Una tradizione di famiglia da portare avanti senza alcun peso ma solo all'insegna di grande passione e di un talento da coltivare ed esprimere sempre meglio. E' questo il leit motiv che accompagna il percorso pallanuotistico di Enrico Calcaterra, reduce da un ottimo campionato di A2 con la calottina della Roma Vis Nova. Figlio di Roberto (1 Oro Mondiale e 2 Europei; 6 Argenti tra Mondiali, Europei, World League e Giochi del Mediterraneo; 1 Bronzo Olimpico ad Atlanta ed uno Europeo con la calottina del Settebello), Calcaterra Junior è cresciuto nel mito del padre che rappresenta un'istituzione della Pallanuoto italiana e non solo insieme al fratello Alessandro che è l'attuale allenatore di Enrico: "Nel mio percordo di crescita rivivo l'esplosione della mia passione seguendo mio padre. - racconta ai nostri microfoni - Ricordo come se fosse oggi quando lo seguii alle Olimpiadi di Sydney. E lo faccio soprattutto allenando i ragazzini (dallo scorso anno ha iniziato a seguire gli Under 14 della RN Roma Vis Nova, ndr) dove rivedo in loro il mio approccio ed entusiasmo da piccolo. Questo per pura e semplice, autentica, passione: mi piace farlo, l'aspetto economico non mi interessa".
Al seguito del papà e di un nutrito e qualificato staff, Enrico è tra i membri tecnici del RC6 Camp, nota kermesse internazionale di avviamento e promozione della Pallanuoto che reca l'inequivocabile marchio di Roberto Calcaterra in quel di Lignano Sabbiadoro: "Ormai ci siamo consolidati nel tempo e anche quest'anno, nonostante le difficoltà legate al Covid, abbiamo raggiunto numeri impressionanti, aumentando addirittura il numero di iscritti. Non possiamo che andarne orgogliosi, in 13 anni la struttura si è collaudata ed è cresciuta. Credo, per quanto concerne quest'anno, che il rigido rispetto dei protocolli e delle normative sia stata la chiave del successo per garantire alle famiglie sicurezza ed ai giovani atleti continuità. L'obiettivo è quello di alzare sempre più l'asticella nel corso degli anni, riprendendo anche quota con gli stranieri come capitato prima della pandemia con tanti ragazzini ungheresi, americani, brasiliani e così via".
L'attenzione si sposta poi all'ultima stagione agonistica: "La formula adottata non mi è piaciuta ma mi rendo conto abbia rappresentato l'unico modo per farci giocare ed allora lo abbiamo accettato - aggiunge l'attaccante classe '98 - Giocare ogni due settimane senza poterti confrontare con altre squadre in allenamento è stato molto faticoso, ci siamo adattati e dal canto nostro l'arma in più è stata la preparazione atletica minuziosa svolta con il prof. Amato, una garanzia. Dal punto di vista tecnico, invece, mio zio Alessandro ha dato veramente tanto ad ognuno dei ragazzi consentendogli di maturare e migliorare con carisma e voglia di trasmettere un'impronta ben chiara di gioco e senso di appartenenza. Io ovviamente ho scisso i rapporti da familiare a giocatore e sono rimasto entusiasta del modo in cui abbiamo lavorato".
I Leoni hanno sfiorato l'accesso alla finalissima promozione, vedendosi rimontati in gara 2 e 3 dalla Nuoto Catania: "La nostra era una squadra molto giovane, con poche pedine di esperienza e giocatori "ponte" come ad esempio me e Navarra che rappresentavamo la generazione di mezzo ma ci siamo ben integrati e formato un gruppo fantastico. Siamo stati condannati da episodi ma quanto accaduto non può far altro che accumulare il nostro bagaglio di esperienza, accrescere la consapevolezza e dare una spinta in più per l'anno prossimo, limando i dettagli. I nostri giovanissimi hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per emergere e di essere pronti a fare un certo tipo di lavoro".
Per il pescarese non è stata la prima esperienza in terra capitolina: "Nel 2016 ho vinto lo Scudetto Under 20 con la Lazio, nel 2018 conquistato la promozione in A1 con la Roma Nuoto: ricordi indelebili - continua Enrico -, soprattutto per le amicizie che mi ha lasciato in dote. Ragazzi come Navarra che ho ritrovato alla Vis ma anche Narciso e Correggia che dopo i successi biancocelesti li ritroverò il prossimo anno qui. Proprio la voglia di tornare a vivere sensazioni del genere mi ha spinto l'estate scorsa a scegliere la Vis Nova". Durante la stagione, all'impegno sportivo si è aggiunto anche quello accademio con la laurea in Scienze Motorie: "Sono sacrifici che vale la pena fare - aggiunge -, basta avere metodo ed organizzazione per poter conciliare gli impegni anche se non è facile. Non voglio fermarmi qui, il prossimo anno inizierò la magistrale in Management dello Sport".
Gli atleti e le atlete pescaresi imperversano a suon di successi tra convocazioni in Nazionale e vittorie con i rispettivi club (vedi i vari Di Fulvio, Di Claudio, Ranalli, Apilongo, De Vincentiis, Perna, Colletta e così via). Ma la principale realtà cittadina ha vissuto momenti delicati: "Ovviamente resto molto legato alla realtà di Pescara, soprattutto perchè l'inventore di questa creatura è stato mio nonno Gabriele. Purtroppo il Covid e le problematiche legate all'impiantistica sportiva per la chiusura delle 'Naiadi' ha imposto una revisione dei piani e un anno di sofferenza ma sono certo che quanto prima sarà tracciata la strada per una grande rinascita e non assisteremo più ad un via vai di atleti per altre destinazioni". E sicuramente aiuterà la presenza da dg di Roberto Calcaterra che lo scorso aprile ha iniziato a ricoprire la carica.
La Pallanuoto lega Enrico non solo alla sua famiglia ma anche ad un altro amore, quello per la fidanzata Cecilia Nardini, talentuosa mancina di casa alla Lifebrain Sis Roma con cui ha chiuso il campionato di A1 da protagonista: "Sono molto contento che lei si fidi di me, accetta consigli e ci scambiamo frequentemente opinioni su quello che è il nostro pane quotidiano, ovvero la Pallanuoto. E' bello condividere passioni con chi si ama; avere questo tipo di confronto, molto utile alla crescita di entrambi. E poi - conclude la calottina numero 11 - militiamo in due società molto ambiziose e questo non può che aumentare gli stimoli e la voglia di far sempre meglio". Il solco è tracciato, la dinastia dei Calcaterra è destinata a regalare ancora tanto a questo mondo.
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