Si è conclusa la settimana scorsa con le Semifinali Nazionali Under 20 la stagione agonistica del Volturno. Il sodalizio di Salvatore Napolitano, nonostante tante difficoltà legate alla pandemia e non solo, ha portato con soddisfazione a termine il proprio percorso uscendo a testa alta dalla vasca del Polo Natatorio di Ostia e soprattutto qualche giorno prima avendo festeggiato una meritata salvezza in A2 con la prima squadra. A tracciare un bilancio e a fare un excursus generale sulla sua giovane carriera pallanuotistica è Antonella Di Grazia (foto Gallo), grande protagonista a suon di reti in questo finale di stagione: "La mia passione per la Pallanuoto risale agli anni in cui ero ancora una bambina: ho iniziato a nuotare che ero davvero molto piccola… finché un giorno un allenatore di Pallanuoto mi propose un primo approccio al pallone e da quel momento non ho più smesso - racconta ai nostri microfoni. - Posso dire che l’acqua è, in un certo senso, il mio habitat naturale e sono felice di aver accettato la proposta di quel tecnico, poiché per quanto possa essere bello il nuoto a livello agonistico, non mi darà mai la stessa soddisfazione e felicità di una vittoria condivisa con le mie compagne di squadra, alcune delle quali le conosco da tantissimi anni". Di Grazia vanta già diverse convocazioni in collegiale con Under 17 e Under 19, la maggior parte dei quali svolti proprio nella piscina amica di Santa Maria Capua Vetere, ed importanti esperienze formative: "I momenti che mi hanno segnato maggiormente a livello pallanuotistico sono state le finali nazionali giovanili a cui ho partecipato, sia nel 2016 che nel 2018 - aggiunge -. Sono del parere che questo tipo di competizione ti dia la possibilità di dare tutta te stesso, mettendoti in risalto, allo stesso tempo, su uno sfondo nazionale. Riavvolgerei subito il nastro per tornare indietro ai 12 anni per rivivere tutte queste esperienze con la stessa intensità di allora, perché sono momenti davvero indimenticabili".
Con umiltà, dedizione e voglia di superare ogni ostacolo le si presenti davanti, Antonella ha saputo assorbire come una spunga l'esempio delle veterane e delle compagne con più esperienza con cui ha avuto ed ha ancora la fortuna di giocare: "Nel corso della mia carriera di atleta ho avuto la possibilità di disputare incontri al fianco di atlete che si sono distinte sia nel campo agonistico che nel campo personale. Infatti, una grande atleta, nonchè capitano e compagna di squadra, come Maria Giovanna Pellegrino, oltre ad avermi dato tanto a livello pallanuotistico, mi ha insegnato anche valori che vanno oltre lo sport: prima di tutte l’amicizia, poi l’umiltà, fondamentale nello sport, l’intelligenza di saper agire nei momenti difficili, l’allegria nei momenti di divertimento e la sua capacità di sapersi integrare con ragazze di tutte le età, senza distinzioni di esperienza sportiva e sociale".
L'attenzione torna poi sulla più stringente attualità, partendo dalla sospensione dello scorso campionato e dall'approccio a quello da poco terminato: "Da un punto di vista atletico-personale, la pausa dovuta all’emergenza Covid mi ha dato la possibilità di apprezzare ancora di più il gruppo, l’ambiente che diamo per scontato nel nostro quotidiano - sottolinea la giovanissima ma già matura portacolori sammaritana - Non sempre abbiamo avuto la possibilità di usufruire della vasca, ma la società ha fatto il possibile affinché continuassimo ad allenarci mettendo a disposizione istruttori e attrezzature sportive del proprio centro, insieme a piani personalizzati di esercizi. A mio avviso, non ho condiviso la scelta adottata dai protocolli, perché è risaputo che la piscina è un ambiente sicuro, sia per i controlli sanitari agli atleti sia naturalmente per la presenza del cloro nell’acqua. Relativamente al campionato, è stata giusta la scelta di suddividere ulteriormente i gironi per limitare al massimo gli spostamenti".
Un campionato che ha visto il Volturno precipitare rocambolescamente ai play-out dopo aver vinto e convinto con squadre come la Vis Nova ma perso punti banali per strada, soprattutto a causa di un organico ridotto all'osso e con annesso cambio di allenatore in corso d'opera: "Un fattore che sicuramente ha influenzato le nostre prestazioni è stato quello del numero ridotto delle componenti della squadra: ci è capitato sempre, infatti, di stare sopra fino al quarto tempo, per poi cedere verso i pochi minuti finali, decisivi per il risultato della partita, a causa della stanchezza e della poca lucidità di ognuna di noi. Come ogni atleta che sogna la salvezza e il miglior piazzamento per la propria squadra, anche io, consapevole delle nostre capacità, sognavo di raggiungere grandi obiettivi, cosa che si è rivelata invece ardua e difficile; ció nonostante, quando abbiamo saputo che avremmo dovuto disputare la gara dei play-out contro il Napoli Nuoto, non ci siamo perse d’animo ma abbiamo lavorato e dato il 1000%".
Un risultato comunque importante che avvalora i sacrifici fatti da coloro che hanno portato la barca al sicuro, anche fuori dalla vasca: "Come studentessa, il mio pensiero è quello che non è necessario mettere da parte lo sport per lo studio e viceversa, infatti non mi è mai capitato di dover saltare un allenamento per studiare, poiché tenendo tantissimo alla Pallanuoto, sono convinta che basti sapersi organizzare. È per questo che a scuola ho sempre avuto ottimi risultati, anche se spesso è capitato di dover rinunciare a qualche uscita con gli amici per studiare, ma avere invece la possibilità di allenarmi 7 giorni su 7".
Ora è tempo di riposo, si fa per dire, ma la testa è già proiettata al futuro: "Personalmente parlando, spero di non smettere mai di migliorarmi e arricchire sempre più il mio bagaglio da atleta, questo anche a benefecio della squadra di cui faccio parte. Nell’ottica di componente di una squadra, spero che possiamo raggiungere sempre migliori risultati possibili e, perché no, divertirci anche in Serie A1 - conclude Di Grazia - Il mio sogno è quello di essere domani sempre migliore di oggi e la mia prospettiva è quella di realizzarmi sportivamente ai massimi livelli". Umiltà e determinazione di pari passo, Antonella ha la ricetta vincente per raggiungere i propri obiettivi.
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