abbandonata dalle istituzioni ed è giusto che io lo dica. Poi, ognuno di noi dovrebbe metterci il suo ed è così che funziona, in tutte le cose. Una “regola” che, ad esempio, può riguardare anche la pulizia delle strade, i cittadini devono fare la loro parte, essere responsabili e avere comportamenti civili”. Appello al voto, perché i cittadini dovrebbero votare per lei? “Il mio non è un appello, non amo elogiarmi. Chi mi conosce sa chi sono e come mi comporto. Ho sempre teso una mano a chi ne aveva bisogno, anche solo per ascoltare. Sono una persona presente. Semmai dovessi essere eletta potrei davvero dimostrare quanto valgo e chi sono. Credo di essere una persona che si impegna e si mette a disposizione di tutti”. (Cronache)
IL VINCOLO
“Sono venuti 4 o 5 mesi fa, non ricordo bene, si sono presentati e mi hanno comunicato che il mio negozio doveva essere sottoposto a vincolo e che al momento non potevo oppormi”. A parlare è Enzo?Cirillo, titolare della cartoleria sita in via Da Procida aperta dal nonno nel 1919, poi gestita dal padre ed ora da lui, che spiega come la sua attività commerciale sia stata sottoposta a vincolo dalla sovrintendenza ai beni culturali di Salerno. “Quando sono venuti, hanno voluto controllare tutto, hanno preso le misure del locale, degli arredi, hanno preparato una relazione e alla fine mi hanno comunicato che da quel momento nulla di quello che si trova nel negozio può essere modificato”. L’attività commerciale della famiglia Cirillo già sul finire degli anni 80, inizi degli anni 90, fu considerata un’attività storica con arredi esterni che dovevano essere salvaguardati, tanto che fu una delle poche attività a non dover eliminare le vetrine esterne e le saracinesche d’alluminio che invece furono tolte da tutti gli altri commercianti della città. “Si ricordo che allora a mio padre fu dato il permesso per non modificare la parte esterna del negozio, ma non credevo che poi a distanza di tanti anni, la sovrintendenza decidesse addirittura di mettere un vincolo, anzi un doppio vincolo su tutto il negozio”. Una decisione questa della sovrintendenza che non è stata presa positivamente dal signor Enzo che commenta… “Sono lusingato che il mio negozio venga considerato come un patrimonio storico della città, però questo diventa un bel problema per me e per la mia famiglia. Penso a un domani ai miei figli, se volessero cambiare la tipologia di merce da vendere, oppure se volessero fittare il negozio, dovranno farlo imponendo a chi lo prende di non cambiare gli arredi e soprattutto di stare molto attenti perchè non possono essere rovinati. Capite bene che diventerà molto difficile trovare degli inquilini a queste condizioni”. Come la cartoleria Cirillo, sottoposto a vincolo della sovrintendenza ai beni culturali dovrebbe diventare nel giro di una settimana anche il locale che fino allo scorso mese di ottobre ha ospitato il ristorante “Vicolo della Neve”. Su sollecitazione dell’assessore Willburger, già nella giornata di martedì c’è stato da parte della sovrintendenza un primo sopralluogo nel ristorante del centro storico, il prossimo passo è un incontro tra sovrintendenza, assessore alla cultura e uno storico d’arte non solo per stabilire se il locale potrà essere sottoposto a vincolo, ma anche per preparare una mappatura di tutti i locali storici di Salerno, che come Cirillo e come il?Vicolo della Neve devono essere tutelati. (Cronache)
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