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23/08/2021

VERSO LE COMUNALI

Nella giornata di ieri, sabato 21 Agosto, come annunciato , la nostra candidata sindaca Simona Libera Scocozza ha incontrato Elisabetta Barone, su richiesta di quest’ultima. Durante l’incontro, avvenuto con toni cordiali in un bar presso piazza XXIV Maggio, la Barone ha chiesto alla nostra candidata di aderire al suo progetto, i cui punti dirimenti sarebbero, a suo dire, condivisi dalla Nostra Coalizione Civica. Simona Libera Scocozza, rifiutando questa proposta di “annessione”, pur condividendo in teoria alcuni dei temi proposti, ha espresso le sue perplessità in merito alla figura della Preside, in quanto, come già ribadito in più occasioni, Lei non può rappresentare una garanzia di un fronte compatto antideluchiano, considerando il suo sostegno a De Luca alle passate elezioni regionali ed il fatto che la coalizione che la sostiene e’ anche composta da deluchiani fintamente pentiti. Per tale motivo la nostra Candidata, ai fini della creazione di un’alleanza civica, larga, partecipata , aperta ed inclusiva orientata al cambiamento e allo smantellamento del Sistema deluchiano, ha chiesto ad Elisabetta Barone di fare insieme un passo di lato e a lei di fare una terna di nomi tra cui poter scegliere una figura di garanzia del progetto. Dal canto suo Elisabetta Barone ha declinato l’invito senza, tra l’altro, fare un passaggio preventivo con i membri della sua coalizione e ci ha offerto di individuare già da ora delle figure di garanzia in un’eventuale Giunta , proposta rispedita immediatamente al mittente.Dall’incontro odierno e dai quelli dei giorni scorsi si evince chiaramente che Noi eravamo disponibili a fare un passo di lato per il bene della Città, convergendo,con chi si fosse reso disponibile, su un progetto che avesse come punti fondanti la trasparenza amministrativa, la corretta gestione dei rifiuti, una nuova visione della cultura e delle politiche sociali , un nuovo concetto di Mobilità, Trasporti ed Ambiente.La stessa disponibilità non si e’ avuta dalle altre forze che si definiscono antideluchiane, che hanno pensato a curare i propri interessi.Noi andiamo avanti sicuri che gli elettori salernitani sapranno chi votare per avere un reale cambiamento della Città’. Questa la nota di Attivisti per Salerno.

Il consigliere faccia da intermediario tra i cittadini e i dirigenti comunali, affinché si accorcino le distanze tra la comunità e l’amministrazione comunale”. Ha le idee chiare Francesco Celestino, candidato al consiglio comunale nella lista Salerno per i Giovani, a sostegno del sindaco Vincenzo Napoli. Candidato al consiglio comunale con il sindaco uscente Vincenzo Napoli… “Sì, ho scelto di candidarmi perché penso di aver maturato l’esperienza giusta. Vorrei essere riferimento per la mia città, anello di congiunzione tra il popolo e l’amministrazione, in questo momento in cui si vive un distacco tra i cittadini e la politica”. La sensazione è che la cittadinanza viva una disillusione verso il mondo della politica… “Esatto ma credo sia un sentimento diffuso a livello nazionale. Io non amo lamentarmi, vorrei provare però a colmare questo vuoto”. Cosa dovrebbe fare un amministratore per riavvicinare i cittadini alla politica? “Ascoltare, secondo me. Ciò che manca è proprio l’ascolto: una volta il consigliere faceva parte della cittadinanza, oggi invece è distaccato ma è un po’ in tutta Italia così; io, per lavoro, viaggio molto e ho avuto modo di appurare che anche nelle altre amministrazioni si vive questo sentimento di disincanto, di distacco, come se il consigliere non facesse più parte della cittadinanza, un distacco netto. Un tempo, invece, il consigliere era riferimento di quartiere”. Secondo lei, di cosa ha bisogno la città di Salerno per un rilancio netto? “Ha bisogno soprattutto di una programmazione a medio-lungo termine, non attività singole ma programmate. Costruire, sicuramente, ma mantenere anche ciò che già c’è, in maniera corretta per arrivare ad un obiettivo chiaro: una città vivibile, a misura di cittadino e di turista”. Qual è il contributo che pensa di poter dare all’amministrazione Napoli? “La vera amministrazione non la conosce nessuno, secondo me. Io vorrei portare la necessità dei cittadini ai dirigenti comunali, a chi è titolato a risolvere i problemi perché credo che nessun consigliere abbia le competenze adeguate per risolvere le problematiche dei cittadini ma bisogna sapere almeno l’iter da seguire”. Quale progetto vorrebbe realizzare? “A me farebbe piacere creare una sorta di politica di quartiere, una rete che metta in collegamento diretto i vari quartieri. Un esempio concreto può essere l’app Junker, per la raccolta differenziata: è funzionale, facilmente utilizzabile ma poco conosciuta; si dovrebbe diffondere anche ad altri livelli per fare in modo che il cittadino possa interloquire direttamente con l’amministrazione. Poi, la manutenzione: indubbiamente, per quanto riguarda la pulizia, strade, traffico, illuminazione sono problemi che il cittadino vive in prima persona ed è su questo che bisognerebbe puntare. E’ ciò che occorre fare, anche sfruttando il web”. In tante zone periferiche della città mancano centri di aggregazione ma nel frattempo si parla ancora di rifiuti in strada… “Le problematiche che fanno parte di tutte le città medio grandi vanno risolte sotto tanti punti di vista: c’è un problema di educazione civica, il problema spesso nasce proprio dai cittadini; l’amministrazione potrebbe fare di più ma se non c’è un senso civico diffuso sarà sempre più difficile combattere il malcostume che c’è. Credo siano necessarie campagne di sensibilizzazione sull’argomento; credo serva un forte intercambio tra i vari apparati: spesso, i cittadini, hanno bisogno di essere “puniti” per comportarsi adeguatamente, nel senso che magari con una sanzione amministrativa si capisce che un comportamento è sbagliato altrimenti tutti diventiamo meno civili un po’ tutti. Vigili urbani e Salerno Pulita dovrebbero mantenere un forte controllo sul territorio ma allo stesso tempo occorre sensibilizzare perché è chiaro che se una città è pulita si tende a mantenerla tale”. (Cronache)

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PARLA PICARONE

La campagna elettorale per le amministrative sta per entrare nel vivo, ormai siamo al giro di boa che s’immette lungo la corsia che porta direttamente alla competizione che dovrà decidere i destini della città di Salerno. Osservatore privilegiato è sicuramente Franco Picarone che da ex assessore di questa città ma anche da consigliere regionale e presidente della commissione bilancio della Regione Campania conosce molto bene vizi, virtù e dinamiche politiche che in queste ore, inevitabilmente, pongono le basi per consentire alla città di avere un governo per i prossimi anni. Ed il consigliere regionale, molto vicino al governatore De Luca e sostenitore della riconferma a sindaco di Enzo Napoli, di dubbi ne ha veramente pochi: «Sto leggendo un po’ i commenti che ci sono in giro e non trovo proposte alternative interessanti, non trovo un disegno, una visione. Noi apparteniamo ad un progetto politico che aveva un sogno per Salerno, quello del suo cambiamento, grazie al quale siamo usciti dall’ombra come comunità attraverso l’azione delle amministrazioni guidate da Vincenzo De Luca. E questo è un fatto innegabile, ed è sotto gli occhi di tutti, perché c’era un disegno di sviluppo urbanistico e sociale che è andato avanti con grande determinazione. Certo, si può anche fare qualche errore, ma il cambiamento di Salerno è innegabile. Molti luoghi disegnati da grandi architetti sono diventati attrazione turistica, opera che continua tuttora». Picarone non vede alternativa all’amministrazione Napoli: «Chi si vuole proporre deve avere un disegno alternativo politico valido e non ne vedo in giro. La realtà dei fatti è che Salerno sta crescendo da decenni attraverso una classe dirigente capace sul piano amministrativo e che ha trasferito parte delle sue competenze anche in Regione Campania, sempre grazie a Vincenzo De Luca. Oggi ci sono delle opportunità storiche per Salerno, c’è un riequilibrio nella distribuzione dei fondi e della stessa attenzione del governo regionale rispetto al nostro territorio. Ci sono opportunità inedite derivanti dai fondi europei e da quelli del piano nazionale di ripresa e resilienza, occasione questa che non va sprecata. Chi si propone in alternativa deve essere all’altezza di questo compito che riguarda la crescita della nostra comunità per i prossimi decenni. Non vedo altrove chi possa interpretare tale esigenza». Per la città Picarone disegna un ruolo importante nell’ambito di uno sviluppo su scala regionale: «C’è la reale opportunità per Salerno d’inserirsi in un progetto regionale e nazionale di area vasta. Un esempio: la decisione per il ripascimento della nostra litoranea s’inserisce nel masterplan per la Piana del Sele e si estende fino a Castellabate. Un disegno di sviluppo che non si ferma alla nostra città ma che ne fa il perno centrale, anche attraverso il completamento dell’aeroporto che pone Salerno come cerniera tra la costiera amalfitana e quella cilentana. Un progetto che vede impegnato il presidente De Luca anche per la parte che riguarda il prolungamento della metropolitana leggera fino allo scalo. Anche la realizzazione del nuovo ospedale da quattrocento milioni di euro rappresenta una incredibile opportunità di lavoro, di sviluppo sociale e di offerta di servizi nell’ambito del piano ospedaliero regionale. Sono cose che s’inseriscono in un progetto di crescita della comunità. Si possono anche avere punti di vista diversi ma che alla città di Salerno sia stato affidato un ruolo decisivo è sotto gli occhi di tutti. In coerenza con tutto ciò la decisione di finanziare il completamento dell’ultima delle grandi opere: il palasport». Il presidente della commissione bilancio della Regione Campania respinge i rilievi riguardo alla gestione del Comune di Salerno alle risorse economiche ed umane: «Sicuramente c’è stato una fortissima riduzione dei fondi ma questo è dipeso da vari fattori, come la crisi economica e gli effetti della pandemia. Un problema comune a tutte le amministrazioni locali del nostro paese. Ai tagli da parte del governo nazionale vanno aggiunti i mancati introiti delle varie imposte locali, flussi di cassa da Tari ed Imu, che hanno ridotto la capacità amministrativa. Dobbiamo ringraziare anche l’onorevole Piero De Luca per il suo impegno in Parlamento per l’arrivo di trenta milioni di euro a sostegno del Comune di Salerno. Non si tiene però conto anche di un altro di fattore: la drastica riduzione del personale. Quando sono entrato al Comune di Salerno per fare l’assessore al bilancio avevamo poco più di duemila dipendenti, oggi ce ne sono appena settecento con una città che è cresciuta e con essa anche i servizi da erogare. Così è difficile fare fronte a tutto con regolarità. Ed anche in questo è intervenuta anche la Regione Campania nonostante non fosse sua competenza: si è fatta carico del concorsone che solo alla nostra città consentirà a breve di avere trecento unità di personale da smistare per i vari settori comunali. E non è la prima volta che la regione aiuta: asili nido, luci d’artista, stagione lirica al teatro verdi, manifestazioni di caratura nazionale hanno ricevuto la dovuta attenzione perché abbiamo ben chiaro il ruolo di Salerno in ambito regionale». C’è però chi parla di sistema De Luca… «Quando si vincono ripetutamente le elezioni e per decenni con un margine così ampio e schiacciante non si può parlare in maniera credibile di sistema di potere – ribatte Picarone – evidentemente i cittadini apprezzano ed esprimono il loro favore. E questo ci induce a proseguire nel nostro progetto». Il centrodestra però si propone. «Francamente mi risulta non pervenuto. L’abbiamo già visto alla prova del governo dell’ente Provincia di Salerno ed hanno dovuto fare le valigie in quattro e quattr’otto subito dopo la loro esperienza. Il confronto con il governo di centrosinistra è impietoso. Non credo abbia le carte in regola in maniera credibile e un progetto valido. Fino ad ora di proposte interessanti: zero. Riguardo ai Cinque Stelle, anche la loro rappresentanza parlamentare non si è mai vista in questi ultimi cinque anni, si sono svegliati sono per la campagna elettorale, francamente anche con atteggiamenti asimmetrici rispetto alle alleanze locali». Ed il caso Priscilla Salerno? «Per me può tranquillamente partecipare alle elezioni, è un suo diritto, deve trovare però chi la candida. Ed anche in questo: se il centrodestra non trova un accordo per una cosa così banale come può pensare di governare una città e risolvere problemi complessi. Vedo solo una coalizione improvvisata e sbandata. Quindi l’alternativa dov’è?». (Cronache)

LA LETTERA

Settembre è alle porte ed a balzare in primo piano, agli onori delle cronache sarà senza dubbio il mondo della scuola. Una situazione delicata ancora piena di punti interrogativi per ciò che concerne la sicurezza tra i banchi degli studenti e la moltitudine di idee e soluzioni, spesso bizzarre da parte dei governanti legate alla situazione sociale della pandemia da coronavirus. Sono tantissimi gli operatori del settore, dagli insegnanti, ai dirigenti, al personale ATA, agli studenti, ai genitori dei bambini, che cercano e vogliono chiarezza ed una linea logica da seguire evitando “colpi di testa senza senso ed anticostituzionali”. Dai “zainetti gialli” al “Team Free”, sono molti i gruppi spontanei di persone che lottano per la tutela della scuola, dello studio, della cultura, per la libertà dell’essere umano e tanti altri temi che abbiamo visto balzare in primo piano, di volta in volta, in quest’ultimo periodo storico sociale molto particolare che ha portato dei forti cambiamenti e rotture di certi sereni equilibri che ha caratterizzato il nostro vivere quotidiano. In questo contesto pre-scolastico è interessante la lettera aperta dei dirigenti napoletani Colomba Punzo, Dirigente Scolastico IC 83 Porchiano Bordiga e Piero De Luca Dirigente Scolastico IC 61 Sauro Errico Pasco che mette in luce dubbi e la pericolosità nel legare il rientro a scuola agli esisti della campagna vaccinale da Covid-19. Il testo: "Settembre è ormai dietro l’angolo e tutti gli operatori della scuola campana si augurano che possa essere assai diverso da quello appena trascorso. Eppure, nubi minacciose già vanno addensandosi all’orizzonte provenienti dalla nostra Amministrazione Regionale, per la quale la riapertura in presenza sarebbe ammissibile solo previo raggiungimento di una “soglia di sicurezza” nell’andamento della campagna vaccinale degli studenti (posto che quella del personale scolastico, docente e non docente, già raggiunge le percentuali più alte d’Italia). Questo scambio appare inesplicabile tanto più perché di esso non v’è traccia in alcuna indicazione nazionale, né sul versante scientifico, né tantomeno su quello politico, e andrebbe dunque rigettato e rispedito al mittente con forza e nettezza; ma c’è di più. Con singolare ed incomprensibile solerzia, il Presidente della Giunta Regionale della Campania ritiene opportuno convocare, per il tramite dell’Assessora all’Istruzione (altro passaggio irrituale), tutti i Dirigenti Scolastici regionali per (letterale) “condividere idonee strategie per favorire l’adesione della popolazione studentesca alla campagna vaccinale in corso”. In merito a questo anomalo invito, più volte spostato vista la quantomeno singolare decisione di fissarlo in date ed orari a dir poco caotici per la scuola, nascono alcuni legittimi dubbi: il primo dubbio riguarda la forma assembleare scelta per l’incontro (tutti i dirigenti della regione Campania) tale modalità non appare la più adeguata per “condividere strategie” quanto piuttosto quella per comunicare scelte e linee d’indirizzo. Il secondo dubbio riguarda la sostanza, infatti ci si chiede quale possa mai essere il ruolo dei Dirigenti Scolastici nell’elaborazione di tali “strategie”, trattandosi di materia sanitaria ed in ogni caso lasciata alla libera scelta delle famiglie. Il terzo è un dubbio di merito, infatti non è trascurabile il fatto che le problematiche di avvio dell’anno scolastico sono molto diverse per il primo ed il secondo ciclo. Negli istituti comprensivi l’adesione alla campagna vaccinale coinvolge una piccola parte degli studenti (solo parte della seconda e terza media) mentre restano fuori gli alunni dall’infanzia alla prima media. Non vorremmo che ciò divenisse ulteriore elemento di discriminazione e di ostacolo ad un sereno rientro in classe. In ultimo, l’esperienza passata e non solo quella della recente pandemia ci dice che la scuola deve essere luogo di conforto, di dialogo e di confronto, bisogna evitare che diventi luogo di scontro lasciando poi nelle mani dei dirigenti e degli operatori scolastici il cerino acceso della gestione del conflitto. Tutto ciò premesso ci sembra molto pericoloso legare il rientro a scuola agli esiti della campagna vaccinale e sperando che la pausa agostana porti consiglio, ci auguriamo un rinnovato impegno per il ritorno in classe in presenza di tutti gli studenti". (Cronache della Sera)

DEGRADO URBANO

Sta diventando sempre più invivibile la città di Salerno grazie ad un misto tra inciviltà quotidiana cittadina ed i servizi assolutamente non funzionanti di un’amministrazione comunale che ormai sembra alla deriva da quanto emerso dalle parole e dalle proteste dei cittadini. Lamentele ovunque che vanno dal centro cittadino, da considerare ormai ex salotto buono della città, viste le condizioni pietose in cui versa Corso Vittorio Emanuele e buona parte del centro storico, alla zona Irno; da Torrione a Pastena a Fuorni. Il tema dominante è la città pulita che sembra ormai un ricordo lontano a cui va associato un forte degrado ambientale, strutturale ed un’organizzazione pessima della funzionalità dell’intera città. Da mettere in risalto sono le proteste che vengono dai cittadini del quartiere Pastena, che la pagina social Facebook “Figli delle Chiancarelle” ha messo in evidenza, ovvero le pietose condizioni in cui versa la stazione della metropolitana del quartiere, ma che poi, verificando, lo stesso problema hanno anche altre stazioni del piccolo trenino cittadino. Sporcizia ovunque ed un forte e rivoltante odore di feci e urina. (Cronache della Sera)

NO GREEN PASS

Continuano anche a Salerno le dimostrazioni dei sostenitori del “no al Green Pass” e del “no al vaccino”, o meglio, come sottolineano i manifestanti, “no alla terapia sperimentale” che è cosa ben diversa dal vaccino. Nonostante il fine settimana dedicato alla festività del ferragosto, tante persone, tra le 100 e le 200 unità, non hanno disdegnato, in modo civile, di ritrovarsi in piazza, al centro di Salerno, esponendo anche dei cartelli con frasi anche ironiche contro le scelte poco democratiche del Governo nazionale, inneggiando alla libertà di scelta e protestando contro l’assurdità del green pass. Non è mancato chi ha puntato il dito contro “le offerte da supemarket”, ultima trovata per invogliare a vaccinarsi; ti vaccini? Ti offro gadget, gelati e biglietti per lo stadio come incentivo, così come accaduto nell’hub romano “La Vela”, in Piemonte e di in altre zone sul territorio nazionale. Il gruppo salernitano, continuerà nella sua opera di sensibilizzazione anche nei prossimi giorni, appoggiato tra l’altro da figure professionali quali avvocati, medici ed altri che hanno deciso di metterci la faccia e sostenere la libertà di scelta. Non è mancato anche il ricordo del dottor De Donno, che, prima del suo suicidio, sul quale morte è ancora enorme un punto interrogativo, in accordo coi i dott. Perotti e Franchini, aveva messo a punto un “Trattamento sanitario democratico che PARTE DAL POPOLO E TORNA AL POPOLO” (per usare una frase dettata dagli stessi manifestanti): il plasma iperimmune. E’ questo un punto fondamentale caro a chi è sceso in piazza, ovvero che una soluzione al problema c’è sempre stata fin dall’ormai famoso marzo 2020 e mai utilizzata, forse perchè non avrebbe portato profitto rispetto all’indotto creato in alternativa. Questi i punti del programma dei manifestanti: la banalità innanzitutto della propaganda della vaccinazione in quanto tratta come un evento ludico e non come “DOVERE MORALE”.. vedi sponsor vaccinazione sotto le stelle sulla spiaggia e degustazione gelato artigianale a chi si fa inoculare; la pericolosità di questa campagna che obbliga adolescenti e ben presto i più piccoli ad una vaccinazione sperimentale di cui ancora oggi non si possono stimare la percentuale di dati avversi nelle rispettive fasce; l’incostituzionalità dello stato di emergenza in quanto le cure ci sono sempre state da Marzo 2020 con l’approccio precoce di medici coraggiosi che hanno curato i pazienti sin dai primi sintomi evitando inutili morti ed ospedalizzazioni, errate intubazioni quando bastava applicare il protocollo di De Donno. Contemporaneamente a Marzo 2020 si consumavano 3 realtà: 1. l’orrore apocalittico dei media facendo vedere immagini di camion militari contenenti bare di corpi da cremare che sfilavano in colonna e persone intubate a pancia sotto. 2 Il popolo dai balconi che cantava e si faceva forza con ANDRÀ TUTTO BENE e IO RESTO A CASA. 3. Medici che hanno sacrificato in sordina se stessi e i loro affetti per salvare quante più anime possibili.

L'INCONTRO

Dopo l’incontro con Vittorio Sgarbi di qualche settimana fa, la scrittrice salernitana Gabriella Naddeo farà tappa al Giardino del Convento di Santa Croce a Moliterno, in Basilicata il giorno 23 agosto a partire dalle ore 18 dove presenterà il suo ormai conosciutissimo lavoro “Estempogabriella” nato in un periodo di grande introspezione che è stato quello della pandemia da Covid -19. “L’esperienza del Lockdown ha generato emozioni che si possono indirizzare a cambiamenti positivi; come dei lampi le parole si sono presentate e ancora di più hanno trovato la loro casa sulla penna e poi sulla carta. Quella del 23 Agosto sarà una serata dedicata a pensieri, parole e riflessioni, non mancate!” – queste le parole della Naddeo ed il suo invito alla serata dove presenzierà anche il sindaco di Moliterno Antonio Rubino e Marida Spina dell’Associazione Desidery APS.

LE RICERCHE

Cerchiamo da tanto tempo di ritrovare il nostro amato Zeus, il cane di famiglia, tanto adorato e, secondo noi, il vostro target di lettori/utenti, sicuramente così ampio, ci darà la possibilità di dare visibilità alla ricerca del nostro cane, scomparso da Sassano (SA), nella zona del cosiddetto “Chiaio” (ma ora potrebbe essere ovunque, soprattutto nei paesi limitrofi e in generale della provincia di Salerno): Zeus, maschio, meticcio, taglia grande, colore nero focato, non castrato, microchippato, molto socievole. Soprattutto, cosa più importante, ha bisogno di cure mediche quotidiane, di farmaci, quindi è importante che qualcuno lo segnali, anche in forma anonima; se per caso qualcuno l’ha preso, essendo così socievole o, se qualcuno lo vede o l’ha visto, mi avvisi, così che io possa prontamente accorrere per riavere fra le braccia il nostro adorato Zeus. E’ ovviamente prevista una ricompensa per chiunque ci aiuti a riaverlo. Questo stato di attesa e continua ricerca è molto sconfortante e logorante; stiamo avendo forti ripercussioni su alcuni membri della famiglia che hanno il morale davvero a terra. Siamo certi che chi ama gli animali, come noi, potrà ben capire la situazione e darci una mano. Numero di contatto: 3791634090. (Cronache)

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